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FAR
a* IO Dovembre i549 d'anni 82 e
quasi nove mesi. Alessandro con-
trasse un matrimonio segreto nella
sua gioventù, prima di abbracciare
Io stato ecclesiastico, e prima che
fosse preposto al governo di Fano,
con una gentildonna anconitana ,
dalla quale ebbe Pier Luigi poi
duca di Parma, e l'avvenente Co-
stanza maritata a Bosio Sforza. Indi
postosi in prelatura, nel i493
Alessandro VI lo creò cardinale, e
dopo quarant' anni essendo decano
del sagro collegio fu esaltato al
trono pontificio, col nome di Paolo
III, agli II ottobre i534, con
gran tripudio de'romani che lo ce-
lebravano loro concittadino, il perchè
fecero sontuose feste. Poco dopo
la coronazione, ai 18 decembre,
creò cardinali due nipoti. Alessandro
Farnese (Vedi), d'anni quat-
tordici, figlio del menzionato Pier
Luigi , che divenne il decano e
l'ornamento del sagro collegio: in
gioventù ebbe una figlia chiamata
Cleria, che maritò a Gio. Giorgio
Cesarini, da cui nacque il celebre
Giuliano gonfaloniere perpetuo del
popolo romano. Cleria fu la più
bella donna del suo tempo, per
cui dal padre si soleva dire che
tre cose sommamente belle egli ave-
"va, ed era quasi impossibile arri-
\are, cioè il palazzo Farnese, di cui
parleremo in fine, la chiesa del
Gesù da lui fabbricata, e Cleria
sua figlia. L'altro nipote che Paolo
III creò cardinale, fu Guido
Ascanio Sforza duca di s. Fiora.
Dipoi nel i544 Paolo III creò pure
cardinale Tiberio Crispi roma-
no, ovvero di Corneto, figlio di
Vincenzo, e fratello naturale di
Costanza Farnese; e nel i545 elevò
ad egual dignità Ranuccio
Farnese (Vedi), altro suo nipote,
FAPx
come fratello del cardinal Alessan-
dro, avendo anni quindici, che poi
fu chiamato lo splendore del sena-
to apostolico.
Bramando Paolo III innalzare
la propria famiglia a maggior gran-
dezza, e che prendesse luogo fra
le sovrane d' Italia, in favore di
Pier Luigi suo figlio, ch'erasi por-
lato in Roma da Valentano, terra
del patrimonio di s. Pietro, allora
spettante ai Farnesi, ed al modo
che dicemmo all' articolo Castro
(Vedi), ove sono molte notizie storiche
di questa prosapia, nel iSSy
gli die la città vescovile di Castro,
che in un alle terre circostanti pos-
sedute con autorità de' Pontefici
suoi predecessori dalla sua casa, e
compreso Canino, l'eresse in duca-
to facendone di Castro la capitale;
sebbene Canino per l' amenità del
luogo, e per l'affezione de' Farnesi
ad esso, venisse riguardalo con pre-
dilezione, e tale che essendo fre-
quentato dai cardinali di tal fami-
glia, il cardinal Alessandro io chiamava
il piccolo Napoli, e per la
frequente dimora che vi faceva, lo
riputava utile alla propria sanità,
e ricreazione dell'animo, che ripe-
teva poter viveie eternamente se
l'estate avesse dimorato a Gradoli,
e neir inverno a Canino. Si pre-
tende che Gradoli sorgesse per al-
cuni fuggitivi dalla città di Tiro,
e nel 1191 fosse circondata di mu-
,ra, che vennero poi ampliate coi
fabbricati dagli orvietani: avvi
un sontuoso palazzo, ed una bella
chiesa collegiata. Va qui notato che
Leone X, al dire del p. Casimiro,
investi di Canino il cardinal Ales-
sandro Farnese, il quale divenuto
Papa Paolo 111, donò Canino a'3i
ottobre iSSy a Pier Luigi.
Avendo Paolo III investito del