Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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solenne e piena approvazione di
Pio VII, munita della sua vene-
rala sottoscrizione, seguendo il pre-
ventivo di tutte le spese ^ e pagamenti
stabiliti, nel loro dettaglio.
Mentre Pio VII pacificamente
sedeva sulla cattedra apostolica,
gl'imperiali francesi decretarono la
occupazione dello stato pontificio
e di Roma, che eflfettuarono nei
modi tanto noti, accompagnati da
quelle sevizie cui furono bersa-
glio in peculiar modo i famiglia-
ri pontificii, di cui sono piene le
storie, massime di Pistoiesi, di
M. Artaud, e del cardinal Pacca,
che pur ci descrivono la deporta-
zione da Roma di Pio VII, avvenuta
a' 6 luglio dell'anno 1809,
col novero de' famigliari che Io
seguirono, raggiunsero, ed accompagnarono
nella dura prigionia
di cinque anni , balzato qua e
là dal dominatore della Fran-
cia ; laonde qui ci permetteremo
un solo brano del primo soggiorno
che il Papa fece in Sa-
vona, siccome relativo al nostro
argomento. Negli ultimi di agosto
1809, -^^^ ^^^ ^^ forma di prigioniero
fu portato a Savona, al-
loggiando nel palazzo del maire,
indi fu trasferito nell'episcopio, e
a' 2 7 settembre nel palazzo della
prefettura. Verso la fine di detto
mese il governo francese inviò il
deputato Salmatoris per rappre-
sentine al Papa, che conveniva al-
la sua dignità di avere un più
numeroso corteggio, ed essere al-
loggiato men poveramente. Difat-
li venne preparato un altro con-
veniente locale; alcuni domestici
con livrea pontificia gli si presenlai'ono
protestando di servirlo con
zelo; in fine gli si offrirono cen-
tomila franchi mensili per suo uso.
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Pio VII tutto ricusò, ed il Sal-
matoris non ostante rimase in Savona
con tutto il seguito. Otto
giorni dopo giunse Berthier , fra-
tei lo del principe di Neufchàtel
col titolo di Maestro del palazzo
del PapOy e in questa qualità fe-
ce sloggiare il vescovo di Savona,
che occupava un piccolo canto
del suo palazzo. Si travagliò a
corredare la casa del Papa con
masserizie, argenteria, tappeti ; ed
ogni giorno davansi sontuosi con-
viti, ai quali ne Pio VII, né al-
cuno de'suoi famigliari intervenne,
malgrado gl'inviti reiterati che gli
si facevano in mille astutissime
guise. La cattedrale di Savona
prese il nome di cappella papale:
il prefetto^ il maire, e gli atti-
nenti al governo, ivi si portavano
in corpo la domenica per udire
la messa che chiamavano messa
papale. Il primo giorno che il
Pontefice fu pregato a celebrar la
messa nella cattedrale, si ricusò
probabilmente per qualche so-
spetto del numeroso corteggio che
trovavasi nella chiesa. Ciò non o-
stante non ebbe la libertà di scri-
vere, ne il permesso di parlare a
chicchessia, senza la presenza del
maire e del capitano di gendarmeria
che guarda vaio notte e gior-
no. Generosamente e munificamente
Pio VII premiò dopo il
suo glorioso ritorno in Roma, que*
famigliari ch'ebbero la ventura di
accompagnarlo nella sua deporta-
zione, ed alcuno anche nei loró di-
scendenti, e quelli che per lui soffrirono
carcere e persecuzione; ed
in morte, di suo privato peculio,
volle distinguere e beneficare al-
cuni suoi intimi famigliari. Creò
cardinali diversi personaggi ch'erano
stati camerieri segreti e pri-
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