Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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Sufifolk , OTe morì nel 646 , dopo
ayer retta santamente la sua chie-
sa per diciassett' anni. Sotto il re
Ginuto furono trasportale le sue
relìquie all' abbazia di Ramsey , e
la sua festa è assegnata il giorno 8
dì marzo.
FELICE ( s. ). Di nascita illustre
e più illustre per virtù, eloquenza,
sapei'e. Nel 65 1, in età di trentasct-
t'anni, successe al santo vescovo
Evemero sulla sede di Nantes. Mo-
strò il suo zelo per la disciplina
nei regolamenti fatti per la sua
diocesi, e nei concili ai quali intervenne.
Eseguì con grande ma-
gnificenza il disegno del suo pre-
decessore di fabbricare una catte-
drale entro le mura di Nantes ; e
per sovvenire ai bisognosi consumò
il suo patrimonio. Colla sua auto-
ì'ìtk indusse Guerecco li, conte di
Vannes, a far la pace e a ritirar
le sue truppe che guastavano la
diocesi di Rennes e di Nantes. Morì
neir anno trentesìmoterzo del suo
vescovato , agli 8 di gennaio del
684, ed è onoralo a Nantes ai 7
di luglio, giorno in cui si fece la
ti*aslazione delle sue reliquie.
FELICE DA Cantalice (s.). Nacque
nel i5i3 a Cantalice nello
stato della Chiesa. Essendo povero
si mise al travaglio campestre. Da-
tosi fin da fanciullo all'orazione e
alla penitenza, si acquistò il nome
di santo. Sempre raccolto collo spi-
rito in Dio, meditava lavorando, e
guidando la greggia cercava riti-
rarsi in luoghi sohtari, ove appiè
di qualche albero, sulla scorza del
quale incideva una croce, orava
fervorosamente ; per cui in breve
si elevò alla più alta contempla-
zione. Avendo sentito leggere le
vite dei santi padri del deserto,
s' accrebbe il suo ardore per la
,
FEL
perfezione della penitenza, e preso
la risoluzione di farsi cappuccino ;
perciò recatosi al convento di Citta-Ducale,
chiese d'esservi ammesso
in qualità di frate converso. Durante
il suo noviziato, che fece ad
Anticoli, si conobl)e l'alto grado di
perfezione al quale era arrivato.
Nel 1545 egli fece i suoi voti.
Quattr'anni appresso fu mandalo
a Roma, ove fu incaricato di accana-
re pel convento , ne quest' ufficio
valse ad interrompere il suo rac-
coglimento. Ivi meritò l'amicizia di
s. Filippo Neri. Con una rigorosa vigi-
lanza sopra sé stesso, seppe Felice
conservare illibata la sua purità,
alla quale aggiunse le più grandi
austerità corporali, e la più fervida
carità verso il prossimo. Passava la
maggior parte della notte in ora-
zione, ne dormiva che due o tre
ore stando in ginocchio , colla te-
sta appoggiata ad un fascio di ra-
mi, o si coricava sopra un tavola-
to. La strettissima unione della sua
anima con Dio lo rendeva alieno
da tutto ciò che lo circondava , e
spesso era assorto in estasi dolcissime.
Giunse così ai settantadue anni, e
confortato da una celeste visione
rese il suo spirito a Dio a' 18 mag-
gio 1587. I miracoli per interces-
sione di questo santo operati, fece-
ro che Urbano Vili lo beatificas-
se nel 167.5 ; fu poi canonizzato da
Clemente XI nel 17 12, ma la sua
bolla non fu pubblicata che nel
1724 da Benedetto XIII. 11 suo
corpo è nella chiesa de' cappuccini
di Roma, e la sua festa si celebra
a' 2 I maggio.
FELICE DI Nola (s.). Nacque
a Nola nella Campania. Mortogli
il padre, dispensò ai poveri la mag-
gior parte delle sue sostanze, e >>i
pose al servigio degli altari. S.
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