Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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tavola, e colorita con sughi di er-
ba stemperati neirolio di sasso
nella cera e nel miele, e dal luogo
fu detta s. Maria in Aciifiano dal
Tocabolo del memorato colle presso
il fiume Farfa. Sulla identicità di s.
Lorenzo, e se fosse piuttosto romano,
ne tratta il eh. monsignor
Marini. Divergenti poi sono le opinioni
sull'epoca dell'erezione del mo-
nistero. Avendo s. Lorenzo stabilita
nel monistero la sua regola monastica
si trovò in grado di spedire de' mo-
naci in vari luoghi dell'istessa Sabi"
na, nell'Umbria, negli Abruzzi ec.
Egli probabilmente vi mori nel
576. Il monistero sempre più divenne
rinomato, e venei^to dagli stra^
nieri. Anche i goti avevano rispet-
tato il pio luogo, non che arricchito
con donativi. Faroaldo I duca
di Spoleto tornando da Roma
in gran pompa verso l'anno 691,
abbandonata la comitiva, vi si re-
cò, vi risarcì tutti i danni, e vi
si fece monaco, essendo abbate il
savoiardo s. Tommaso di Morienna.
Il p. abbate Bini dice che questo
santo nel 672 ottenne da Fa-
roaldo I i soccorsi per ristorai*e il
tempio e il monistero, e fondi pei
medesimi in onore della B. Vergine;
ma in quanto all'epoca della
fondazione della chiesa e del mo-
nistero riporta il parere degli scrit-
tori, che lo attribuiscono all'anno
43o, o al pontificato di Vigilio,
eletto nel 54o.
La chiesa fu consegrata dal Papa
Giovanni VI o VII nell' anno 707 ,
mentre già il monistero era divenuto
ricchissimo, massime per le
generose largizioni de' longobardi
duchi di Spoleto. Il Mabillon nel
toni. 1, par. II del Museo Italie.
ci dà l'indice Abbatum Farfensium.
Ma a' nostri giorni, nel i836, il
,
FAR
dotto e eh. monsignor Marino M;i-
rini pubblicò in Roma colle stam-
pe la Serie cronologica degli abbati
del monistero di Farfa j im-
portantissima, ed assai utile per la
grande erudizione critica di cui è
piena questa dissertazione. L' arci-
prete Francesco Paolo Sperandio
nella sua Sabina sagra e profana,
Roma 1790, parla di questa ab-
bazia, pag. i4o e seg., riportando
la serie degli abbati commendata-
ri sino a detta epoca. Dopo il primo
abbate s. Lorenzo, rammenteremo
di nuovo l'abbate s. Tommaso
di Morienna già monaco di
Monte Cassino, che ristorò il mo-
nistero, parlandone il Ferrarlo nel
suo catalogo de' santi, sotto il dì
I o settembre . Auneperto di Tolosa
fu il terzo abbate; Benedetto,
nell'SiS, reclamò nel concistoro,
in cui erano presenti Papa §. Pa-
squale I, e l'imperator Lottarlo I,
r integrità de' privilegi del suo mo-
nistero. Al successore Sicardo confermò
Lottano I i diritti, i beni,
e i privilegi dell'abbazia. Nel governo
di Sicardo , Papa Grego-
rio IV visitò il monastero. Pietro
vescovo di Spoleto nominato ab-
bate, forse commendatario, dallo
stesso Lottano I, rinunziò ed ot-
tenne neir 844 che a questo insigne
cenobio fosse restituita la li-
bertà de' suffragi nella elezione del
proprio abbate; ed Ilderico eletto
abbate dai monaci, fu confermato
dall' imperatore nella dignità. Per-
tone o Pietro II gli successe nel-
1*854, ^ rivendicò al monistero i
suoi privilegi, e l'esenzione dalla giu-
risdizione temporale de' Papi , ciò
che approvò Lodovico II avendo ono-
rato personalmente il luogo. Carlo il
Calvo imperatore rese immune dai
tnbuli. e dai tribunali il monistero