Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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a tanti gl'adi ecclesiastici , egli fu
occupato eziandio da sommi Pon-
tefici in aflari civili di alta importanza
co* principi. E infatti Paolo
IH lo avea spedito nel i539
legato a latere presso Carlo V per
fare gli uffici di condoglianza per
la morte della sua moglie, e co-
sì pure per trattare col medesimo
Cesare della pace col re di
Francia , della disunione dal re
d'Inghilterra, e della convocazione
del concilio generale . Compiuta
questa legazione, si recò di nuovo
nelle Fiandre presso Y imperatore
Carlo V, e poi a Francesco I di
Francia , coi quali si trattenne in
Parigi, e nel ritorno seguì V impe-
ratore nelle Fiandre. Fa prova di-
stinta dell'erainente suo merito le at-
testazioni di stima che gli fece Carlo
V , il qual ebbe a desiderare a
tutti i cardinali le virtù del Far-
nese, con queste memorande pa-
role : Si collegium cardinaliuni ta-
libus viris constai, profecto senatus
siniilis , nusquani gentiuni reperie-
tur. Nel 1543 ebbe un'altra le-
gazione presso di questo impera-
tore, e collo stesso carattere di
legato presiedè in seguito anche
alla provincia del patrimonio e alla
contea di Avignone. Avvenuta
quivi, nel i54i , una fierissima
carestia, furono indefesse le cure
del Farnese a comune sollievo, e
sapientissimo il regime suo per la
conservazione dell'ordine, della pa-
ce e del costume. Fece anche rac-
coghere da persone distinte in ogni
parrocchia elemosine per distribui-
re a' poverelli , ed anzi da questo
fatto riconosce la sua origine la pia
casa di Avignone, appellata la Limosina
generale.
Fu protettore presso là santa
Sede dei regni di Sicilia, d'Arago-
FAR
na, di Portogallo, di Polonia, di
Germania, della repubblica di Ge-
nova, di quella di Ragusi, e del-
l'ordine de'bcnedettini e de* servili.
Fabbricò molte chiese, collegi, e luo-
ghi di pietà. Eresse da'fondamenti
il magnifico tempio del Gesù in
Roma, di cui l'anno i568 pose
solennemente la prima pietra coi
cardinali Ottone Trusches e Bartolommeo
della Cueva. Si dice,
che s. Ignazio in ispirilo profetico
vedesse la fondazione di questa
chiesa, e infatti narrasi nella sua
vita ch'egli non accettò una gran
somma di danaro per fabbricare
una chiesa a* suoi religiosi, assicurando
che in seguito la si sarebbe
eretta molto più grande e magni-
fica. Fece dipingere da eccellenti
pennelli la basilica di s. Lorenzo in
Damaso e l'adornò di elegante sof-
fitto. Edificò da'fondamenti la cap-
pella di s. Maria di Scalaceli nel-
la chiesa delle acque salvie, detta
delle tre fontane, e vi ristaurò
l'annesso monistero. Alla casa de-
gli orfani donò diecimila scudi a
sollievo di que' poverelli. Nel pon-
tificato poi di Giulio III, accesasi
la guerra tra questo Pontefice e
Ottavio duca di Parma, fratello
del cardinale, si ritirò egli in Firenze
e poi in Avignone per non
dare sospetto alcuno a quel Papa.
Assente da Roma si rimase il re-
stante della vita abitando la sua villa
di Caprarola, e tornato poi in Roma,
col pianto di tutta la città, santamente
morì l'anno iSBg. Ebbe
sepolcro nella tomba da lui apparecchiatasi
nella chiesa del Gesù
innanzi l'aitar maggiore. A' di lui
funerali con singolare esempio tro-
varonsi presenti quarantadue cardi-
nali. Il tiasporto del cadavere se-
guì con quella pompa che descii-