Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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tino V 8Ì avviò per Roma coi Cardinali
e colla corte. Pacificala Roma
e r Italia dopo che i Pontefi-
ci stabilmente continuarono a ri-
siedere in Roma, e che la famiglia
pontificia venne meglio ordina-
ta, non sembrò conveniente che
un laico, cioè il maestro del sa-
gro ospizio, presiedesse al palazzo
apostolico, quindi fu istituito altro
uf!iziale ecclesiastico, chiamato Pre-
fetto del sagro palazzo apostolico,
e volgarmente Maestro di casa,
che dipoi Urbano Vili con nome
più decoroso chiamò Maggiordomo
pontificio. Nei primordi del secolo
XV dunque terminò anche nel Cardinal
camerlengo l'ingerenza del
palazzo apostolico e della famiglia
pontificia, in tutto devoluta al prelato
maestro di casa. Eugenio IV
nel i43i successe a Martino V,
narrandoci il Platina che fu gene-
roso con tutti , massime co' lette-
rati, della cui conversazione assai
dilettavasi. Fece suoi segretari Leonardo
Aretino, Carlo Poggio^ Au-
rispa Trapezontio, e il Biondo, tut-
te persone dottissime. Nel vivere
della famiglia fu splendido, parco
per la sua persona, ed alieno dal
bere vino. Ebbe pochi famigliari,
ma tutte persone dotte, della cui
opera servi vasi ne' gravi negozi del-
la maggior importanza e come testimoni
della sua modestia. Mentre
cenava chiamava i suoi famigliari,
particolarmente due benedettini del-
la badia di Firenze, due canonici
regolari della sua congregazione di
s. Giorgio in Alga, ed un prete
secolare, e dimandava loro cosa si
facesse in Roma, e cosa si dicesse
del suo papato, onde emendare
qualche error suo, o de' suoi mi-
nistri o famigliari, dove la giusti-
zia lo richiedesse. Tra i famigliari
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che Eugenio IV promosse, vi furono
Lodovico Scarampi Mezzarota
suo cameriere, che esaltò al cardinalato
; come fece di Tommaso Pa-
rentuccelli già famighare del b. Cardinal
Albergati , che servì come
maestro di casa, e in altre man-
zioni, cioè di segretario ed altro, e
meritò di succedere ad Eugenio IV
col nome di Nicolò V. Calisto IH
nel 1455 dichiarò che il tesoriere,
e i chierici della camera apostoli-
ca, fomigliari del sommo Pontefice,
erano cappellani di questo e della
santa Sede.
Pio II era stato segretario del
Cardinal Capranica , dell' antipapa
Felice V, dei vescovi di Frisjgna
e Novara, del Cardinal Albergati,
dell'imperatore Federico HI, di cui
fu pure consigliere ed ambasciatore;
indi fu segretario di Eugenio
IV e di Nicolò V, e di questi anche
suddiacono apostolico, succedendo
nel i458 a Calisto IH che
l'avea creato Cardinale. 11 eh. mon-
signor Gaetano Marini, nell'erudita
sua opera degli Archiatri pontificii,
al tom. Il, pag. 17 fa menzione
del celebre ruolo di Nicolò IH che
abbiamo riportato di sopra, notando
che s' incontra in esso per quattro
volte Magister Joannes mediciiSj
come quegli cui erano dovute
le prebende dalla cucina, dalla pa-
natteria, dalla bottiglieria, e dalla
marescalcia. Quindi parlando di
certo Antonio che fu medico della
famiglia di Pio II, e dei medici
Sozino, Benzi, e Giovanni Semi-
ni, che servirono la persona di tal
Papa, tutti e tre registrati nel ruolo
che andiamo qui a riprodurre, os-
serva che fu singolare munificenza
negli ultimi due archiatri , che il
palazzo apostolico spesava a chi
cinque, a chi quattro famigliari o