Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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scnnifs (i ministri che servono negli
uflizi delle lettere, delle memo-
rie, delle suppliche, delle disposi-
zioni), Ministtriani , Fabriccnses
Silentìarii (che custodivano le por-
te, ed imponevano silenzio nel con-
cistorio imperiale), Lanipadarii ec.
Che molte scuole o collegi fossero
sin dal principio addetti al patriar-
chio ialeraneiise e palazzo pontifi-
cio per prestare ossequio e servire
il Papa nelle pu])bliche e private
funzioni, specialmente sagre, si rac-
coglie in particolare dagli Ordini
romani, in cui si chiamano scholae
palatinae, et ordìnes sacri pa-
laia , che partecipavano alle ob-
blazioni della basilica vaticana, come
si ha dal Moretti, dt rit. dand.
presbyt., par. I, sect. 6.
Nella congiura ordita contro la
sagra persona di s. Leone HI nel
799,
diagli iniqui ambiziosi Pasqua-
le primicerio, e Campulo sacella-
rio. Albino cameriere del Papa con
altri divoti amici gli prestarono
ellìcace soccorso, per cui i congiu-
rati per dispetto saccheggiarono la
casa di Albino ed il palazzo late-
ranense, come narra il Ferlone,
Dd viaggi dai sonimi Pontefici in-
trapresi^ a pag. 72. 11 Galletti par-
lando di s. Pasquale I dell' anno
817, nell'opei-a Del primicerio
della sede apostolica^ ed altri uffiziali
maggiori del sagro palazzo
laleranense, chiama la famiglia o
corte pontificia, la famiglia di s.
Pietro, de familìa sancii Petri. Il
mentovato Muratori nella citata
dissertazione , parlando de* famigli
chiamati Deliciosi, oltre quanto si
è detto, aggiunge che più mani-
festamente si comprende chi fos-
sero i Deliciosi di allora dalla let-
tera XVII di Nicolò I dell' 8-58,
che scrive cosi : Sanctissimos Epi-
,
FAM
scopos Deliciosos nostros p^n co \'e-
slrae carilati direximus. Di questa
voce si servi anche Papa Giovan-
ni Vili dell' 872, nelle lettere 72,
217 e 277. E però ebbe a dire
Sigeberto, nel lib. de Script, ec-
clts.y che Alenino o sia Albino ab-
bate celebie , tanta familiaritate
imperatori Carolo accepLus fiat,
ut appellarelur imperatoris delicio-
sus. Anche nell'antica legge de'ba-
varesi troviamo de' servi che portarono
questo distintivo; in una
parola Deliciosus e Delicatus non
altro significarono una volta che
caro e diletto in senso onesto. Abbiamo
che Stefano V detto VI, e-
letto neir anno 885, aveva i suoi
ministri e domestici ornati di dot-
trina e di probità in tempi dif-
ficilissimi. Urbano II, del 1088,
con espresso precetto chiamò a sé,
per assisterlo co' suoi consigli nel
governo della Chiesa, s. Brunone
suo antico maestro, e con se lo
trattenne domesticamente cinque
anni, con mirabili vantaggi dell'apostolico
ministero. Anche Eugenio
IH, del ii4^> ebbe a suo consi-
gliere famigliare il suo maestro s.
Bernardo, il quale gli diresse il libro
De consideratione ad Eugenium
Illy ed a sua proposizione
escluse di ammettere alla sua cor-
te i giovani che troppo nutrivano
la chioma, portando capelli arric-
ciati , dovendo distinguersi la fa-
miglia del Pontefice per gravità,
saviezza, ed irreprensibile condotta,
degni in una parola di avvicinare
il capo della Chiesa. Non deve poi
recare meraviglia se il gran Papa
Alessandro HI, del iiSg, ebbe a
maestro di casa un ebreo, persona
onoratissima e dabbene: ma di que-
sti, come di altri ebrei che furo-
no al servigio de' Pontefici, massi-