Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FEM
damus^ non vuol dire che si usavano
le mutande.
I romani non usavano femorali;
somigliante era Tuso de* greci : pe-
rò nei paesi freddi si usavano cal-
zoni. Siccome in Persia non si ve-
stiva di Inngo, così ivi usaronsi i
calzoni, non solo dai lombi sino
alle ginocchia, ma sino ai piedi,
chiamati Sarahara^ e Saraballa:
in arabo i calzoni chiamansi Ser-
vai. Braccae ancora si chiamano le
brache, delle quali si servirono le
genti di clima freddo; onde fu
detta Gallia braccata la provincia
narbonese. Degli sciti disse Ovidio:
PellìbuSy et laxis arcent ma-
la frigora braccis. Laxis^ idest prò-
lijcis, cioè che le brache scendeva-
no sino a' piedi, come poscia usarono
gli schiavoni, ed altri popoli,
massime orientali. In Inghilterra
un tempo si usò, che coloro i quali
fuori del matrimonio si mescolavano
colle donne , per penitenza
girassero nudi per la chiesa al co-
spetto del popolo, ritenendo solamente
le mutande o femorali. F.
Enea Sylv., De dictis Alplions.,
dove parla di Mane Fioritino. In
quanto all'origine de' femorali, ag-
giunge il Sarnelli , essa in certo
modo risale sino dai nostri primi
padri, i quali dopo la trasgressio-
ne del divino precetto, vedendosi
spogliati del manto della grazia, e
della giustizia originale, si accorse-
ro della loro nudità e vergogna, e
sentendo in se i movimenti della
concupiscenza ribelle alla ragione
feceriint sibi perìzomata, cioè si fe-
cero le mutande di fronde di fi-
chi, come pensa s. Ireneo, tanto
lunghe, quanto coprivano le loro
parti vergognose, restando nudi nel
rimanente del corpo, come fanno
ancora alcuni popoH selvaggi. Il
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ven. Beda trattando de* femorali
degli antichi sacerdoti del vecchio
Testamento, dice, che i femorali si-
gnificano la castità richiesta nel
sacerdozio : onde in ebreo si dicono
Michnezaim, cioè strintorii dedue
lombi e de' femori come spici
ga Gioseffo. Conchiude il Sarnelli,
che intorno alle gambe o per ne-
cessità, o per comodità alcuni portavano
le Fascie (Fedi), benché
l'uso comune delle persone sane
fosse negli antichi tempi di andare
e colle gambe e colle braccia nu-
de. Circa poi il punto se le calze
ed i Sandali (Vedi) de' nostri Pon-
tefici siano in luogo de' femorali
leggasi il citato s. Tommaso nel
supplemento della terza parte, q.
4o, art. 7 ad 6, ove cos\ scrive :
y> Dicendum, quod prò illa lami-
M na habet Pontifex noster cru-
M cem, ut Innocentium dicit, sicut
» prò femoralibus habet sandalia,
» prò linea albam, prò balteo cin-
M gulum, prò podere tunicam, prò
*• ephod amictum , prò rationali
M pallium , prò cydari mitram ".
Il ministeri© de' sandali così ri-
chiede nel nuovo Testamento, signi-
ficando dover i vescovi tenere i
piedi calzati, e preparati alla pre-
dicazione del vangelo ; e prima dei
sandali si vestono sino al ginoc-
chio le calze dette caligae : « quia
« praedicator pedibus suis reclos
» debet facere gressus, et genua
w debilia roborare" come spiega
Durando lib. 3, e. 8.
FÉNÉLON Francesco di Sali-
GNAc DE LA MoTTE, arcivcscovo di
Cambrai , nacque nel castello di
Fénélon in Querci, nel i65i, di
famiglia distinta ed antica. Fino
air età di dodici anni fu educato
co' più felici successi nella casa pa-
terna. La prima scuola pubblica
,