Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

3()fi FER
per loro fenati tutti i giorni, i qua-
li pei*ciò chiamavansi ferie. Dice
inoltre che le ferie de* gentili, furono
dai cristiani piamente convertile
nelle feste de* martiri , e me-
glio ne tratta all'anno 58,num. 87.
Non fii questo vocabolo di 'feria
come alcuni pensarono , inventato
dal Papa s. Silvestro I, dicendo
che i giorni della settimana, toltine
il sabato e la domenica, fosse-
ro chiamati ferie j dappoiché tra
gli altri Tertulliano, De jejun. cap.
2, pag. 545, nomina spesso la quar-
ta e sesta feria , ne' quali giorni
solevano i cristiani digiunare sino
airora di nona, come poi fecero
gli orientali : nella feria IV perchè
in tal giorno il Salvatore fu tra-
dito da Giuda . nella feria VI in
memoria della sua passione e morte,
il qual giorno fu in tanta venerazione
tenuto dall' imperatore Costantino
il grande, che ordinò a tutti che
fosse osservato come la domenica ,
come attestano Eusebio, Sozome-
no, Niceforo ec. , ed.il citato Ri-
naldi all'anno 32i,num. i5. Altri
narrano che avendo tal principe
comandato di festeggiare tutta la
settimana di Pasqua , la domenica
si trovò essere la prima feria, il lu-
nedì la seconda, il martedì la ter-
za ec. Inoltre s. Ignazio martire,
che fiorì molto tempo prima di s.
Silvestro I, neir epistola scritta ai
Filippensi, fa menzione della IV fe-
ria ; così anche s. Giustino marti-
re, nella questione 65, nomina la
IV e V feria. Siccome la parola
feria corrisponde anche alla voce
sabato , di cui gli ebrei servivansi
non solo per significare l'ultimo
giorno della settimana da essi os-
servato , ma ancora per indicare
tutta la settimana medesima } così
ancora presso i cristiani sono chia-
,
FER
mate ferie tutti i giorni posteriori
alla domenica. Nella chiesa ambro-
giana chìamansi feriae de excepto
quei giorni che vi sono dall' ultima
domenica dell' avvento fino alla na-
tività di Gesti Cristo, perchè si ce-
lebrano con maggior solennità
Ne' sagri canoni chiamansi feriae
legitimae la seconda , la quarta e
la sesta feria, per essere quei giorni
che destinati erano un tempo al di-
giuno de' penitenti. I monaci greci
perciò oltre il digiuno della quarta
e della sesta feria, che sono comu-
ni anche ai laici, sogliono digiunare
pure nella feria seconda in memoria
di Cristo, che cominciò il
suo digiuno appunto da questo gior-
no. F. il Rocca, Opera omnia, che
nel tom. I parla delle ferie; ed il
p. Gavanto , con le addizioni del
p. Merati, nel Compendio delle cerimonie
eccl. massime nella lezione
III, cap. V De feriis. Sì dice
feriale, ferialis, ciò che risguarda la
feria , che è di feria : vocabolo di
breviario , e di canto. Un giorno
feriale è un giorno di semplice fe-
ria. Le preci feriali sono quelle che
si recitano in ginocchio nel coro
nei giorni di feria. L'uffizio feriale
è l'offizio della feria. Feriale fu pur
chiamato il Calendario nel quale si
notavano le ferie, le quali Asterio
chiamò ferias dii'inas.
Feria in termine di giurispru-
denza sono quei giorni, o tempi
nei quali non possono farsi atti
giudiziali, e di contenziosa giuris-
dizione, e questo tempo durante
non si commette contumacia. Le
ferie diconsi dai legisti yM^^zV/ww, che
è. lo stesso che jiistum stare ^ ossia
vacanza del foro , che si trattiene
dall'attitare , ed agire in giudizio.
Le ferie forensi sono solenni e re-
pentine, altre intimate pubblicamen-
.