Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FEL
niente crasi portato nel luogo per
gli opportuni preparativi, li cardi-
nale pregò il Pontefice a servirsi
delia propria carrozza, come più
leggiera, per fare l'ardua salita che
dalla riva del mare conduce a s.
Felice. Alla metà di questa si pre-
sentarono dieciolto possidenti della
terra, tutti vestiti di nero, i quali
per quanta opposizione facesse il
santo Padre , vollero a qualunque
costo staccarne i cavalli , e tirare
con cordoni rossi la carrozza; e tra
il suono di bande, lo sparo dei
mortari, ed il suono delle campane
di s. Felice , il Papa vi giunse
tra gli applausi, ed il più vivo tri-
pudio degli abitanti , le cui case
recentemente imbiancate, le vie coperte
di lauri e fiori, avevano un
aspetto giulivo. Discese alla chiesa
parrocchiale ov'era esposto il ss.
Sagramento col quale fu data la
benedizione ; e corteggiato il Pontefice
dal cardinale , da monsignor
Sillani vescovo di Terracina , dal
clero, dal civico magistrato, e dal
suo nobile seguito passò nel palaz-
zo camerale destinato per sua resi-
denza, situato sopra una elevazio-
ne, da cui si gode di una vista
sorprendente, scoprendovisi tutto il
golfo di Napoli col Vesuvio, e le
isole adiacenti , ed una vastissima
estensione del mare Mediterraneo.
Quindi il Papa nel suo soggiorno
in s. Felice visitò i circondari
del palazzo, T annessa villa, che si
estende in forma di anfiteatro sino
alia riva del mare, dove vi è un
grazioso casino edificato dal principe
Poniatowsky ; e si fermò dentro
una nicchia circolare chiamata
Vocchio di bove, che per la sua
costruzione tutta a volta rende un
eco portentoso , e l' apeitura della
quale presenta allo sguardo una
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veduta pittoresca di immensa estensione
per mare e per terra. Vide
la torre del Fico, così detta dalle
folte piante di fico d' India che le
crescono intorno : questa torre già
fabbricata dai Caelani, come si dis-
se, sotto Pio IV, nel 1809 fu in
gran parte distrutta dagl' inglesi ,
che pur in parte spianarono le vicine
torri chiamate Cervia e Moresca;
ma rifabbricata da Pio VII,
è ora custodita da sei artiglieri
della guarnigione di s. Felice. Le
torri poi Cervia e Moresca, rima-
ste in essere fino ad un terzo del-
l'antica loro altezza, servono ora a
due batterie. Visitò pure il santo
Padre la torre Viltoria situala pres-
so la spiaggia del mare sulla stra-
da che da s. Felice conduce a Ter-
racina , e dove la camera aposto-
lica possiede un piccolo palazzo,
nel quale Sua Santità si riposò alquanto,
e potè godere dell' amena
veduta del mare, da una grandio-
sa loggia annessa alla torre. Visi-
tò ancora il Pontefice la piccola
chiesa rurale dedicata alla Beata
Vergine, e situata dietro al palaz-
zo di s. Felice , sopra le rovine di
altra chiesa più antica, con pittu-
re forse del secolo XIII. A' 26 apri-
le il Papa col suo corteggio si re-
cò al lago di s. Maria , detto comunemente
di Paola, distante quat-
tro miglia da s. Felice, ove avvi
im palazzo, varie abitazioni, ed una
chiesa dedicata all'apostolo s. Pao-
lo da cui prese nome la contrada,
ed esistente sino dal i238. Il Iago
comunica col mare, ha circa
sette miglia di lunghezza, e venti-
cinque di giro, e si crede formato
da LucuUo ad uso di conserva di
pesci, vedendosi ancora in alcuni
luoghi gli avanzi di mura reticolale,
che lo rinchiudevano. Questo