Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

I
FEL
pra la legittimità di questo Pontelice,
essendo Ktato creato mentre
"vivea Liberio, che sotto ogni aspetto
era il Papa legittimo.
Dopo che il corpo di s. Felice II
detto HI fu riposto nelle dette
terme da Papa s. Damaso I, che
alla morte di s. Liberio l'anno 867
lo successe nel pontificato, siccome
fatto già cardinale da Felice II, e
confermato da Liberio, venne tras-
ferito nella basilica che lo stesso
s. Felice II avea fabbricato nella
via Aurelia, due miglia lungi da
Boma, e consagrata: ma su questo
punto va letlo quanto dicemmo al
volume XII, pag. 196 del Dizio^
nario. In seguito il corpo di s. Felice
II, fu trasportato nella memorata
chiesa de' ss. Cosma e Damia-
no. Disputandosi in tempo di Gre-
gorio XIII fra i due cardinali Baronie
e San torio, se doveasi o no
ritenere il nome di s. Felice II nel
martirologio romano come Ponte-
fice e come martire, ciò che sosteneva
il Santorio, nel i582 a' 28
luglio vigilia della sua festa, fu ri-
trovato per puro accidente il corpo
di lui nella predetta chiesa dei
ss. Cosma e Damiano, con una
iscrizione, che dichiarava essere egli
stato Pontefice e martire. La sto-
ria di questo ritrovamento vedesi
appresso il p. MafFei, negli Annali
di Gregorio XIII, tom. II, lib. XI,
num. XVIII, pag. 275. Ciò non
ostante, alcuni moderni scrittori lo
cancellano dal numero de' legittimi
Pontefici, credendo non essere vera
l'accennata iscrizione, e sostenendo
alcuni di essi, come Angelo Ponto-
naro appresso Sangallo, tom. Ili,
pag. 5o5, che il corpo di lui si
conserva in Padova, nella chiesa
di s. Antonio de' conventuali, in
un' arca che porta il titolo del san-
FEL 255
to, postavi nel i5o3. V. le disser-
tazioni del Paoli indirizzate ad il-
lustrare l'antico epitaffio di s. Felice
Il Papa e martire, nuovamente
scoperto, Boma 1780; e la lettera
del dotto avv. Carlo Fea sopra san
Felice Papa e martire, 1791.
Tuttora si questiona sulla legit-
timila del pontificato di s. Felice II.
Diversi scrittori lo pretendono le-
gittimo Pontefice, antesignano dei
quali è l' immortai Bellarmino nella
Dissertazione apologetica per
Felice II, e lib. IV de Roni. Pont.,
cap. 9j e con esso il Perronio, nella
sua risposta al re della gran
Bretagna; l'Enschenio in Appen-
diXf tom. Ili, mensis aprilis; il car-
dinal Giulio Antonio Santorio; il
p. Costantino Boncaglia, Animadv.
in poni. Felicis di Natale Alessan-
dro, e molti altri. Alcuni ne dubitano,
volendolo non legittimo Pon-
tefice di Boma, ma sibbene vesco-
vo titolare, e corepiscopo in assen-
za di Liberio. Il Pagi non si è vo-
luto dichiarare sopra questo punto,
e lo stesso fece il Sandini. Non
mancano altri e perfino di quelli,
che nulla curando la suddetta ce-
lebre iscrizione, ne le gagliarde ra-
gioni dai contrari addotte in favore
di Felice, non lo contano ne
per santo , ne per Papa , ne per
martire, ma per antipapa ed eretico.
Fra questi lo ripudiano Natale
Alessandro, Hist. eccL, saec. IV,
art. 3, dissert. 82; Sangallo, Gest,
de Pont. tom. Ili, p. 49^ e seg.;
Cristiano Lupo, part. 5, ad dict.
s. Gvegor. VII. Ne scrisse anche
monsignor Borgia poi cardinale
nella sua bella Apologia del pon-
tificato di Benedetto X, ove passa
quasi per dimostrata la legittimità
del pontificato di s. Felice IT, per
quelli che suppongono la caduti
,