Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

9.86 FER
tlrigo, che aveva esercitalo fra Tar-
iTii il santo suo ministero. Finalmente
la città si arrese n* i3 dì
novembre del ii^c)- Ferdinando
rese a Dio grazie solenni dell'ottenuta
vittoria, e rifabbricò la catte-
drale di Siviglia con tale magnifi-
cenza, che non v'ha che quella di
Toledo che la vinca. Adempiuti
così i doveri della religione, stabi-
lì tribunali per amministrar la giu-
stizia, e riordinò il conquistato pae-
se. La vita di questo santo re por-
ge l'esempio che la dolcezza, la
pietà, la religione, non sono incom-
patibiH colla dignità reale e le
guerresche imprese. Nell'anno 1 152,
cinquantesimo quarto dell'età sua e
trentesimo quinto del suo regno,
fu colto da grave malattia, e co-
noscendo appressarsi il suo fine,
chiese i conforti della religione.
Quando gli fu portato il ss. Sagramelo,
si gettò fuori del letto
per porsi in ginocchio. Avea una
corda al collo, e tenea nelle mani
il Crocefisso che baciava e bagna-
va delle sue lagrime. In tal posi-
tura si accusò ad alta voce di tut-
ti i peccati della sua vita, i quali
non erano che falli leggieri; poi
ricevette il santo Viatico col più
grande religioso fervore, e fatti ve-
nire i suoi figli, li benedisse e die
loro salutari ricordi. Durante l'ago-
nia, disse al clero di recitare le li-
tanie ed il Te Deurn ; finite le
quali preci tranquillamente spirò,
nel giorno 3o di maggio, e in tal
giorno si celebra la di lui festività.
Fu onorato da Dio con molti miracoli
, e il suo culto immemo-
rabile fu nconosciuto da Alessandro
VII ed ampliato da Clemen-
te X. Il suo corpo è custodito in
un' arca bellissima , posta davan-
ti alla immagine della santa Ver-
FER
gine nella gran chiesa di Sivi-
glia.
FERDINANDO (s.) e del Merito.
Ordine equestre del i*egno delle
due Sicilie. A cagione delle guer-
resche vicende che segnalarono gli
ultimi anni del secolo passato, Fer-
dinando IV re delle sue Sicilie, che
poi prese il nome di Ferdinando
I, fii costretto di abbandonare la
sua reggia di Napoli, rifugiandosi
colla corte in Sicilia. Neil' anno
1799 avendo le potenze alleate
superato le armate francesi, queste
dovettero abbandonare diversi con-
quisti, per cui il re potè ritornare
in Napoli, e farvi il solenne ingres-
so a*4 luglio. A perpetuare ne'po-
steri sì lieto avvenimento, come per
ricompensare coloro che avevano
reso qualche importante servigio
alla monarchia, e per premiare quei
sudditi ch'eransi distinti per fedel-
tà e valore, istituì con decreto del
dì primo di aprile 1 800 quest'or-
dine cavalleresco, sotto il nome e
il patrocinio di s. Ferdinando ///
re di Castiglia [Vedi), le "virtù
del quale celebrarono molti scrit-
tori, che per la maggior parte nomineremo
in fine, anche in ossequio
dell'altro ordine equestre di
Spagna, fondato sotto il medesimo
titolo e patrocinio. L'ordine fu di-
viso in tre classi, sottoposte alla di-
gnità del gran maestro che suole
essere il re che regna, oltre quattro
^*andi ufficiali ministri del medesimo,
^ioè un gran cancelliere, un
gran maestro di cerimonie, un gran
tesoriere, ed un gran segretario. La
prima classe è di cavalieri gran croci;
la seconda di cavalieri commendato-
ri; la terza di cavalieri della piccola
croce : ai gran croci è dato il ti-
tolo di eccellenza, e fu stabilito che
fossero ventiquattro. Coloro che so-