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244 FED Questa metropolitana al pre- sente hn sei vescovi suffraganei, delle sedi di Antiochia, Cartagena, Santa Marta, Popayan, Panama ch'era prima sotto Lima, e Pam- plona nuova. La cattedrale è de- dicata a Dio , sotto r invocazione dell'immacolata Concezione di Maria Vergine. 11 capitolo si compone di dodici canonici, comprese le prebende del teologo e del penitenziere, e varie dignità, la prima delle quali è il decanato: vi sono dieci beneficiati chiamati porziona- rìi, con altri preti e chierici ad- detti all'ufficiatura. Ivi è il fonte battesimale, e la parrocchia è am- ministrata da due parrochi: vi si venerano molte insigni reliquie. Ai 6 agosto, anniversario della fonda- zione della città, nella cattedrale si espongono gli arredi e paramen- ti sagri della prima messa che ivi fu detta nella piccola cappelletta tuttora sussistente. L'episcopio non è contiguo alla cattedrale ma po- co distante. Nella città sonovi tre altre parrocchie, tutte munite nelle loro chiese del battistero ; cinque monisleri di donne di stretta clau- sura, ed altrettanti conventi di religiosi. Con decreto de' 29 aprile 1842 si è ripristinata la compagnia di Gesù, la quale già vi ha spedito alcuni suoi individui. Vi sono pure un grande e grazioso cimiterio; diverse confraternite e pii stabilimenti, ed il seminario diocesano, ristabi- lito dall'odierno arcivescovo con cento alunni. Amplissima è l'arcidiocesi , perchè sorpassa il numero di trecento villaggi, ed ha una e- stensione fino alle frontiere del Brasile. Ad ogni nuovo arcivescovo è la mensa tassata nei registri della cancelleria apostolica in fiorini trenta tre. FED FEDELE DA SiGM ARINGA (s.). Nacque nel i577 a Sigmaringa, da Giovanni Rey. Fu addottorato in giurisprudenza nell'università di Friburgo nella Svizzera. Menò vita virtuosa e mortificata, e si rese sti- mabile per la sua modestia e dol- cezza. Dopo aver accompagnato in diverse parti di Europa tre giovani gentiluomini che si mandavano a viaggiare, dando loro l'esem- pio della più tenera pietà e divo- zione, ottenne una magistratura a Colmar in Alsazia. La religione e la giustizia furono sempre la sua guida: e lo zelo col quale proteg- geva i bisognosi gli meritò il ti- tolo di avvocato dei poveri. Nel 1612 volle abbandonare il mondo, e si ritirò nel convento dei cappuccini di Friburgo , ove assunto il nome di Fedele si diede olla più austera penitenza, ed alla predicazione della divina parola. Divenuto superiore del convento di Welt- kirchen operò prodigiose conversioni, e trasse di errore molti calvinisti, per cui la congregazione di propaganda fide nominollo missionario presso i Grigioni, immersi nel- l'eresia di Calvino, e gli si diedero a compagni otto religiosi del suo ordine. Le molte conversioni ch'e- gli otteneva aizzarono il furore dei calvinisti , i quali deliberarono di torlo dal mondo. Non si scorag- giò il santo missionario consape- vole de'loro disegni; anzi apparec- chiatosi a sostenere il martirio, ai 24 aprile 1622, dopo essersi con- fessato da uno de'suoi compagni , e aver celebrato la messa, predi- cò nel borgo di Gruch raddoppiando il vigore. Poscia andò a Se vis per esortare i cattolici a perseverare nella loro fede: ivi un calvinista tentò di ucciderlo in chic- I m
FED sa con uu* archibiigiata , e mentre ritornava a Gruch diede in una banda di soldati calvinisti, con un ministro alla loro testa, i quali trattandolo da seduttore volevano sforzarlo ad abbracciare la loro setta '*. Io sono venuto per con- futare i vostii errori, non per se- guirli, rispose il santo missionario; la dottrina cattolica è la mia fede, ne temo la morte per soste- nerla. »» Stramazzato a terra con un colpo di spada, rizzossi sulle ginocchia, e pregò il Signore e la ss. Vergine per sé e pe'suoi per- secutori; indi un secondo colpo lo stese a terra tutto intriso del pro- prio sangue, ne sazio con ciò il furore di que' barbari, gli traforarono il corpo co'pugnali, e gli moz- zarono il capo e la gamba sinistra. Il suo corpo è nella chiesa dei cappuccini di Weltkirchen , e la sua testa e la sua gamba furono trasportate con grandissima solen- nità nella cattedrale di Coirà. Molti miracoli furono operati per la intercessione di s. Fedele; e non andò guaii che gl'imperiali disfecero i calvinisti, com'egli aveva predetto. Fu beatificato da Benedetto XIII l'anno 1 729, e canonizzato da Benedetto XIV nel 1746. S. Fedele è il protomartire della sagra congregazione di propaganda fide. La sua festività è assegnata dal mar- tirologio romano ai 1^ d'aprile. FEDELE (Fidelis). Si chiama fedele colui che professa la vera religione , ed è in questo signifi- cato che gli ebrei vengono chiamati nella Scrittura il popolo fedele. Nel Cristianesimo (Fedi), chiamansi fedeli coloro che sono battezzati e cattolici. In termine di liturgia, fedeli dicevansi, in più stret- to sigaiilcatO; i soli cnstiaui battez- FED 345 zati e cattolici che conducevano una vita irreprensibile, per distin- guerli dai Catecumeni ( Fedi), e penitenti che non potevano assistere alla messa dei fedeli, la quale incominciava dopo il vangelo. F, Cattolico, e Cristiano, al quale articolo si diede pure la definizione di fedeli, e coli' autorità di s. Tommaso, si disse che infedeli poi si chiamano i pagani, gli ebrei, e gli eretici, cioè nel volume XVIII, pag. 199 del Dizionario. 11 Bergler al vocabolo Fedele dice che questo termine fra i cristiani significa in generale chi ha la fede in Gesù Cristo, per opposizione a quelli che professano fal- se religioni, e si chiamano infedeli. 11 dotto suo traduttore ed annota- tore, il camaldolese p. abbate Biagi, aggiunge poi, che il nome fedele presso di noi è appellativo di quelli i quali hanno non qualunque fede ( che può essere anche umana ) ma la fede infallibile in Gesù Cristo, cioè in tutte le dottrine cattoliche, le quali sono dottrine di Gesù Cristo istesso; per nome ancora, il quale di sua natura è in opposizione all' eretico adulto, che ab- bia almeno sospettato della vera Chiesa diversa dalla sua. Nella pri- mitiva Chiesa il nome di fedele di- stingueva non solo i laici battezzati dai catecumeni che non avevano ricevuto questo sagramento, ma dai chierici che per 1' ordine, o per qualche ministero erano ammessi al servizio della Chiesa. I privilegi de'fedeli erano di partecipare al- l'Eucaristia, di assistere al santo sagrifizio, ed a tutte le preghiere, di recitare l' orazione domenicale perciò appellata la preghiera de'fedeli, di ascoltare i discorsi ne'quali si trattava più estesamente di ,
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