Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FAN
In quanto al governo civile, e
dominazione di Fano, dessa fu
prima dominata dagli etruschi, poscia,
e verso l'anno 200 di Roma
dai galli senoni, indi nell'anno 4? '
di detta era dai romani ; da' qua»
li nell'anno ^ii dopo la nascita
di Gesù Cristo passò sotto il po-
tere dei goti; nel 568 in quello de'
longobardi; nel 780 in quello degli
esarchi di Ravenna; nel ySS
a Pipino, che la die alla santa
Sede protettrice dell'esarcato; nel
i2og ad Azzone d'Este; nel 1289
a Manfredi figlio naturale dell'im-
peratore Federico II ed usurpatore
del trono di Sicilia; nel 1842
ai Malatesta, che la signoreggiarono
sino al i463, epoca in cui ne
furono espulsi dal Pontefice Pio II,
rendendosi Fano alla Chiesa con
patti onorevoli di guerra. Ne fu-
rono per la santa Sede governato-
ri, nel i5i9 Giulio de'Medici, poi
Clemente VII; nel i539 Gio. An-
gelo de'Medici poscia Pio IV ; nel
i553 Gio. Battista Castagna, che
nel 1^90 divenne Urbano VII;
nel i56i Nicolò Sfondrati, poi
Gregorio XIV; nell'anno 1592
Matteo Barberini , poscia Urbano
VIII; e nell'anno 1 721 Carlo Rez-
zonico, indi Clemente XIII, essendo
ìnnumerabili i prelati governatori
che divennero cardinali. Durante
il regno italico, Fano non
ebbe che un giudice di pace sog-
getto al circondario di Pesaro, dal
quale dipendeva anche nell'ammi-
nistrativo; ma dopo la felice re-
staurazione del dominio pontifi-
cale, vi fu stabilito un governa-
tore laico. Prima la città veniva
regolata dal suo pubblico consiglio
col jus tanto del fìsco, che di e-
leggersi il podestà, perchè giudi-
casse le cause secondo lo statuto
FAN lé;
municipale, i di cui primi ordina^
menti da alcuni si attribuiscono al
gran Bartolo e al i35o, col jus
giada sino dal 1 3 1 9 : veramente
non si hanno sicure notizie e riscontri
che il Bartolo fosse il com-
pilatore degli statuti ; si ha piuttosto
per certo, che il primo compilatore
e raccoglitore di essi fosse Pao-
lo Palioli giureconsulto e cittadino
fanese. Fra i cospicui soggetti che
fiorirono tra i podestà, nomineremo
Lorenzo Tiepolo che nell'eser-
cizio della carica, e nel 1266 fu
creato doge di Venezia. Ne'pubblici
congressi, tal consiglio emanava
le sue risoluzioni, senza l'interven-
to del prelato governatore. Nel
1463 era composto di cento nobili,
che nel 1712 si restrinsero aso-
li cinquantaquattro, tre de'quali ogni
bimestre presiedevano con eguale
autorità nel grado di gonfaloniere,
e priori.
Il territorio del contado di Fano
si estendeva in quarantotto tra
terre e castella, tia le quali Mon-
tefano, ricca terra già patria di
Marcello II e dal medesimo bene-
ficata, colonia di Fano sino dal
1 322. Surse questa dalle dissenzio-
ni tra i cittadini di Fano, i quali
emigrati stabihrono il paese in po-
ca distanza ove esisteva la distrutta
città di Peragra o Veragia atter-
rata da'goti : vi è la collegiata di
s. Donato, Il vicariato di Mondavio
sino dal i25o fu soggetto a
Fano, giusta le bolle di Eugenio
IV, di Sisto IV, e di Leone X,
finche nel i527 passò sotto il dominio
di Urbino, ed ora trovasi
dipendente da Sinigaglia. Al pre-
sente Fano ha nel suo distretto il
governo di Mondolfo, ed il pro-
prio abbraccia le comuni di Carto-
ccio (che si dice fabbricata dai ro-