Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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cassetta, coli' iscrizione: elemosina.
per i poveri di s. Sisto, cioè pei
suoi famigliari rimasti senza veruna
distribuzione, volendo alludere
così al titolo della chiesa del defunto,
ch'era pure dell'ospedale od
ospizio de'poveri di s. Sisto. L'an-
zianità si rileva dai registri del
ruolo, il quale incomincia nel giorno
che il cardinale ha preso il
cappello cardinalizio, ed anticamen-
te dal momento in cui per la prima
volta suona vasi la Campanel-
la [Fedi), ch'era sui palazzi dei
cardinali, e della quale ci dà erudite
notizie il R-Occa, Opera omnia
tom. I, pag. i83, cap. XXIV. Sulla
nomina che i primi sei cardinali
vescovi suburbicari , e preti fanno
alle piazze de' Palafrenieri pontificii
(Fedi) y ne parliamo a quell'arti-
colo. Essi nominano ordinariamente
il famigliare più antico che abbia
portata livrea.
Lungo sarebbe fare qui men-
zione dei cardinali che furono benefici
co'loro famigliari, ciocche non
si manca notare alle loro biogra-
fie. Narra il Bovio , nella Pietà
trionfante, che essendo stato multato
il cardinal Raffaele Riario da
Leone X di centomila ducati, non
avendo egli tal somma, tutti i suoi
famigliari in attualità di servizio,
o che vi erano già stati, in grati-
tudine delle provviste, rendite, e
favori da lui prima ricevuti, contribuirono
in gran parte a tal somma
, colla quale ricuperò libertà
e vita, essendo stato condannato
a morte. 11 cardinal Gio. Vincen-
zo Gonzaga fu assai liberale coi
suoi domestici e famigliari. Il car-
dinal Giovanni Mendoza si distinse
neir amore singolare verso i suoi
famigliari, che in morte lasciò e-
redi di tutti i suoi bèni. Si cele-
FAM i3t
bra il cardinal Domenico Ginnasi,
come generosissimo, e assai benevolo
co' suoi fortunati famigli
Del ven. cardinal Tommasi si leg-
ge nel tom. Vili, pag. i4i, del
Cardella , che co'suoi famigliari si
diportava da padre, non da padrone
e superiore: ne' tempi piovosi
ed incomodi gli obbligava a
prendere luogo nella propria car-
rozza; quindi li compativa nei di-
fetti , li provvedeva nelle necessità,
e non mancava di assisterli in qua-
lunque bisogno sia del corpo, sia
dello spirilo, per cui era da loro
teneramente amato e venerato. La
tradizione ci dice che la sua fa-
miglia era composta di gobbi
guerci, e di gente deforme nel
corpo.
Sono ancora in benedizione i se-
guenti cardinali del secolo passa-
to. Il cardinal Camillo Cibo lasciò
eredi ad eguali pensioni i fami-
gliari, non compreso il casino e villa
di Castel Gandolfo, appartenenti al
fide-commisso di sua casa, dalla
quale l'acquistò poi il palazzo apo-
stolico. Il cardinal Giuseppe Fir-
rao, nel morire, l'anno i744> ^^
cinque famigli più antichi, cioè se-
gretario, due aiutanti di camera,
e due staffieri, assegnò un vitalizio;
più die due mila scudi alla fami-
glia nobile, ed altrettanti alla sala,
oltre il coruccio, e quarantena : per
coruccio s' intende un compenso
pecuniario pel vestiario di lutto, e
per quarantena quaranta giorni
pagati in proporzione al salario che
si gode; assegnò una pensione di
scudi cinquanta al cappellano, e donò
un orologio d'oro al maestro
di camera. Magnifico fu il testamento
del cardinal Cosimo Imperiali,
che riporta il numero 7880
del Diario di Roma 1764. Il oar-
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