Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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fallo islruire ed ordinare sacerdoti
quegli allievi, gl'invio di nuovo al-
Ja Cina a pollare in quelle contrade
la luce del vangelo. Com-
piuta in tal modo la grande istitu-
zione dell'ordine, crescendo sem-
pre più di giorno in giorno il numero
degli allievi, nuovi passaggi
sono stati falli di questi apostoli
in quelle regioni. Sicché finora si
coniano più di settanta zelanti ci-
nesi sacerdoti, da Napoli partiti a
j)roi>agare la fede in quel vastissimo
impero. Grandissimo è il frut-
to da essi arrecato ; perciocché in
tutte le peisecuzioni contro ì cri-
stiani colà suscilale, e nelle quali
i missionari euiopei erano o scac-
ciali o dannati a morte, i sacer-
doti cinesi non conosciuti e pel
sembiante e pel linguaggio, hanno
con grande utilità di quei cristiani
esercitalo il loro ministero, man-
tenuta viva la fede, amministrali
comodamente i sagramenti.
Non sono mancati tra essi pa-
recchi, che accusali dai malevoli
hanno anche colto la bella palma
del mattino, o nelle carceri, o col-
l'esilio, o per via di terribili bat-
titure. Fra le consolanti lettere che
sempre dalla Cina si ricevono, e
che mostrano lo zelo di questi mis-
sionari, una scritta nel i836 dal
missionario d. Pacifico Ju della
provincia di Chen-Sì, ci recò no-
velle lietissime, dando contezza del-
la nuova njissione della Corea, ove
egli fu particolarmente mandalo nel
i83o dal Papa regnante Gregorio
XVI, cioè mentre questi era an-
cora Cardinal prefetto della Sagra
congregazione di propaganda Jiàe,
che prima d'inviarlo, dopo averlo
tenuto seco a desinare, lo accomiatò
colla sua benedizione. Questo
pegno di grazia, ricevuto da chi
1 AM
poco dopo divenne capo augusto
della Chiesa universale, non é riu-
scito senza prò» imperocché dalla
lettera scritta al p. superiore del
collegio d. Antonio Calatola, evvi
argomento di lodare e ringraziare
la divina provvidenza pei segnala-
ti favori che Iddio ha concessi al
missionario Ju, non meno che al-
l'intiera nazione della Corea, pri-
va di aiuti spirituali, siccome sepol-
ta da tanti anni nelle tenebre del-
l'errore.
Il regno di Corea sta in una
regione dell'Asia orientale, forma-
to da una grande penisola, ascendendo
la popolazione a parecchi
milioni. I cinesi portarono in questo
paese la loro lingua ; in quan-
to alla religione i grandi e i letterati
coltivano la filosofia di Con-
fucio, ed il popolo segue la religione
di Fo o di Budda. È governato
da re ereditario, al quale se ne
dà l'investitura dall'imperial corte
di Pechino, a cui quel paese è tri-
butario. II governo della Corea è
assai sospettoso, e perciò forse non
permette mai l'ingresso nel paese
agli stranieri, e gli sgraziati naviga-
tori che la tempesta getta su quel-
le coste, sonovi ridotti in ischiavi-
tù. La Corea si divide in otto
Provincie; Ring-Ril-tao, nella pro-
vincia di Rin-Ki è la capitale del
regno, ed anche la residenza del
sovrano. Il vicarialo apostolico nel-
la Corea fu istituito nel i83i dal
medesimo Gregorio XVI. È prin-
cipalmente amministralo dai sacer-
doti delle missioni straniere di Pa-
rigi. Il primo vicario apostolico fu
monsignor Bruguiere vescovo in
partibus di Capsa, che per altro
non potè entrare in Corea. 11 pre-
sente vicario apostolico è monsignor
Lorenzo Maria Imbert, fatto