Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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I<br />
FAN<br />
drata piazza una vaga fontana, una<br />
elevata torre, e al <strong>di</strong>re <strong>di</strong> alcuni<br />
le fondamenta della sontuosa ba-<br />
silica, <strong>di</strong> cui fu architetto e <strong>di</strong>ret-<br />
tore il celebre Vitruvio, cioè la cu-<br />
ria pubblica, che vuoisi la più regolare<br />
ch'egli abbia fatto, dandocene<br />
il modello nel suo libro V,<br />
cap. I. Veramente non può asse-<br />
rirsi che in detta piazza esistano<br />
le fondamenta della basilica vi-<br />
truviana, non essendovene vestigio,<br />
ne bastando a provarlo il mosai-<br />
co del Nettuno ivi ritrovato, vo-<br />
lendosi foi'se attribuire ai bagni<br />
che in questo luogo si <strong>di</strong>cevano<br />
avere esistito. Questo e<strong>di</strong>fizioperi nella<br />
barbara invasione del 53 9, quando<br />
la città fu presa da Vitige re<br />
de'goti, ed alcuni vestigi si crede sìeno<br />
non sotto il convento <strong>di</strong> s. Do-<br />
menico, alla nobile casa Siraonet-<br />
ti ec. , ma sibbene nel chiostro e<br />
convento un tempo degli agosti-<br />
niani, ora seminario, la cui chiesa<br />
è sotto il titolo <strong>di</strong> s. Lucia ; giacche<br />
in detto chiostro se ne vedono<br />
degli avanzi, in qualche parte pra-<br />
ticabili. Il detto Nettuno eseguito<br />
in mosaico, <strong>di</strong>ssotterrato nel lySo<br />
in farsi le fondamenta per la pub-<br />
blica torre, fu poscia trasportato<br />
nelle camere dei civico magistrato,<br />
e murato nelle pareti. Si ammira<br />
lungo la consolare via Flaminia<br />
procedente da Fossombrone, la ma-<br />
gni Hca Porta Augusta j che si <strong>di</strong>sse<br />
quin<strong>di</strong> Porta maggiore^ sebbene le<br />
abitazioni <strong>di</strong>poi estese piti oltre, ed<br />
il più moderno ampliato recinto<br />
abbiano renduto necessario un'al-<br />
tra porta <strong>di</strong> città, essendo la pre-<br />
cedente rimasta qual arco trionfale.<br />
Questo fu sciaguratamente guastato<br />
dalla ferocia de' goti invasori, e forse<br />
per r impotenza della comune, che<br />
nel 147^ co» caduti marmi, mas-<br />
VOI.. XXIII.<br />
FAN 161<br />
sime del superiore loggiato che an-<br />
cora esisteva intero, lo donò per<br />
costruire altro e<strong>di</strong>fizio, giacché l'ar-<br />
co fu assai danneggialo dalle arti-<br />
glierie del duca <strong>di</strong> Urbino, duran-<br />
te l'asse<strong>di</strong>o del i463, cioè alla<br />
congregazione <strong>di</strong> s. Michele che vi<br />
eresse lo spedale <strong>di</strong> s. Michele.<br />
Tutto era l'arco <strong>di</strong> bel travertino<br />
forse del Furio a tre fornici, ed il<br />
più maestoso prospetto è rivolto<br />
in verso Roma; il quale arco e<br />
porta metteva sulla strada interna<br />
che alla basilica conduceva, se pu-<br />
re all'antica tra<strong>di</strong>zione qualche fede<br />
può prestarsi, che esistesse nelle<br />
vicinanze, ove <strong>di</strong> presente si trova<br />
la chiesa <strong>di</strong> s. Agostino. Il prospet-<br />
to esterno ed interno alla città era<br />
tutto <strong>di</strong> travertino, come il <strong>di</strong>mo-<br />
stra la parte superstite, e come si<br />
vede sotto il portico dello spedale<br />
<strong>di</strong> s. Michele dalla parte interna,<br />
sebbene pel rimanente si trovi ora<br />
costrutto a mattoni, insieme colla<br />
maggior parte del fornice <strong>di</strong> mez-<br />
zo : r intero <strong>di</strong>segno rilevato in<br />
pietra nella prossima parte del tem-<br />
pio <strong>di</strong> s. Michele, serve a <strong>di</strong>mostrarcene<br />
l'antico stato. L'arco venne<br />
eretto da Augusto in un colle mura,<br />
<strong>di</strong> cui si scuoprono le orme,<br />
con pietre bugnate mirabilmente<br />
commesse; ma elevatasi nei tre se-<br />
coli che decorsero fino a Costan-<br />
tino il Grande , l'area della città,<br />
fu ridotto in miglior forma e ristorato<br />
l'arco, ed interratane una<br />
parte, si elevò una nobile loggia<br />
superiore <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne corintio , per<br />
cura <strong>di</strong> Lucio Turcio Aproniano<br />
correttore della Flaminia e del<br />
Piceno, che ne fece la de<strong>di</strong>cazione<br />
in onore <strong>di</strong> Costantino stesso , e<br />
de' suoi figliuoli : la loggia si crede<br />
eretta verso l'anno 3 1 3 , allorché<br />
Costantino passò per la città <strong>di</strong>ri-<br />
I i