Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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ricevette in cambio la porla di s.
Giovanni detta Asineria o Celimon-
tana, e ii priorato di s. Pietro di
Cesena, come testifica il Crescim-
beni neWIstoria di s. Gio. avanti
porta latina a pag. 826; il quale
autore a pag. SSg narra come
Giulio II, immediato predecessore
di Leone X, nel beneficare la ba-
silica lateranense gli avea restituito
ancora la giurisdizione temporale
dell'abbazìa di Ferentilio, che avea-
gli tolta il di lui zio Sisto IV nel
1471, quando la ridusse in commenda.
Il capitolo lateranense go-
dette r introito che ricavava dai
pedaggi ed altre gabelle della det-
ta porta di s. Giovanni , sino alle
note politiche vicende della stra-
niera invasione, nelle quali venen-
dogli tolto, il Pontefice Pio VII in
compenso gli assegnò mensili scudi
cento, quali ridusse a soli cinquan-
ta il successore Leone XII, per la
qua! disposizione reclamando il ca-
pitolo, venne sospesa anche la ri-
duzione. Sul trasferimento del dominio
temporale di Ferentilio fat-
to dal capitolo lateranense nella nobilissima
famiglia Cibo, e del com-
penso che il capitolo ricevette in
forza del contratto di permuta sul
pedaggio in perpetuo della porta
di s. Giovanni e del priorato di s.
Pietro di Cesena , va Ietta la bolla
di Leone X de* 17 dicembre
i5i7, che con autorità apostolica
sanzionò la permuta. La famiglia
Cibo godè il dominio di Ferentil-
io sino al pontificato di Benedetto
XIII, in cui il cardinal Camil-
lo Cibo, ultimo superstite di detta
^miglia, l'alienò a favore di quella
del duca Nicolò Benedetti, che mancando
di prole maschile, passò per
fede-com messo al conte Monte Vec-
chio di FanOj che coll'aversi unito
FER 9.91
al suo cognome anche quello di
Benedetti, è quello che lo possiede
tuttora, non però con la giurisdizione
temporale , eh' ebbe fine sotto
Pio VII nelle rinunzie de' feudi.
La giurisdizione spirituale però la
ritenne sempre, e la ritiene anche
oggi la patriarcale arcibasilica late-
ranense, esercitandola col mezzo d'un
suo canonico , che porta il titolo
di prefetto, e coli' aiuto di un vi-
cario generale ivi residente. Un con-
cordato approvato dal Pontefìe Alessandro
VII e sottoscritto nel i658
sopì varie questioni insorte fra l'or-
dinario di Spoleto, e il capitolo la-
teranense, serbando indenne a fa-
vore di qusto ultimo la sua piena
giurisdizione.
Matterella è il paese principale
dell'abbazia , la cui chiesa è dedi-
cata alla beata Vergine della Pie-
tà, come si è notato, col grado
di collegiata, essendo uffiziata dall'arciprete
, e da sei canonici , due
de* quali coadiutori dell' arciprete
nella cura delle anime. Ivi è al-
tresì il patriarchio del canonico la-
teranense prefetto prò- tempore. In
quanto poi alla chiesa di s. Pietro,
essa viene descritta dal nume-
ro 3i àe\XAlbum del 1837, giornale
letterario di Roma. Essa ha
cinque altari , e sembra che anticamente
fosse di tre navate: vi sono
diverse cose che interessano l'ar-
cheologia, e la storia, non che dei
monumenti sepolcrali , ed altre i-
scrizioni riguardanti abbati e per-
sonaggi della famiglia Ancaiani; e
secondo tal descrizione sembra che
ivi pur morisse Trasmondo lì, fi-
glio del benefico Faroaldo II , il
quale fu egualmente benemerito
della celebre abbazia di Farfa(Fedi).
Merita anche particolare menzione
un altro piccolo paese per nome