Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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ìU FAM FAM<br />
M pei'sona cui date s'i poco, e <strong>di</strong> qnell* opera, il quale era gtnto<br />
« da cui pretendete cotanto. Egli impiegato dalla regina <strong>di</strong> Navaira<br />
» sa de' vostri debiti, dei vostri nel!' accademia Bituiigense, <strong>di</strong>ce:<br />
** acciacchi, dei vostri vizi. E voi « Magnum quidem est piincipibus<br />
« credete pagare con un paio <strong>di</strong> « viris piacere, ab illis appellari ,<br />
»» scu<strong>di</strong> tanta <strong>di</strong>scretezza, tanta « colioquiis honestari, sed multo<br />
>' annegazione, tanta pietà? Vuoi « maximum salario non poeniten-<br />
>» tu dunque abolire la servitù ? » do, sola juris eru<strong>di</strong>tionis specie<br />
»» Io so bene che la <strong>di</strong>suguaglian- « commendari non quorumdam le-<br />
*« za dei beni la rende necessaria: w vium, et ru<strong>di</strong>um fumis inclare-<br />
" volli <strong>di</strong>rvi soltanto che i vostri » scere". Questa istessa parola ha<br />
» servi hanno <strong>di</strong>ritto ad altri com- altri significati in alcune croniche<br />
« pensi ;<br />
1' affetto non si paga , e antiche, e presso vari autori. De-<br />
»» non si compra se non coli' af- gli onorari e salari chiamati sportu-<br />
" fetto". le, ne parleremmo in fine.<br />
II famigliare servitore domestico I famigliari secondo il padrone cui<br />
ha il salario mensile, e molti han- stanno al servizio, godono abiti <strong>di</strong>no<br />
vitto, vestito ed abitazione. Il stinti secondo i gra<strong>di</strong>, e gì' inferiori<br />
salario, salarium, è una mercede quelli chiamati livree, che il Di-<br />
pattuita, che si dà a chi serve , e zionario della lingua italiana^ alla<br />
<strong>di</strong>cesi pure provvisione, stipen<strong>di</strong>o, parola Livrea, definisce assisa e<br />
vel mercede con<strong>di</strong>ictus, e dalle ra- colore <strong>di</strong> vestimenti <strong>di</strong> più persone<br />
te della paga mesata. Il Vettori ,<br />
in una stessa maniera, e oggi ahi-<br />
nel Fiorino d'oro illustrato, par- to <strong>di</strong> servidore j vestitus consimi-<br />
lando del salario, <strong>di</strong>ce a pag. ^ji, Us, veslis polyniita nell' i<strong>di</strong>oma lache<br />
Plinio nel lib. XXXI della tino. Parlano i nostri antichi scrit-<br />
Storia naturale, al capitolo VII tori <strong>di</strong> staffieri cioè palafrenieri ,<br />
spiega che cosa sieno questi salari, che oggi si prendono per famigliari<br />
I salari dunque sono gli onorari e servidori , vestiti a livrea , la quale<br />
le merce<strong>di</strong>; e questi salari Nerone or<strong>di</strong>nariamente si prese dai colori<br />
volle assegnare a molti senatori <strong>di</strong> delle armi gentilizie, siccome fece-r<br />
Roma, i quali scarseggiarono nel- ro alcune famiglie fiorentine, va-<br />
Tavere, come racconta Svetonio nel^ riandò i colori delle livree, che ne'<br />
la vita <strong>di</strong> quell'imperatore al capit. loro arnesi <strong>di</strong> casa e in sopravveste<br />
XLII. Di questi salari fanno raen- e in scu<strong>di</strong> si riteneva; laonde ve-<br />
zione parimenti le Novelle <strong>di</strong> Giù- nendo poscia ornate con trine, in<br />
stiniano al num. CXXVIII; ed A- queste come nei bottoni delle lipollonio<br />
nel libro contra Phryges. vree vennero ripetuti gli stemmi<br />
Marziale pure si serve <strong>di</strong> questo gentilizii. Anticamente presso alcu-<br />
vocabolo nello stesso significato al ni re o principi, per una specie<br />
lib. IV, epig. VII. Ma per <strong>di</strong>re <strong>di</strong> galanteria, era in costume <strong>di</strong><br />
alcuna cosa più prossima a' tempi fare in certi tempi dell'anno, prin-<br />
nostri, Francesco Fioretti dottore cipalmente al Natale ed alla Pa-<br />
d<strong>di</strong>' accademia <strong>di</strong> Parigi, avanti i squa, regali <strong>di</strong> vesti, <strong>di</strong> mantelli,<br />
concordati fra Leone X, e Fran- e <strong>di</strong> altri abiti alle persone attac»<br />
Cesco I re <strong>di</strong> Francia, nell'epistola cate al loro servizio, ed anche ai<br />
che scrive a Pietro Rebuffo autore signori che componevano la loro