Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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munioue dal maggiordomo sono in-
dividui della famiglia nobile, ve-
stiti cogli abili del loro grado, i
quali poscia nelle camere del maggiordomo
ricevono un rinfresco.
Quelli dell'altra famiglia sono co-
municati dal cappellano segreto
caudatario. 11 maestro di camera poi
nel giovedì santo fa la comunione
agli ecclesiastici della famiglia no-
bile pontificia, ciocche prima faceva
egualmente il Pontefice, e dal medesimo
maestro di camera sono
trattati di rinfresco. I sacerdoti ve-
stiti coi loro abiti di corte, assumono
la cotta e la stola nell'atto
di ricevere la comunione. Se i
maggiordomi e i maes-tri di camera
non sono sacerdoti, deputano
l'elemosiniere o il sagrista a fate
la comunione, e la ricevono dalle
mani di essi. Abusarono della bon-
tà di Benedetto XIII molti fami-
gliari, i quali ingordi di arricchirsi
con discapito della gloria e dei
buon nome del loro padrone e
benefattore, conculcarono la giustizia,
commisero prepotenze, e non
badarono che a saziar la loro ri-
provevole venalità. Mancando il
buon Pontefice di quella sagaci tà
e discernimento per conoscere mi-
nistri incorrotti^ anche alcuni de-
gli uffiziali camerali si unirono agli
indegni famigliari, mentre altri one-
sti e saggi non mancarono illumi-
nare la virtuosa ed innocente ret-
titudine del Pontefice. Tultavolta
non si potè riparare cU danni, par-
te per l'ottuagenaria sua età, e
parte dal ritenere impossibile che
altri facessero male, ed agissero con-
»tro il decoro e la sua confidenza.
Pompeo Sarnelli, stato suo conclavista,
celebra la famiglia di Be-
nedetto XllI quando era arcivescovo
di Benevento, come si Ìì^^'^g
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nelle Memoriti cronologiche di quei
pastori, a pag. ij2. A'i5 dicembre
1724 Benedetto XIII emanò
la bolla pei privilegi in favore dei
suoi famigliari, ed eguale a quel-
le de' suoi predecessori.
Persuaso Clemente XII che dal-
la condotta lodevole dei ministri
e famigliari in gran parte dipende
il buon regolamento del pontificato
e del governo, immediatamente
alla sua esaltazione pensò
alla scelta che doveva fare, massime
pei principali; e sebbene dive-
nisse cieco, regnò con prudenza e
maturità di consiglio. I primari fa-
migliari di Clemente XII si leggono
presso il Novaes, Elementi del-
la storia de Pont., tom. XIII, pag.
166. Clemente XII creò tre car-
dinali, tutti stali camerieri segreti,
cioè Riviera, segretario delle lette-
re latine, e della cifra; Passeri, udi-
tore e conclavista nel cardinalato,
indi uditore del Papa, continuando
nella carica; e Spinola. Creò
pure cardinale il p. Pieri, già suo
bibliotecario e teologo ; e fece se-
natore di Roma Bielke, già suo
cameriere d'onore di spada e cap-
pa. I cardinali Spinelli Passionei
e Silvio Valenti da Clemente XII
creati, erano stati camerieri segreti
di ClementeXI. Nei ruoli di Clemente
XII si vede proseguito quanto dicemmo
di quelli di Clemente XI,
colle osservazioni che Io scalco se-
greto con titolo di monsignore ha,
scudi quarantacinque come i came-
rieri segreti, ed altrettanto il ca-
vallerizzo; due chierici segreti con
otto scudi per cadauno ; dei sei
aiutanti di camera^ uno era pure
cameriere extra; Ira i bussolanti
e i camerieri ejctra alcuni sono no-
tali ceroferari. Otto scopatoli segreti,
compresi scudi sei che iruivano dal-