Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FAM
1688. Geor. Ludov. Goldneii, Dis-
sertai, de strcnìs veiernm, Gerae 1697;
e Dissertai, de votis ciun strenis con-
junctis , ibid. 1726. René Joseph
Tourneraine, Histoire des etreiies
dans les ménioìres de Tré\'0ux 1 7o5,
Fevr., p. 102.
Forse dalle costumanze feudali,
che narra il Frizzi nel tom. Ili,
p. i32 e i33 delle Memorie per
la storia di Ferrara y e piaticate
cogli Estensi nelle solennità del s.
Natale e della risurrezione del Si-
gnore, probabilmente ebbero ori-
gine il complimento , che alcuni
chiamano noioso, delle buone feste^
che nel passalo secolo praticavasi
in dette maggiori solennità, e che
tuttora si mantiene pel s. Natale,
massime dagli inferiori verso i superiori
, ed anche fra gli amici, benché
in più semplice formalità. Uso che
non è sperabile si vegga mai del
tutto abolito finché v'abbia pascolo
r interesse o i diversi fini di chi
lo fa, e l'ambizione o la dissimu-
lazione di chi lo riceve. Le prati-
che che costumavansi negli antichi
tempi dai vassali verso il loro si-
gnore, consistevano nel portarsi da
lui per fargli corte in detti tempi,
o per obblii^o di loro investitura,
e portargli donativi, ricevendone
ancora secondo la generosità de'
signori.
L' altra principale ricorrenza in
cui si sogliono dare le ma «eie, e
fare donativi è il mese di agosto.
In questo mese i romani solevano
celebiare in onore di Augusto i
giuochi augustali, quelli della dea
Speranza, per la dedicazione fattale
del suo tempio nel foro Olilorio,
ed i combattimenti equestri per
l'altra dedicazione del tempio di
Marte. Da queste feste deriva l'u-
soj che dura anche al piesente, di
FAM i5*;
stare in allegria, e d' invitare a
mensa gli amici, il fare i doni, e
il dare le mancie, che chiamasi
volgarmente Ferrare agosto ^ dare
il Ferragostoj come scrive l'Ugonio
nelle Stazioni di Roma pag. 53, e
non da'ferri delle catene di s. Pie-
tro, di cui si celebra la festa il
primo di agosto, come pensò il
Bernini, neWIstoria dell'eresie tom.
IV, p. 4> 6 J^^l Compendio di esse
a pag. i3i, però confutato dal p.
Carmeli nella Storia de vari co-
stumi sagri e profani dagli anti-
chi a noi pervenuti^ Venezia 1778,
cap. 2 , dell'uso che si chiama Ferrare
agosto, tom. II, p. 176. Peraltro
può credersi che coli' introduzione
della solennità de' Vincoli di s.
Pietro, si sieno volute abolire le
suddette feste gentilesche. V. Catene
DI s. Pietro. Su questo punto
si possono consultare il p. Mabil-
lon, Mus. Italie. 1. 75. Per ka-
Icndas Augustales , solenines ex
veteri more munusculoriun in urbe
et amicos missilationes fiunt, quorum
etìam nec expertes fuimus.
L'Anonimo, Discorso dell' origine
dì ferragosto con alcune frottole,
ed altre poesie nella Magliahec-
chiana, presso il Mazzucchelli, tomi
VI, p. 2 355. Michelangelo Bonar-
roti il giovane. Cicalata sopra il
ferragosto, nella part. I, voi. VI del-
le Poesie fiorentine, car. 3. Alessan-
dro Tassoni, Che significhi il detto
Ferrare agosto , ne' Pensieri diversi
p. 532, ed Annibale Firmani, il
Convito di agosto , o sia della gio-
condità delibammo, Roma 1570, e
Venezia i574 per Lorenzo Pegolo.
E siccome i felici auguri pel santo
Natale si dicono le buone feste, così
quelli per il mese di agosto s' in-
dicano col bon Ferragosto. In quanto
alle altre mancie che si danno