Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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iti<br />
FAN<br />
la città donò alcune casette a s.<br />
Domenico Fondatore dell'or<strong>di</strong>ne dei<br />
pre<strong>di</strong>catori, che due volte era pas-<br />
sato per Fano, in<strong>di</strong> nel 1 240 venne<br />
fondato il convento <strong>di</strong> tali re-<br />
ligiosi; nel i334 » Malatesla re-<br />
staurarono la chiesa, de<strong>di</strong>cata a tal<br />
santo, che nel 1 702 fu rimoderna-<br />
ta, e fra i suoi quadri uno è <strong>di</strong> Pal-<br />
ina il giovane : in questa stessa chiesa<br />
è da notarsi il monumento <strong>di</strong> Giacomo<br />
del Cassero citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Fano<br />
summentovato, e celebrato pure dal<br />
Dante nel V del Purgatorio. La<br />
chiesa <strong>di</strong> s. Pietro de'filippini è un<br />
gioiello pegli stucchi, dorature, marmi<br />
, pitture <strong>di</strong> Guido , <strong>di</strong> Simon<br />
Cantarini, del Sordo ec. : essi vi furono<br />
introdotti dal fanese p. Girolamo<br />
Gabrielli, insigne per pietà e<br />
dottrina, nel iSgS; e nel 1720<br />
Domenico Federici gli lasciò la li-<br />
breria, ch'eragli costata più <strong>di</strong> <strong>di</strong>e-<br />
cimila doppie. Nel 1781 fu stam-<br />
pato in Fano.il Catalogo delle pit-<br />
ture^ che si conservano nella chiesa<br />
dei pp. della congregazione del-<br />
l' Oratorio dì Fano^ sotto il titolo<br />
<strong>di</strong> s. Pietro in Falle, colla notizia<br />
degli autori delle medesime. Anticamente<br />
la cattedrale fu quella del-<br />
l'ospizio degli eremiti del b. Pietro<br />
da Pisa, esistenti a s. Biagio <strong>di</strong><br />
Marano dove fu conceduta la chie-<br />
sa nel i4^7 ^^^ Malatesta allo stes-<br />
so beato. Nel 1640 i gesuiti vi furono<br />
chiamati per decreto del magistrato,<br />
dovendosi principalmente<br />
la fondazione del collegio a Pietro<br />
Petrucci nobile fanese, il quale eb-<br />
be a promotore <strong>di</strong> quest'opera san<br />
Carlo Borromeo, per le premure da<br />
lui fatte con lettere ed in persona al<br />
civico magistrato; nell'anno 1673<br />
si fece il collegio <strong>di</strong> s. Maria Nuova,<br />
e nel i685 il car<strong>di</strong>nal Spada<br />
pose la prima pietra nella chiesa<br />
FAN<br />
<strong>di</strong> s. Ignazio. Il convento genera-<br />
lizio de* conventuali vi fu fondato.<br />
nel 1 255 per limosine e pie obla-<br />
zioni del popolo fanese, leggendovi<br />
allora teologia s. Bonaventura nella<br />
cappella della ss. Concezione; e<br />
Sisto V allorché era frate conven-<br />
tuale vi pre<strong>di</strong>cò nella quaresima.<br />
La chiesa fu consagrata nel i336<br />
da Giacomo vescovo <strong>di</strong> Fano con<br />
sette vescovi assistenti , tutti <strong>di</strong><br />
quell'or<strong>di</strong>ne francescano : nel 1 439<br />
fu restaurala dai Malatesta, che<br />
v' hanno due belli depositi, deco-<br />
randola i quadri <strong>di</strong> Ciroferri, e<br />
del Domenichino. Tuttociò è rife-<br />
ribile alla chiesa vecchia, giacche<br />
la fabbrica della nuova restò so-<br />
spesa nella soppressione degli or<strong>di</strong>-<br />
ni regolari nelle note politiche vi-<br />
cende de' nostri tempi. Quin<strong>di</strong> è<br />
che nulla più esiste del Domeni-<br />
chino, e i monumenti Malatestiani<br />
illustrati non ha guari dal can.<br />
Masetli si trovano sotto il portico<br />
della chiesa in oggi mal ridotto.<br />
Ora però stanno per compieisi i<br />
voti della città, poiché per lo zelo<br />
de' religiosi conventuali si riprende<br />
a compire questa gran<strong>di</strong>osa fab-<br />
brica; e per questa guisa saranno<br />
ridotti al primo splendore i men-<br />
zionati monumenti. I minori osser-<br />
vanti nel 1455 furono collocati al-<br />
la Madonna del Ponte; nel 1464<br />
a s. Lazzaro, e quin<strong>di</strong> nel i5i9<br />
in città, nella chiesa <strong>di</strong> s. Salvatore,<br />
che fu rifabbricata <strong>di</strong> nuovo<br />
nel i55i sotto il titolo <strong>di</strong> s. Ma-<br />
ria Nuova, consegrata dal vescovo<br />
Negosanti, che gli donò più sagri<br />
vasi, rari co<strong>di</strong>ci , e <strong>di</strong>versi suoi<br />
scritti, con vari <strong>di</strong>stici fatti alle<br />
gesta <strong>di</strong> s. Francesco <strong>di</strong>pinte nei<br />
corridori del convento : vi furono<br />
quadri del Perugino, e <strong>di</strong> Rafl&el-<br />
lo. I <strong>di</strong>stici e le pitture non esi-