Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

perciò che qui noteremo molti
di quelli che allora godevano tal
parte. 1 segretari delle congregazioni
de'vescovi e regolari, di consulta in
un ai ponenti, i segretari di propaganda
fide, del eoncilio, de'riti, del
buon governo in im ai ponenti,
dell'esame ec. Le segreterie di sta-
to, de' brevi, dei brevi a' principi,
delle lettere latine, de'memoriali ec.
Diversi offiziali della cancelleria
della dateria, e della camera apo-
stolica, in un all'uditore generale
e tesoriere generale della medesima.
11 governatore di Roma, il
commendatore di s. Spirito; l'as-
sessore, e il p. commissario del s.
ofFizio. I cardinali avevano ezian-
dio ancora la parte di pane e vino
; così i tre principi assistenti al
soglio, compreso il senatore Rezzo-
nico (il quale per ordine speciale
di Clemente XIV godeva il mensile
assegno di scudi sessantacinque); gli
ambasciatori ed oratori de'sovrani
presso la santa Sede; gli uditori
di rota; i chierici di camera; i
pielati domestici; i protonotari a-
postolici; gli abbreviatori di parco
maggiore; gii avvocati concistoriali;
i vescovi assistenti al pontifìcio so-
glio ; i votanti di segnatura ; i giu-
dici di Monte Citorio ossia della
curia Innocenziana, ec. ec. Ma a
miglior intelligenza in appresso riporteremo
il registro di questo ruo-
lo, senza notare gli onorari, e il
quantitativo delle parti di palazzo.
^^797,
Nella memoranda epoca dell'anno
in cui Pio VI avendo dovu-
^Hk> Tare coi repubblicani francesi,
^^Bqvasori del suo stato, immensi sa-
^^^rifìzi nell'armistizio di Bologna e
pace di Tolentino , per le circo-
stanze deli' esausto erario, dovette
ripararvi con provvedimenti econo-
A tale elletto si trovò costret-
Iiici.
1
,
r'AM 95
to di abolire tutte le }»orzioni di
pane e di vino che dal pontifìcio
palazzo si davano a' suoi famiglia-
ri, chiamata perciò parte di palaz-
zo, che, come abbiamo veduto, si
dava anche ad un gran numero di
prelati, ofllziali, e persone diverse,
che perciò si dicevano faniiglìnri
comuni, e commensali del Papa.
Quindi annullò gli affitti del forno,
della mola, e della cantina del palazzo
apostolico , ed i privilegi ed
esenzioni annesse. Finalmente a' 20
febbraio 1 798 i repubblicani fran-
cesi nel modo il piti riprovevole, e
colla soverchiante legge del più for-
te, strapparono Pio VI dal Vati-
cano, avendo già occupato tutto Io
stato pontificio in quel modo che
la storia ha registrato con note di
sangue. Seguirono l'augusto prigioniero
monsignor Caracciolo maestro
di camera; monsignor Marot-
ti suo segretario per le lettere latine;
Bernardino Calvesi, e Andrea
Morelli aiutanti di camera (il secondo
de' quali sopravvissuto al primo
divenne poi secondo di Pio
VII giusta il costume); Felice Me-
lia chirurgo dentista, col figlio Gio-
vanni; Giacinto Brandi figlio del
defunto Stefano, già primo aiutan-
te di camera, suo maestro di casa;
Francesco Bon accorsi scopatore se-
greto, Salvatore Tamberlicchi scal-
co, il decano Antonio Vigano, il
medico Giuseppe de Rossi, il chi-
rurgo Filippo Morelli, che poscia
fece al Pontefice da maestro di
casa; il corriere Vincenzo Catenac-
ci, ed il cuoco Gaspare Gagliardi,
ec. ec. JVon contenti di ciò i persecutori
di Pio VI, entrato che
questi fu nella Francia, e volendo
vieppiù avvihrlo gli tolsero dal fian-
co parte della ristretta sua corte,
sotto il pretesto che aveano alcuni