Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FAR
de' Farnesi, erano ornate di finissimi
arazzi, e con tappeti e drappi su-
perbissimi, recandosi alle finestre
per veder la cavalcata e la pompa
del treno pontificio, ambasciatori
principi, dame, ed altri signori, e
talvolta anche qualche cardinale che
non poteva cavalcare. Inoltre i Far-
nesi duchi di Parma, come feuda-
tari della romana Chiesa, facevano
in tale occasione innalzare avan-
ti gli orti un magnifico arco trionfale;
e mentre vi passava il Pon-
tefice l'agente ducale in abito, col-
la sua corte, presentava coll'archi-
tetlo al Papa il disegno dell' arco^
ed era corrisposto con benigne parole
di grazioso gradimento. Anche
i re di Napoli subentrati nella pro-
prietà degli orti, eressero per tal
funzione l'arco trionfale, e fecero
l'omaggio a mezzo del regio agen-
te. 11 Cancellieri nella Storia dei
possessi de^ sommi Pontefici ripor-
ta la descrizione di si fatti archi,
con le analoghe notizie, ed osserva
che pel possesso d'Innocenzo X l'arco
non potè ultimarsi in tempo, ma
fu compiuto dopo ; e che Innocen-
zo XI non volle che si ultimasse
quello che stava costruendosi per
lui.
FARNESE Alessandro, Cardinale.
V. Paolo HI, Papa.
FARNESE Alessandro, Cardinale,
Alessandro Farnese romano,
nipote di Paolo III, nacque l'anno
iSig. Studiò con eccellente pro-
fitto neir università di Bologna, e
neir anno quattordicesimo dell' età
sua venne eletto da Clemente VII
qual amministratore della chiesa dì
Parma, e pochi mesi dopo da Pao-
lo III a' 18 dicembre 1 534 assun-
to alla dignità cardinalizia colla dia-
conia di s. Angelo. Fu creato contemporaneamente
vicecancelliere del-
,
F A R i\\
la S. R. C. , governatore di Tivoli
arciprete della basilica liberiana, e
poscia della vaticana. E degno di
menzione il bel dono che fece alla
basilica vaticana d' una croce € due
candellieri d'argento del valore di
tredici o quindicimila scudi. Vi as-
segnò ancora una ricca dote al-
l' altare del volto santo , e fondò
due cappellanie coli' obbligo di alcune
messe. In seguito come arciprete
della basilica vaticana ebbe
piena giurisdizione delle cause civili
e criminali di tutte le persone ad-
dette a quella basilica, ed altre
amplissime facoltà. Ottenne dipoi
l'amministrazione della chiesa di
Giaen nella Spagna, e collo stesso
titolo gli furono conferite successivamente
le chiese di Viseu nel
Portogallo, di Erbipoli nella Fran-
conia, e di Avignone nelle Gallie.
Nel i536 ebbe l'episcopato di Monreale
nella Sicilia, ed ivi nel i552
fondò un collegio pei gesuiti, e nel
1569 vi celebrò un sinodo al quale
presiedè in persona. Scrive il Car-
rella che nell'anno i538 avea ot^
tenuta ancora la chiesa di Massa,
e che Giulio III, per nomina di
Enrico II gli conferì nel i553 la
metropolitana di Tours, che l'anno
dopo Cangiò colla chiesa di
Chaors, la qual poi ritenne fino
all'anno i557. Paolo IV nel i556
lo destinò al governo della diocesi
di Benevento, e s. Pio V nel iSyi
a quella di Montefiascone. L'Ughel-
li nella sua opera t. I , dice che
Paolo III nel i538 gli avea affi*
data anche l'amministrazione della
chiesa di Ancona, che nell'anno
istesso rassegnò a Girolamo Gran-
deroni da Siena. Finalmente, nel
i58o, gli fu conferito il vescovato
di Ostia e Velletri, col titolo di
pRtiiarca di Gerusalemme. Oltre