Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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FEINP
che frequentò fu V università di
Caors. Di qui passò a Parigi, do-
ve terminò i suoi studi sotto gli
occhi di Antonio marchese di Fé-
nólon suo zio, luogotenente gene-
rale degli eserciti del re. Dell' età
di soli diciannove anni predicava
con tale riuscita, che sembrava a-
Terne assai più di esercizio in sì
difficile ministero. Se non che sag-
gio il suo zio temendo, che le lau-
di ed il vento mondano facessero
appassire quel nascente fiore , lo
consigliò ad imitare per qualche
anno il silenzio di Gesù Cristo.
Frattanto sollevato al sacerdozio
adempì le funzioni di questo tremendo
ministero con eguale lode
e fervore, predicando di bel nuovo
con queir appassionata ed affet-
tuosa eloquenza che vince gli animi.
Mons. Harley arcivescovo di Parigi
lo nominò superiore del monistero
delle Nuove Cattoliche, ond'ebbe nuova
occasione di fare risplendere la
dolcezza del suo carattere, ed il suo
zelo per la conversione delle anime.
Non vi volea meno che sì bene
temperato martello per convin-
cere e ricondurre gli eretici ; il re
stesso lo elesse a missionario sulle
costiere della Santongia e del paese
d'Aunis; e seppe così a mera-
viglia congiungere alla solidità di
sua dottrina una costante regola-
rità di costumi, che ovunque piacque,
ammaestrò, persuase, e le abiura-
zioni furono senza numero. A ri-
cognizione e premio de' suoi servi-
gi nel 1689 ^^ ^^^'^ *^°*'^® nomi-
nato precettore de' duchi di Bor-
gogna, d'Angiò e di Berry, dai
quali gli venne tributata laude la
più giusta e gloriosa con una costante
adesione a' suoi precelti. Per
questi principi, Fénélon compose il
Telemaco ^ ossia le avventure di
,
FEN
Telemaco figlio di Ulisse , opera
immortale per la sua moiale ed
altri sublimi pregi, in cui versò
tutte le ricchezze della lingua fran-
cese, e che meritò di essere tra-
dotta in molte lingue.
Nell'anno iGg^ con universale
acclamazione venne eletto arcivescovo
di Cambray, per cui abbandonò
la sua abbazia di s. Valerio
ed un piccolo priorato. Sino da que-
sto tempo, essendo egli bene avanzato
in ciò che gli ascetici chiamano
vie interiori, incontrò intima rela-
zione colla, celebre madama Giovanna
Bonvler de la Motte de Guyon
(la cui vita fu stampata in Colo-
nia nell'anno 1720 in tre volumi)
direttrice delle donne mistiche, e
fu da questo legame, come alcu-
ni credono, eh' egli non approvò la
grande istruzione sul quietismo scrit-
ta ed inviatagli da Bossuet, che
anzi pubblicò il suo libro delle
massime de' santi, nel quale spiegava
a fondo il sistema della vera
spiritualità e delle vie interiori.
Quantunque quest' opera fosse stata
subito accettata colla comune
approvazione , pure la difficoltà
fatta da M. di Fénélon al tempo
della soscrizione dei trentaquattro
articoli pubblicati ad Issy (su dei
quali è a vedersi 1' Ottieri nella Stonaci'Europa^
1. 1, lib. I, p. 1 54) con tra
i falsi mistici, fece sì che il suo li-
bro venne sodamente esaminato, e
vi si riscontrarono proposizioni in
gran numero mancanti di esattez-
za. Ecco la sorgente delle celebri
e lunghe questioni fra M. di Fé-
nélon e M. Bossuet, mentre que-
gli le sosteneva, e questi affaticavasi
a dimostrarne il pericolo. Non
è peraltro a credersi esserne per
questo rimasta punto offuscata la
gloria di un tanto uomo, che anzi