Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

6o FAM
giovinetto studiava alla università
di Perugia, e perciò ammesso da
Cardinale nella sua corte; Gabriel-
lo de Gabrielli, già di lui agente,
indi suo segretario; Pietro Accolti
altro segretario, e Francesco Ar-
gentino. I Cardinali creati da Leo-
ne X in persone state sue fami-
gliari, sono: Bernardo Divizi, già
maestro e famiglio; Ercole Ran-
goni, primo cameriere segreto ; e
Agostino Trivulzi, stalo cameriere
segreto di Giulio II. Inoltre Leone
X accrebbe il novero dei cubicu-
lari, e degli scudieri vacabilisti, ad-
detti alla Cancelleria Apostolica
(Vedi). Gli successe Adriano VI
nel i522, che per riformare la
curia romana e la famiglia pon-
tificia chiamò nel palazzo aposto-
lico i teatini Giampietro Caraffa
che poi fu Paolo IV, e Gaetano
Tiene che veneriamo sugli altari ;
cos\ tolse quegli abusi che davano
argomento a'novatori di denigrare
lo splendore della Sede pontificia;
ma tanto salutare rigore fece gioir
molli alla sua morte.
Anche Paolo HI onorò colla porpora
diversi famigliari, come Bartolummeo
Guidiccioni, stato suo vi-
cario generale quando era vescovo,
non che uditore; Jacopo Savelli
cameriere d'onore ; Ottone Truchses,
e Durante Duranti suoi camerieri
segreti; Girolamo Capodiferro, che
l'avea servito nel cardinalato, con
Tiberio Crispi che pur vantava ta-
le onore: finalmente creò Cardi-
nali Pietro Pacecco, già cameriere
d'onore di Adriano VI; e Bernardo
Maffei suo segretario.
Divenuto Pontefice Paolo III
Farnese a'22 dicembre i534j con
decreto , Sanctissimus in Christo,
presso il Guerra , Pont. Conslil.
epitome t. I, pag. 384, dichiarò
FAM
chi erano i famigliari de' Pontefici,
colle seguenti parole. »* Ne am-
»> plius suburirentur lites apud
» magislratus prò interpretatione
" privilegiorum, declarat Pontifex,
» qui sunt intelligenti veri fami'
*» liares Pontificis et continui com-
*» mensales ejusdem.
» Ergo referendarii, et alii of-
»> ficiales ex palatio apostolico pa-
*• nem liabentes, protonotarii, sub-
« diaconi, auditores rotae, acolyti,
» scuti feri, secretarii, litterarum apo-
>» stolicarum scriplores, cubiculariis,
*• milites s. Petri, in palatio deser-
* vientes, et custodiam facientes, li-
** cet in palatio non dormiant, nec in
V tinello comedant, vero et indu-
»* bitali Romani Pontificis prò tem-
» pore existenlis non per privile-
» ghim et fide censendi sunt de
M veris faniiliaribus, et commensa-
« lihus Papae.
>» Et in privilegiorum huc usque
» editorum, et imposterum eden-
>» dorum regulis, in quibus agatur
>» de coramensalibus, et familiari-
« bus Pontificis, hi omnes com-
« prehenduntur.
Quindi a' 18 maggio i543 Pao-
lo III spiegò i dubbi nati dalla
precedente costituzione.
>i I. Dubilabatur, num de omui-
« bus in corpore, vel de singulis
» V. g. referendariis, esset intelli-
» gendum , eos esse familiares?
» Pontifex respondet, intelligendos
M esse omnes et singulos.
« II. Cum anno II sui pontifi-
»> catus Pontifex fecerit constitu-
» tionem ad liane materiam alli-
» nenlem, ncque fuerit in cancel-
li laria lecta, et publicala, dubita-
» batur, num vel le t Pontifex, eam
» robur habere? Pontifex decer-
'5 nit, eam valere debere.
« III. Cum in omnibus o/ficiis