Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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nella basilica costantiniana Tanno
487; e lutto al più il primo ag-
giunge che può essere stato o nel
493 o nel 499' Cotnmanville, Hist,
de tous les ardici. f stabilisce il prin-
cipio del vescovato di Ferentino
nll'anno 484- ^^i successe nel 5oi
Innocenzo, indi si registra Bono, il
quale nell' elezione di Pelagio I
(siccome questi aveva con Papa Vi-
gilio suo antecessore condannati i
tre capitoli, e non si trovava per-
ciò in Italia il terzo vescovo che
lo volesse cousagrare) a* 18 apri-
le del 555, insieme a Giovanni ve-
scovo di Perugia, e ad Andrea arciprete
d' Ostia consagrò quel Pontefìce.
Fu poscia vescovo di Feren-
tino s. Redento, che fiori nell'im-
pero di Giustiniano I , e di cui si
celebra la festa agli 8 aprile. Luminoso
ne occupò la sede nel pon-
tificato di s. Gregorio I, ed intervenne
al sinodo che questi celebrò
nel 591. Nomineremo inoltre Agnello
li che fii al concilio tenuto da
s. Gregorio li nel 721, sotto del
quale, come dicemmo , Ferentino
passò sotto il temporale dominio
della santa Sede. Nel ioi5 il ve-
scovo Benedetto fii al concilio con-
vocalo dal Papa Benedetto IX. Nel
declinar di questo secolo, e nel pon-
tificato di Pasquale II, nel 1099,
fiori un cardinale di Ferentino
cioè Aldo, che morì nel pontificato
di Calisto li. Sotto Pasquale 11, e
nel Ilio, fi* fatto vescovo Agostino
monaco ed abbate di Casamari
cui fu successore Placido altro abba-
te di Casamari, e morì nel 1 1 3o.
Dopo di lui la sede di Ferentino
fu oscurata da Siro, fatto vescovo
dall'antipupa Anacleto II; e Trasmoudo
di Segni che nel 1 i38 fu
nominalo vescovo dal Pontefice In-
uoixuio 11, lermiuò iu prigioue mi-
, }
FER
seramente i suoi giorni, per opera
di alcuni scellerati. Dopo di lui
Eugenio III fece vescovo il suo fa-
migliare Ubaldo di Prato, il quale
col vescovo di Melfi consagrò il
pseudo - pontefice Vittore IV. Rodolfo
o Adolfo, fatto vescovo da
Alessandro III, fu al concilio late-
ranense III. Nel 1191 divenne ve-
scovo Berardo, il quale intervenne
alla consugrazione della chiesa di
s. Maria de Flumine , posta nella
sua diocesi, e fatta nel 11 96 dal
cardinal Giordano. In questo tempo
abbiamo da Cencio Camerario,
che il vescovo di Ferentino pagava
ogni anno alla camera apostolica
duecento dentellas, e sessanta ùra^
chia panni. Dice il p. Casimiro,
che presso gli storici sovente si leg-
ge la dimora che in Ferentino per
varie ragioni fecero gì' imperatori
ed i Papi, tra' quali Innocenzo 111
che fccevi fabbricare optimum et
piilclierrimiim fintem, e non volle
ricevere dal vescovo cosa alcuna per
se, o per la sua famiglia, rispondendo
a lui con quelle gravi paro-
le, che riporta il Muratori, Script,
rer. Ital. tom. IV, pag. 889 : Epi^
scopi, si tot et tantis vicibus^ quan-
tis ego Ferenlinum venio, a vobis
fodrum recipere vellent j ecclesia e
vcstrae ultra modum gravarentur
ob haec recipere nolo. Innocenzo 111
nel i2o3 die in successore a Be-
rardo, il suo antico amico Alberto
Longhi canonico d'Anagni.
Dipoi nel 1276 Giovanni XXI
mandò legali a Michele imperatore
Giacomo vescovo di Ferentino, e
Gottifredo vescovo di Torino. Bo-
nifacio Vili nel 1297 die per suc-
cessore a Giacomo il suo cappellano
Landolfo de Rossi, cui commise
gravi legazioni. Nel i3i8 il capi-
tolo elesse il vescovo Filippo, che
,