Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

3o FAM
la scuderia , restandone esclusa la
anticamera. Per le iiiancie poi che
si ricavano dal SMccessivo rallegramento
die si fa coi bene affetti del
nuovo cardinale e con altri per-
sonaggi, esse dividonsi tra gl'indi-
vidui del r anticamera e della sala,
esclusi quelli dell'anticamera nobile.
Se però tra esse vi fosse una man-
cia o propina che giugnesse almeno
a scudi cinquanta, allora vi en-
tra in divisione anche l'anticame-
ra nobile, esclusi però gli addetti
ad honorem, venendo inclusi i so-
li salariati. Se poi fosse un cardi-
nale vescovo che facesse delle fun-
zioni, come di consagrare vescovi,
ordinare ecclesiastici ec. , su di ciò
vi è la nota stampata che regola
la divisione delle analoghe propine.
Quando i cardinali battezzano ,
fanno sposalizi, prendono possesso
di titoli, diaconie, protettone ec.
le propine dividonsi tra 1' anticamera
e la sala, dandosene la terza
parte alla scuderia. Alla morte
del cardinale tutti gli abiti e la
biancheria sono di pertinenza del
cameriere; gli attrezzi della sala,
come baldacchino, dossello, banco-
ne, tavolino, cassabanchi, letto e tut-
te le cappe cardinalizie, livree, e
ferraioli toccano agli individui del-
la sala, distinguendosi il decano.
Tale è il costume generale: sul
più e sul meno dipende dalla ge-
nerosità del padrone, degli esecutori
testamentari, e degli eredi. Men-
tre il cadavere del cardinale è e-
sposto, agli angoli con banderuole
sonovi quattro servitori i più an-
tichi , chiamati i piangioni , ed a
questi si danno quattro zecchini
per cadauno. P^. gli articoli Cada-
vere, e Funerali, e per l'esequie
il volume Vili, pag. 195 del Di-
zionario» Di frequente i cardinali
,
FAM
in morte giubilano la loro famì-
glia, lasciando ad ognuno l'intero
mensile onorario che godeva, finche
vivrà, ovvero una metà di esso
secondo il potere ed il volere del
benefattore. Alcuni generosi e ricchi
cardinali, eslesero la loro mu-
nificenza anche sulle mogli e figli
de' famigliari. Gì' impotenti lasciano
alla famiglia un compenso pecunia-
rio. Molti cardinali morendo la-
sciano alla famiglia la così detta
spartizione, consistente in due mila
scudi, ed in tre mila i cardinali
principi, le quali somme si dividono
in questo modo, secondochè
praticano alcuni. La metà si ap-
partiene all' anticamera nobile,
purché gì' individui che la compongono
sieno salariati , non ono-
rari. L' altra metà poi si divide
tra l'altra anticamera e la sala:
siffatte divisioni si fanno per an-
zianità di servizio, onde chi conta
più anni di servizio, più prende.
Ma r erudito Cancellieri , che fu
maestro di camera, e bibliotecario
del cardinal Leonardo Antonelli
decano del sagro collegio, nel suo
bel trattato delle Campane, a pag.
29, ecco in proposito come si esprime.
»» Sì fa il calcolo di quan-
« to uno ha partecipato dal pri-
» mo suono della campanella; e
« poscia con la regola del tre si
»» vede quanto tocca a ciaschedu-
» no, sopra la ripartizione, che si
« divide in tre parti. Due vanno
>» all'anticamera. La terza si sud-
» divide in altre tre, due delle
" quali spettano alia sala, ed una
»» alla scuderia ". L'Amidenio rac-
conta che il cardinal Lodovico Zacchia
titolare di s. Sisto, essendo mor-
to ai 3o agosto 1637, senza aver fat-
to testamento, fu messo alle porti;
del palazzo da qualche satirico unu