Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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l'uffizio e messa con rito doppio
in tutto l'ordine francescano, in Pa-
via dove mori e si conserva il suo
corpo, ed in Feltre dove nacque.
Di Feltre era egualmente quel Vit-
torino, nato nel iSyH, che con tan-
to vantaggio per la gioventù apri
scuola in Mantova. E per non di-
re di altri uomini illustri che fio-
rirono in Feltre, nomineremo Cor-
nelio Gastaldi.
La fede di Gesù Cristo fu pre-
dicata in Feltre e ne' luoghi cir-
convicini sino dai primi tempi del-
la Chiesa, e vuoisi da s. Prosdocimo
discepolo di s. Pietro, per cui
edificò in onore di s. Pietro la prima
chiesa, che poi divenne catte-
drale. Alcuni stabiliscono la fonda-
zione della sede episcopale nel ter-
zo secolo, altri nell'anno 5oo, e po-
sta sotto il patriarcato d* Aquileia.
L'Ughelli, uaìVItalia sacra, tom. V,
pag. 368 e seg.,. registra per primo
suo vescovo Fronteio, che nelr
anno 588 si separò dalla giurisdi-
zione di Severo patriarca d'Aquileia,
caduto nell'eresia. Quindi nomina
Endrigetto, che nell'ottavo secolo
ricevette un privilegio da Carlo
Magno: eresse l'episcopio, ed aumentò
le rendite della mensa. Me-
ritano menzione Arbono, che visse
nel pontificato di Urbano II; Adamo
beneficato dall'imperatore Fe-
derico I ; e Torrentino de Curie feltrino.
Questi col consenso di Papa
Innocenzo III, nel 1200, ovvero
nel 1204, o nel 1208, riunì la di-
gnità di vescovo della chiesa vesco-
vile feltrino, e di quella vescovile
confinante con Feltre, cioè di Bellu-
no, la cui città estende il suo terri-
torio sino al Cordevole, eh' è il li-
mite di ambedue, confluente nello
importante fiume Piave, il quale
bagna le falde del tenue declivio
FEL
del colle su cui in amena e quasi
perfetta pianura sorge Belluno. Tale
unione ebbe luogo dopo la mor-
te di Anselmo di Braganza vesco-
vo di Belluno. Siccome gli abitan-
ti di questa città erano continua-
mente in guerra con quelli di Fel-
tre, vennero pacificati collo stabi-
lirsi, che morto o Anselmo di Bel-
luno, o Torrentino di Feltre, il ve-
scovo superstite occuperebbe la se-
de del defunto, e sarebbe solo vescovo
di ambedue i vescovati. Anselmo
essendo morto, Torrentino
di Feltre prese il titolo di i'escoi'O
dì Belluno e Félire ; e taluno dei
suoi successori, al dire dell' Ughelli,
furono feltrini o bellunesi. Non si
deve tacere che vi furono di quelli
che sostennero non aver Belluno mai
avuto per vescovo un concittadino,
e che il primo fosse stato l'ottimo
monsignor Zuppani defunto, non
provandosi incontrastabilmente il
contrario. Certo è che l' Ughelli
segna per vescovo di Feltre e Bel-
luno nel 1252 Eleazaro de Castelli,
ed altri nel secolo XVII vogliono
un Panfilo Persico vescovo di Bel-
luno.
Nomineremo ancora il vescovo
Filippo padovano abbate di Pompo-
sa, che successe a Torrentino nell'anno
i2og, e mori nel i225. Ono-
rio III confermò Ottone torinese,
che fu eletto in vescovo delle due
diocesi; egli ricuperò la giurisdizio-
ne sul castello di Feltre. Non solo
i vescovi di Feltre furono signori
della città, ma sino agli ultimi tem-
pi aveano il diritto di conferire
molti feudi nella provincia. Enrico
Scarampi di Asti, tesoriere di Bo-
nifacio IX, e segretario dell'impe-
ratore Sigismondo, nel i44o pose
in nòbile urna di marmo i corpi
de' ss. martiri Vittore e Corona;