Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

I
FEL
Massimo vescovo di Nola lo ordinò
sacerdote, e Io ebbe assai caro
per l'innocenza de'suoi costumi, e
per la sua prudenza. Riaccesa nel-
l'anno 25o dall'imperator Decio la
persecuzione, s. Massimo per ser-
barsi ai bisogni del suo gregge si
nascose nei deserti, e s. Felice, che
governava in sua vece, molto ebbe
a soffrire. Liberato prodigiosamente
da un angelo dalla prigione
nella quale era stato rinchiuso,
andò guidato dal medesimo a ritrovare
il suo vescovo. Il ramma-
rico, la fame, la sete aveano ri-
dotto il buon vecchio agli estremi;
ei lo ravviva , lo assiste, e sei reca
sulle spalle all' episcopio, dove
lo affida alla custodia di una femmina
generosa. Stette Felice na-
scosto ia sua casa, pregando per
la pace della Chiesa , finche rallen-
tatasi un poco la persecuzione, ricomparve
ad istruire i cristiani. Il
frutto che producevano i suoi di-
scorsi e i suoi esempi, gli fece sof-
frire nuove- persecuzioni, e dovette
rimanere nascosto per sei mesi in
una cisterna, dalla quale uscendo
quando la morte di Decio rendè
la pace alla Chiesa, fu dalla città
accolto come un angelo inviato
dal cielo. Dopo la morte di Massimo
fu Felice proclamato vescovo
di Nola; ma egli se ne esentò per
umiltà. Non si curò dopo il rista-
bilimento della pace di chiedere
que' pochi beni che gli erano stati
confiscati, perchè diceva che ia po-
vertà era il piti sicuro mezzo per
giungere a G. C, e preso un cam-
picello a pigione, traeva da quello
col lavoro delle sue mani di che
campare. S. Felice mori in età assai
inoltrata, ai i4 di gennaio. Fu-
rono erette cinque chiese in vicinanza
del luogo dove era stato se-
FEL i^g
pollo. Veneransi le sue reliquie nella
cattedrale di Nola, ove il giorno
della sua festa, eh' è appunto il
i4 di gennaio, accorre da tut-
te parti gran numero di divoti.
S. Paohno fa grandi elogi di lui,
e riferisce molti miracoli de' qua-
li era stato testimonio; s. Agostino
anch' egli ne parla, e il suo nome
trovasi in parecchi de' più an-
tichi martirologi.
FELICE DI Valois (s.). Nacque
nell'anno 1 127, e forse discese dalla
casa reale di Valois. Abbando-
nati i suoi beni ed il mondo, ri-
tirossi in una foresta della diocesi
di Meaux per dedicarsi interamente
alla propria santificazione, con
una vita austera e contemplativa.
La fama della sua santità trasse
s. Giovanni di Matha a porsi sot-
to la sua disciplina. Lascieremo di
dire il fervore, i digiuni, le veglie,
e le virtil che questi due servi di
Dio esercitarono in quel deserto.
Formato da s. Giovanni di Matha
il progetto di fondare un ordine
religioso pel riscatto degli schiavi,
si adoperarono insieme con molte
pene e fatiche ad effettuarlo. V. s.
Giovanni di Matha. Frattanto che
il suo compagno viaggiava per gli
affari dell' ordine in Roma e in
Barberia, s. Felice attendeva in
Francia al governo ed alla propagazione
di esso. A Parigi fondò
un monistero ov'era una cappel-
la intitolata a s. Maturino, per
cui i Trinitari di Francia furono
appellati Maturini. Egli morì nel-
la solitudine di Cerfroi nella Rrie,
a' 4 novembre 12 12. Innocenzo XI
nel 1679 stabih la festa di s. Felice
a' 20 di novembre, festa che
già celebra vasi in tutta la diocesi
di Meaux fino dal 12 19.
FELICE e ADAUTO (ss.). Era