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zio Bichi ricliiamato in Roma. Non
ostante le relazioni dal Firrao prese
neir anteriore ablegazione, non
potè prenderne l'esercizio, restando
ozioso a' confini del reame, finché
Giovanni V restò soddisfatto nelle
pretensioni di avere i nunzi della
sua corte ornati colla porpora cardinalizia
al termine di loro nun-
ziatura, come praticava la santa
Sede colle tre altre principali po-
tenze. Nel lySi il Firrao fu fatto
cardinale.
Benedetto XIII, Orsini, nell'anno
santo 1725, a'5 aprile, per mez-
zo di monsignor Camillo Merlini
Paolucci forlivese, arcivescovo d'Ico-
nio e segretario della cifra, a Giacomo
III re cattolico della gran
Bretagna , ed alla sua moglie re-
gina Maria Clementina Sobieski di
Polonia residenti in Roma, fece
presentare le fascie benedette che
avea preparate Clemente XI per
il loro primogenito Carlo Odoardo
principe di Galles. A tale efifetto
il prelato era stato dichiarato dal
Papa nunzio apostolico straordina-
rio, e si recò nel palazzo dei regi
coniugi vestito di mantelletta e roc-
chetto, e croce pettorale, coi do-
nativi entro due casse coperte di
velluto cremisi, ricamate d'oro, con
sopra lo stemma di Clemente XI.
Dentro a tali casse vi erano due
cofani similmente coperti di vellu-
to cremisi, e finissimi ricami. Al-
cune fascie erano superbamente ricamate
d'oro, e le altre erano di
tela fina d' Olanda con bellissimi
merletti, oltre varie altre cose adat-
tate all'uso dei bambini, ed il tut-
to si stimò del valore di ottomila
scudi, come si legge nel Diario di
Roma di detto anno, numero 1200.
Il Merhni nel 1727 fu mandato
nunzio in Polonia, poi lo fu di
FAS
Vienna, donde Benedetto XIV lo
promosse al cardinalato.
Clemente XII, Corsini, nel 1780
mandò a Parigi per nunzio straordinario,
monsignor Marcello Laute
romano, governatore di Ancona, a
portar le sagre fascie benedette al
neonato delfino di Francia : fu accompagnato
da alcuni cavalieri romani,
e la descrizione delle ricche
fascie è riportata nei numeri 2o4i
e 2044 ^^^ Diario di Roma di
detto anno. Il prelato fu poi fatto
presidente di Urbino,, e da Bene-
detto XIV cardinale.
Benedetto XIV, Lamberti ni, nel
mese di agosto 1 746, dopo la con-
gregazione del s. olfizio, alla pre-
senza di molti cardinali, col sohto
rito benedì le nobili e ricche fa-
scie , disposte in quattro grandi
mense, destinate a regalarsi all'ar-
ciduca Giuseppe figlio primogenito
dell'imperatore Francesco I, e di
Maria Teresa, e poi imperatore
aneli 'egli col nome di Giuseppe II.
Fu destinato a farne la presenta-
zione monsignor Fabrizio Serbel Io-
ni nunzio ordinario di Vienna, che
poi il Papa creò nel 1753 cardinale.
Ne tratta il numero 4^24
del Diario di Roma.
Benedetto XIV nel 1752 bene-
di le fascie che avea fatto fare pel
duca di Borgogna, figlio del real
delfino di Francia, e pel primoge-
nito del duca di Savoja, erede del
trono di Sardegna, ambedue nati
nel 1751. Queste fascie erano di
preziosi drappi e di finissime tele,
decorate di corrispondenti ricami,
merletti, e molto ricche. Fu destinato
nunzio straordinario alle due
corti monsignor Antonio Colonna
Brancinforte siciliano, che partì da
Roma a' 3 di giugno, col seguito
di quattro calessi. Indi fu fatto