Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

224
FAS
che Giovenale, vescovo di Gerusalemme,
mandò in dono queste
fascie ad Eiulossia ; e Cliijllezio
rammenta i luoghi, ove si dice che
si conservi e si onori qualche par-
te delle medesime. Il Panciroli,
Tesori nascosti di Roma, parlando
della chiesa di s. Pietro in Vin-
coli , dice che il detto Giovenale
vescovo di Gerusalemme, grato ai
tanti benefizi che in quella città
aveva compartiti l' imperatrice Eu-
dossia moglie di Teodosio li, le
donò varie insigni reliquie che por-
tò in Costantinopoli, e poscia donò
ad alcune chiese, ritenendosi
per se le fascie del Salvatore. Nel-
la chiesa ^g\V Àrciconfraternila del-
la Natività del Signore^ e degli
agonizzanti [Fedi) di Roma, si
conservano le sagre fascie del ss.
Bambino Gesù, cioè una parte di
esse^ e si espongono alla venera-
zione de' fedeli nell' oltavario della
festa di Natale. Anche nella chiesa
e basilica patriarcale di s. Maria
Maggiore si venerano parte delle
«agre fascie, oltre del fieno, e le
tavole del Presepio. V. De Un-
ttìs Christi sepulchralibus, cap. 28 ;
V. Job. Christ. Letschii, Exercitationenì
philologicani de cnnabu-
//.y C/im^/j Vittembergae i665; Er-
neslum Salomonem Cyprianum, in
Diss. de fasciis Christi in Diss. ecci.
Pentade, pag, ^Q-, Jo. Andream
Schmid, De fasciis Christi, Amstelodami
1698 et 1726; Trombellium
in tom. Ili Fitae B. Virgo
diss. 20, cap. I, uhi panca de
pannis seu fasciis , quihus Virgo
Christuni involvit, pag. i38.
FASCIE BENEDETTE. La graziosa
consuetudine ed onorifica distinzione
del sagro e prezioso donativo delle
fascie benedette, formate di drappi
nobilissimi, ricamali d'oro, ed ornale
,
FAS
di miniature, merletti e gemme, che
i sommi Pontefici sogliono inviare
ai reali infanti, massime ai primo-
geniti de' sovrani, risale a Papa Clemente
VI II del 1592. Quindi a mez-
zo di ablegati apostolici o nunzi stra-
ordinari, furono formalmente presentate
alla corte d'Austria^ di Francia,
di Spagna, e di Portogallo, non
che ad altre: talvolta fecero tal pre-
sentazione gli stessi nunzi residen-
ziali. La benedizione che fa il Pa-
pa di queste fascie, si suol fare in
alcuna delle cappelle maggiori , o
segrete de' palazzi apostolici, nella
sala concistoriale di essi, ed anche
in alcuna chiesa di Roma. Del ri-
to della benedizione e de* personaggi
che ad essa assistono , con
altre analoghe nozioni, si possono
leggere al volume VIH, pag. 2i3
e 214 del Dizionario. Qui appres-
so riporteremo le notizie delle fa-
scie benedette donate dai Papi, che
ci fu dato rinvenire nelle loro vi-
te, ne' Diari di Roma, ed in alcune
autentiche relazioni mano-
scritte. Siccome il nunzio straordi-
nario deputato alla solenne presentazione
delle fasce deve pronun-
ciare un analogo discorso, toccando
qualche circostanza propria dei
tempi, e delle relazioni della cor-
te presso cui è spedilo, e la santa
Sede, cosi non riuscirà discaro pre-
meltere quella formola che l' eru-
dito Parisi nelle sue Istruzioni,
tom. II, pag. 216 e seg., propone
per norma, se il prelato nunzio
straordinario fosse destinato a pre-
sentar alla corte di Francia, ed al
duca di Borgogna le fascie bene-
dette, indirizzando le sue parole
al re.
» Sire.
» Sono infinite le ragioni che
muovono l'animo ponlifìcio di no-