Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

% portato il cenno storico di questo
FER
no ammessi all' ordine debbono ob-
bligarsi anche a difendere la reli-
gione cattolica, e giurare fedeltà
inviolabile al re gran maestro a
rischio anche di perdere beni e
\ita. Un generale del regno può
aspirare alla dignità di gran ero*
ce, quando come capo assoluto ab-
bia comandato un esercito, e ri-
portato una vittoria completa; chi
avesse difeso una piazza forte del
regno, e costretto il nemico a le-
Tarne l'assedio, ovvero tolta qualche
piazza al nemico consegue la
croce di commiMidatore. Qualunque
uffiziale poi che in guerra siasi
distinto con una azione straordina-
ria, può aspirare alla croce di ca-
valiere. Qui noteremo che per de-
creto dello stesso re Ferdinando F,
de'25 luglio 18 IO, fu aggiunta al-
l'ordine la terza classe de'cavalieri
della piccola croce, e collo stesso
decreto venne istituita Tonorificen-
za della medaglia d' oro per gli
aiutanti di campo, alfieri o porta-
bandiera, piloti, primi marinari, e
una medaglia d' argento pe' sotto
uifjziali e soldati. La decorazione
dell'ordine di s. Ferdinando consi-
ste in una croce formata dai gi-
gli borbonici, a otto raggi di ar-
gento, aventi nel centro o fondo
d'oro da un lato la effigie del real
santo titolare, e nell' altro la leggenda
FIDEI ET MERITO. La CrOCC
portasi in petto appesa ad un na-
stro di seta ondata di colore tur-
chino o bleu, con due orli ros-
si. Le medaghe poi menzionale
hanno la medesima epigrafe, con
simile nastro. 'NeWAlmanacco reale
del regno delle due Sicilie, alla ca-
tegoria ordini cavallereschi , è ri-
ordine, la descrizione dell'abito dei
cavalieri gran croci, solenne pe'ca-
,
FER 9.87
valieri novizi e professi, ed altro
riguardante l'ordine, come il no-
vero de' personaggi delle tre clas-
si che ne fanno parte, distinto per
luoghi ove essi dimorano.
Dal Pontefice Alessandro VII,
a'i3 maggio i655 fu approvato
il culto immemorabile del b. Fer-
dinando 111 re di Castiglia e di
Leone, detto volgarmente il Santo.
Nel 1629 erano stale spedite a
Roma le remissioriali pel processo
della sua canonizzazione, per la
quale fu stampato il sommario in
Roma nel i638. Clemente X poi
colla costituzione Gloriosissimo s
Bull. Rom. , tom. VII , pag. 87^
emanata a' 7 febbraio 1671, con-
cesse che in lutti gli stati del re di
Spagna, e nella chiesa di s. Giovanni
e di s. Idelfonso in Roma
si celebrasse a' 3o di maggio l'uf-
fìzio e messa di questo beato con
rito doppio. Con altro breve dei
1 1 agosto 1 673, Exigìtj Bull. Magn.,
tom. XI, pag. 63, ad istanza del
re cattolico Carlo li, comandò che
in detto giorno di maggio si os-
servasse di precetto ne' regni della
Spagna, astenendosi lutti dalle ope-
re servili . Da
ciò nacque l' aver
detto alcuni scrittori, che Clemen-
te X permise che questo beato fos-
se venerato per santo, anzi fin dal
i638 si era stampato in Roma un
libro col titolo: Canonizatio Servi
Dei Ferdinandi ITI regis Caslellae
fncta aucloritate apostolica. Ma
allorché Io stesso Alessandro VII
co 11 'approvare il culto immemora-
bile altro non avea fatto che beatificarlo
senza solennità, Clemente
X nel riferito suo breve lo chiamò
solo col titolo di Servo di Dio.
Della vita del b. Ferdinando, abbiamo
la Cronica del santo rey
Fernando Tercero, Medina del
,