Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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che soleva darne quattro a ciascun
cerimoniere. Si nota ancora in detti
registri, che il maestro del sagm
ospizio, ì camerieri segreti secolari,
oltre la guardia nobile , dovrebbe
far ala sui gradini del trono da
ambe le parti , non sembrandosi
decente far ala avanti T altare. Al
presente i soli uffiziali della guar-
dia nobile fanno ala dinanzi alKal-
tare, ed i mazzieri fanno ala alla
destra del trono, cioè prima che i
forestieri si rechino a prendere la
candela .
Appena Alessandro VII venne
assunto al trono pontificio, sapendo
quanto giovi ad un principe,
massime al capo della Chiesa, l'a-
iuto di buoni ministri, e Tessere
avvicinato e servito da idonei fa-
migliari^ rivolse le sue prime cure
a scegliere i migliori, principalmen-
te negli uffizi più alti e piìi inli-
mi. Conferì la dateria al cardinal
Corrado, la segreteria di stato a
Rospigliosi, poi successore immediato
col nome di Clemente IX;
prese per maestro di camera Girolamo
Bonvisi, che rinunziato il
decanato di camera, viveva tran-
quillo in Lucca sua patria; l'an-
tico maestro di camera del cardina-
lato, Accarigi cav. gerosolimitano, lo
fece coppiere, e l' antico coppiere
del cardinalato, il cav. Ciaja suo
zio, lo nominò scalco segreto. Aveva
Alessandro VII ritenuto per maggiordomo
monsignor Scotti del suo
predecessore, vescovo di Borgo s.
Donnino, e chiaro per sangue, co-
stumi , e per le nunziature della
Elvezia e di Francia. Ma avendo
il Papa per richiesta di personag-
gi ragguardevoli distribuito a gente
ignota gli uffizi de'paonazzi mino-
ri, e quelli ultimi della famiglia,
e quindi appreso che molti n'erano
FAM
indegni, commise al maggiordomo
che ne prendesse diligente informa-
zione, e siccome in un mese nulla
operò, il Papa si vide costretto a chiarirsene
da per se con altri mez-
zi , e trovato il vero, convenevolmente
ringraziò il maggiordomo
surrogandogli monsignor Girolamo
Farnese, allora segretario de' ve-
scovi e regolari, e purgò il palaz-
zo apostolico di tutti quelli che af-
fatto non conveniva vi restassero.
Dichiarò segretario de'brevi a'prin-
cipi Natale Rondinini; segretario
de'memoriali Celio Piccolomini, già
suo conclavista; medico Mattia Nal-
di suo antico amico, e che del suo
temperamento aveva piena cogni-
zione, tutti personaggi di segna-
lale doti. Ai primi suoi famigliari
aggiunse quattro camerieri segreti,
tutti nobili e costumati, fra' quali
per dimostrare il suo affetto alla
nazione germanica vi ammise Ferdinando
di Fustemberg, giovane
non meno illustre per sangue, che
per candor di vita. Per aver poi
presente il punto estremo, pose
sotto il letto la cassa mortuaria, e
stabilì di vedere ogni mattina il suo
confessore p. Cancellati gesuita. Tra
i suoi famigliari decorò colla por-
pora Volumnio Bandinelli, camerie-
re segreto, e poi maestro di ca-
mera, ritenuto il qual titolo lo di-
chiarò pure maggiordomo: l'eser-
cizio però della carica di maestro
di camera, lo fece disimpegnare dai
nominati Accarigi e Ciaja camerie-
ri segreti, cioè quando creò cardi-
nale monsignor Farnese; egual di-
gnità cardinalizia conferì a Celio
Calcagnini, già suo cameriere se-
greto, e segretario de'memoriali ;
ed altrettanto fece con Giacomo
Filippo Nini, stato di lui aiutante
di studio da prelato, segretario dei