Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FEL
cogli eutichiani. Felice lo riprovò
insieme coli' editto così detto Unitwo
, dello stesso Zenone, in cui di-
chiarava di poter decidere le que-
stioni di fede. Si osserva peraltro
che Io chiamava coi nome di fi-
glio quando esortavalo ad adope-
rarsi con Unnerico re de' vandali
a non più incrudelire contro la chie-
sa africana. San Felice IV fu il
primo fia' Pontefici che chiamasse
gl'imperatori col nome di figliuolo.
Tenne due ordinazioni nel dicembre
e creò trent* uno vescovi ,
vent' otto
preti, cinque diaconi. Durò il suo
governo otto anni, undici mesi, di-
ciassette giorni , e cessò di vivere
a' dì 26 febbraio del 492- Il tempio
di s. Paolo fuori delle mura
raccolse le sue ceneri. Quattro gior-
ni dopo la santa Sede fu occupata
da Gelasio I.
FELICE IV (s.), Papa LVIII.
Alcuni lo chiamano III, ma egli è il
IV con questo nome per quelli che
ammettono il lì ; fu di Benevento
nel regno di Napoli, della famiglia
Fimbri, figliuolo di Castorio. Era
prete cardinale de' ss. Silvestro e
Martino a' Monti, fatto dal Papa
sant' Ormisda , quando il giorno
24 luglio del 526 fu creato
Pontefice dal re Teodorico, e con-
fermato dal clero romano per evitare
lo scisma. A' ss. Cosma e Damiano
dedicò il tempio eh' era sta-
to innalzato nel foro romano ossia
campo Vaccino a Romolo e Remo.
Prescrisse che nessun laico fosse am-
messo al sacerdozio, senza che prima
fossero riconosciute le prove di
sua vocazione. Altri attribuiscono
questo decreto a Felice III per isba-
glio di nome. In due ordinazioni creò
ventinove vescovi, cinquantacinque
preti, quattro diaconi. Nell'anno 53o
a' 12 ottobre cessò di vivere, dopo
VOL. xxui.
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il governo di quattro anni , due
mesi, dieciotto giorni. Fu sepolto
nella basilica di s. Pietro. Una santa
semplicità ed umiltà, ed una
grande munificenza verso i poverelli
rendeano a tutti nota ed am-
mirabile la santità di cui era insi-
gnito. La Sede apostolica vacò quat-
tro giorni.
FELICE V, antipapa. F. Antipapa
XXXIX.
FELICE (s.). Vescovo di Tibara
nella provincia proconsolare
dell'Africa, sotto l' imperio di Dio-
cleziano. In quel tempo molti cri-
stiani consegnarono per viltà le di-
vine Scritture agl'infedeU per es-
sere abbruciate ; ma Felice non se-
guì il tristo esempio, e coraggiosamente
rispose, che avrebbe piutto-
sto lasciato abbruciare il suo corpo.
Perciò dopo essere stato mal-
trattato, e mandato da un luogo
all'altro, e da un giudice all'altro,
a Venosa fu condannato a perdere
la testa. Egli morì nell'anno 3o3,
di cinquantasei anni , ringraziando
la divina misericordia di avergli dato
grazia di conservare la sua virgini-
tà, e predicare con zelo la religione
di Gesti Cristo. E ricordato a* 24
d' ottobre.
FELICE (s.). Convertì e bai-
tezzò Sigeberto re degli angli orien-
tali, che per sottrarsi dalle insidie
della propria famiglia erasi ricovra-
to in Francia. Richiamato questo
principe al trono , impegnò Felice
a seguirlo in Inghilterra per ado-
perarsi alla conversione degli abitanti
di Norfolk, Suffolk e Cam-
bridge eh' erano ancora idolatri.
Consacralo vescovo da Onorio ar-
civescovo di Cantorbery, predicò la
fede nell'Anglia orientale con pro-
spero successo. Poscia stabilì la sua
sede a Dunwich nella contea di
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