Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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rate. Il medesimo Àlbertonio descrisse
il feoleiiiìe ingresso in Roma
di Marc'Antonio Colonna, fallo per
ordine di s. Pio V nel 1 5'j i con
pompa trionfale, e dice clie seguivano
Marc'Antonio, il senatore e
i conservatori di lloma, e gli staf-
fieri con le mazze lunghe, vestiti
con cappa , borricco , e ad oro di
panno cremisino con tre liste di
velluto rosso e frange di taffellà
bianco e giallo, con ginocchiali gial-
li, con berretta di velluto rosso con
feltuccie in luogo di cordone di taCPel-
là rosso e giallo, con cintura, fodro
di spada, e scarpe gialle. Nel posses-
so che prese Innocenzo X nel 1 644
si legge che le livree notabili fu-
rono . 11 senato romano fece di
nuovo la sua solita di scarlatto
rosso, fascie di velluto cremisino,
guarnite d'oro , berrettoni di vellu-
to rosso, penne bianche, rosse e
gialle. L'emineutissimo Colonna di
velluto nero a opera, ferrai noli di
panA) nero, con fasce dentro di
raso, berrettino trinato, fuora fa-
sce di velluto nero, guarnizione ber-
rettino. Il cardinal Antonio di vel-
luto a opera, cioè con strisele che
sembravano di guarnizione ricama-
ta, e ferraiolo di panno nero, con
fasce di raso nero. L' eccellentissindo
di Caserta (Caetani) di panno
nero con fasce di velluto nero. L'eccellentissimo
di Sora (Boncompa^
gni) con maniche di velluto rosino
e nero. Il cardinal Pamphily
nipote del Papa, avea la livrea di
velluto nero con le fasce dell'istes-
so, e ferraiolo di panno con fasce
di velluto. Delle livree ne parlammo
all'articole. Famigliare (VecUy
Nel possesso che prese Alessandro
VII l'anno i655 i fedeli del po-
polo romano vestivano calzoni, ca-
ii^cche, e ferraioli di scailalto ros-
FED
so, con fasce di velluto paHmenli
rosso, e passaninnì d'oro: ivi si
dice degli olllziali di Campidoglio
che il magistrato romano vestì per
tal funzione, fra' quali due camerieri
con roboni di velluto paonazzo,
e dodici tamburrini con
casacche di panno rosso fasciate di
trine d'oro, e maniche di raso gial-
lo, e penne al cappello. Nel possesso
poi ^che prese Clemente IX
nel 1667, si dice che [)recedevano
i conservatori di Roma sedici staf-
fieri, chiamati fedeli, con calzoni
di velluto cremisino, con colletti
simili, e cappe di scarlatto, con
medesimi guarnimenti di fascie di
broccato, giubboni di raso cremi-
sino, berrette di velluto dello stes^
so colore , con treccia d'oro ricamata
con penne rosse, bianche e
gialle, e spade dorate. Da questi
racconti abbiamo vedulo la varie-
tà dei vestiari che in diverse epo-
che indossarono i fedeli, e del loro
vario numero , laonde faremo
ora cenno dello stato presente che
li riguarda.
Siccome ogni anno devesi imbussolare
quelli di Vitorchiano che
debbono per un anno servire il magistrato
romano in qualità di mae-
stro di casa, e di fedeli, il primo,
de'quali chiamasi contestabile, av-
veniva che questi non essendo ca-
paci dell'uffizio avevano bisogno di
compagni istruiti, ed è perciò che
i nove di Vitorchiano usciti dal
bussolo portavansi in Roma, ove
erano sempre tre fedeli romani
inamovili, e come si è detto chia-
mati quarti fedeli, cioè formanti
la quarta parte del numero de' dodici
fedeli. In progresso di tempo
il magistrato romano permise ai
vitorchianesi usciti dal bussolo di
farsi rappresentare ncU' uffizio dt\