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39o FED M età capilulorum desìi per coufecto- >» rum". Quindi a richiesta de'vi- toichiaiiesi il Pontefice Gregorio XV confermò in perpetuo Io stesso privilegio con breve de'i6 fe- braio 1623. Narrasi in detto senato-consulto che i deputati vitorchianesi reclamarono de pactajide et coiivtntione^ et capilulorum prae- dìctoruin observatione cuni ìnter tot castra, oppide et wiiversitates quae sub regimine et potestate pO' pulì romani existunt ipsis vitur- clanensibus Jldeliores non reperian- tur. Fra i tanti fatti che concorsero a fare risplendere questa maggiore fedeltà, quello fu veramente eroico, risultante dal diploma del senatore Enrico, figlio del re di Castiglia, rilascialo il io dicembre 1267, e concepito in questi termini. *• Decreto et auctorilate sa- »* cri senatus ". In esso si narra, u Homines dicti castri Viturclani « tamquam boni, legales et fideles, « senatui et urbi dederunt per sow lutioue Joanni de Anuibaldis, qui »» tenebat diclam roccam, seu ca- *» strum Viturclani, obligatum fuit « pignoium septingentarum qua- »ì drciginta librarum et dimìdiae >> poiidus auri in una manu ^ et fi in alia manu qui ngentoiumquìn- fy quaginta librarum pondus ar- >» genti ". Altre circostanze si aggiungono su questo articolo, nello statuto di \itorchiano, lib. I, cap. XV, ove si dice, « Universis et singuiis pa- « teat, quos coucurreiitibus anni »* Domini millesimo ducentesimo M decimo septimo, pontificatus Do- >ì mini Urbani Papae IV, terra » Viturclani fuit per populum ro- M manum jure pignuris obligata >ì nobili viro domino Joanni deAn- « nibaldis de urbe prò certa quan- , FED *> tilale pecuniae, et tempore irw- w gnifici viri d. Ilenrici filli quonw dam regis Castcllae, olim almae >» urbis senatorisillustris, per comu- ** ne et hominibus Viturclani prae- w dicti fuit totaliter liberata, recol- » lecta etredacta in propria libertatc; *> cujus praetestu dicto comuni data »• et concessa fuit piena licentia et » potestas conficiendi statuta, et *» multa alia ut patet per publica « documenta exempleta manu ma- » gistri Jacobi fratris Jacobi " (doveva dirsi filii). Fra le concessioni non espresse, ma comprese nell'espressione, et multa alia, si è sempre tenuta per certa quella del privilegio di spedire il contestabile e i fedeli, e pel quale furono sti- pulali i surriferiti capitoli e con- venzioni. In fatti, oltre tante prove che si potrebbero addurre, la seguente può bastare per tutte, e si legge a pag. 19, nota ^, dell'interessante opera del eh. Luigi Pom- pili Olivieri, attuale segretario del magistrato romano, intitolata: IL senato romano da Romolo Jino a noiy ec, che si compiacque a me de- dicare nel 1840. 11 contestabile ca- pitolino ( che allora era il lodato Pompili Olivieri), e i fedeli che trovavansi in esercizio nella morte del sommo Pontefice Pio VII, posto a correspeltività del pagamen- to fatto air Annibaldi il privilegio de'fedeli, ottennero in contraddittorio giudizio colla reverenda camera apostolica, innanzi una congregazione speciale deputata a SanctissìnWy di conseguire il pagamento del compenso dei panni lugubri nella morte dei Papi, compenso che il Papa Clemente XII, come dicemmo all'articolo Conclave (Ve- di)^ aveva tolto a tutti gl'impie- gati della camera apostoHca, e del-
FED 1.1 capitolina camera, riservandosi solo a quelli il cui utìicio fosse stato acquistato a titolo oneroso, collo sborso effettivo di denaro, e che dalla morte di quel Ponleiice in poi non era stato loro mai più pagato. FEDELISSIMO o Fedelissima. Titolo d'onore dei re di Portogallo, conceduto loro dal sommo Pon- tefice Benedetto XIV. Nel secolo XVI voleva s. Pio V rimunerare i titoli e gli importanti servigi resi alla religione cattolica ed alla san- ta Sede dal re di Portogallo Sebastiano, ed a tal fine V invitò a scegliere un titolo onorifico per distinzione, come altri ne godevano i re di Francia, di Spagna, d'Ungheria. Rispose il saggio re ch'egli nulla più si gloriava, che dimostrarsi sempre colle sue azioni ubbidientissimo figlio del romano Pontefice. Quindi nel secolo XV III considerando Benedetto XIV i gran- di meriti che i sovrani portoghesi, massime della illustre casa di Bra- ganza, avevano colla Sede apostolica, non volendo provare coU'in allora regnante re Giovanni V l' e- dificante moderazione del degno suo predecessore Sebastiano , del quale seguiva , e ne emulava le belle doti, senza dargli preventivo avviso, né attenderne il consenso, coir autorità della bolla Maxima, data a' 23 dicembre 174^, che si legge nel Bull. Bened. XI V^ tom. Ili, pag. 4j gli attribuì il distinto, eccelso e religioso titolo di fedelissimo o fedelissima, che sarebbe ereditario nella corona, in tutti i suoi successori benché di sesso fem- minile. Dipoi nel concistoro de'21 aprile dell'anno seguente I749> Benedetto XIV enumerando al sa- gro collegio de' cardinali le sublL- FED ^ìt mi qualità del munificenlissiuìo e pio re di Portogallo Giovanni V, gli partecipò che lo aveva condecoralo col titolo di fedelissimo, con l'allocuzione che si legge w^W Ap' pendice del citato Bollano alla pag. 52 3. F. Novaes, tom. XIV, pag. iSy; Parisi, Istruzioni pag. 35, tom. III, e Diario di Roma, num. 4956 dell'anno i749' Del titolo di Difensore della Chiesa, o della Fede (Fedi), dato dai sommi Pontefici ad alcuni zelanti e beneme- riti sovrani, se ne tratta a quell'articolo. FEDELTÀ', Ordini equestri. Sot- to questa \irtù per la quale si mantengono esattamente, e si os- servano sinceramente le proprie promesse, abbiamo colla medesima denominazione i quattro seguenti ordini equestri. i." Fedeltà (Fidelitatis ordo). Un ordine cavalleresco sotto il titolo della Fedeltà fu istituito nel 1672 da distiano V re di Danimarca. L'ordine componevasi di die- cinove tra i principali signori ed ufficiali del regno; e il distintivo loro era una croce bianca , che si portava al collo attaccata ad un nastro bianco e rosso in memoria di una croce che dicevasi per tra- dizione miracolosamente apparsa al re Valdemaro allorché laceva la guerra contro i pagani della Li- vonia. y. DANiaiAACA. 1." Fedeltà, o dell'Aquila nera. Federico III marchese ed elettore di Brandeburgo, avendo assunto il titolo di re di Prussia, a' i4 gen- naio 1701 istituì un ordine mili- tare sotto il titolo della Fedeltà, dando a' cavalieri per insegna unti croce d'oro smaltata di turchino, colla propria cifra nel mezzo, formata dalle iniziali F. R., e negli
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