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A ciò condiscese Pio VII al modo
come si legge nella bolla De salu-
te Dominici gregia^ emanata il primo
maggio 1819. E siccome colla
precedente bolla De salute Domi-
nici gregis curae ìwstrae, data ka-
lendas maji 18 18, Pio VII avea
trasferito i diritti metropolitani di
Udine al patriarca di Venezia, così
le sedi vescovili di Belluno e di
Feltre vennero dichiarate suffraga
nee del patriarcato di Venezia. Furono
nelle pontificie disposizioni conservate
le cattedralità ad ambedue
le cliiese di P^eltre e Belluno, e
furono solo unite rispetto al vescovo
investito, dappoiché in sede va-
cante va a togliersi del tutto, così
hanno due curie separate , come
due vicari generali e due vicari
capitolari , stabilendosi per ultimo
che il vescovo dovesse risiedere par-
te dell'anno a Feltre e parte a Bel-
luno. Al presente l'episcopio di Fel-
tre è in ottimo stato; ma quello di
Belluno va ora ad essere restauiato,
per cui il vescovo nel tempo in cui
dimorerà in Belluno farà la sua
residenza in un nobile casamento
particolare presso il duomo. Ne va
taciuto che nel dì sagro alla memoria
del principe degli apostoli
del corrente anno, un fulmine recò
gravi danni alla cattedrale di Bel-
luno, e particolarmente alla bella
torre delle campane.
Stabihto al modo detto il governo
ecclesiastico delle diocesi di Belluno
e Feltre, Pio VII nel conci-
storo de' 2 3 agosto 18 19, dichiarò
vescovo di esse monsignor Luigi conte
Zuppani nobile di Belluno, già il-
lustre religioso della compagnia di
Gesù, che nell'anno 1 84 1 morì nonagenario,
e in benedizione resterà
la sua memoria. Quindi a secondo
vescovo di Feltre e Belluno , nel
-
FEL
concistoro de* 11 gingno i843, il
regnante Pontefice Gregorio XVI ,
ha promulgato monsignor Antonio
Gava canonico di Ceneda, il quale
per l'amore che il Papa porta a
Belluno, fortunata sua patria, e per
la stima che fa di un personaggio
così rispettabile, nella di lui venuta
in Roma lo ha ricolmato con ogni
maniera di beneficenze e di distin-
zioni. In fatti lo fece alloggiare
nell'antico suo monistero di s. Gregorio
al monte Celio, di cui è abba-
te il p. d. Giuseppe Zuppani di
Belluno, nipote del defunto vescovo, e
vicario generale della congregazione
camaldolese; gli fece vari donativi
fra i quali due croci pettorali ve-
scovili, una usuale d' oro, con catena
simile, r altra preziosa di sme-
raldi legati in oro , contornati di
brillanti di superbo lavoro, con egua-
le anello vescovile, e pei capitoli
delle due cattedrali gli diede due
bellissimi calici , uno tutto d* oro
per la cattedrale di Belluno, l'altro
di argento dorato di gotico disegno,
con coppa e patena d' oro per la
cattedrale di Feltre, ed ambedue
decorati del pontificio stemma. A
compimento poi di singoiar distinzione,
il Pontefice con ispecia le man-
dato apostolico, nella detta chiesa
di s. Gregorio, la mattina de' 25
giugno, dal cardinal Pietro Ostini
vescovo suburbicario di Albano, dele-
galo espressamente a fare le sue veci,
fece consagrare in vescovo delle due
chiese unite di Belluno e Feltre il
lodato monsignor Antonio Gava.
Alla consagrazione furono assistenti,
per destinazione dello stesso Papa,
monsignor Lodovico Altieri arcive-
scovo di Efeso , nunzio apostolico
presso r imperiale e reale corte di
Vienna, e monsig. Fabio Asquini ar-
civescovo di Tarso, segretario della