Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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FAR
sci pi ina ecclesiastica , aumentò il
decoro del culto esterno e die an-
che miglior regola a* monisteri
dell' uuo e dell'altro sesso. Raccolse
io quelle provincie buon nume-
ro di soldati , per la guerra che
trattò il Pontefice co' principi d'Italia.
Ritornato di poi in Roma,
fu stabilito segretario della congre-
gazione dei vescovi e regolari, e
dieci anni dopo creato governato-
re di Roma. Innocenzo X avea di
lui un'opinione altissima, e valea-
5Ì de' suoi consigli ne' più rilevanti
negozi . Non meno lo avea in
grande considerazione il successore
Alessandro VII, il quale nel i656
lo chiamò al suo palazzo in quali-
tà di maggiordomo, e si valse di
lui per complimentare e trattene-
re in Vaticano la regina, di Svezia
che recavasi a Roma per abiurare
la eresia. Devesi alle vigilanti cure
del Farnese la istituzione delle scuo-
le pontifìcie, dette delle maestre pie,
divise ne' rioni di Roma per educare
le fanciulle nella pietà, e nei femmini-
li lavori. Nel 1657, a'29 aprile, Ales-
sandro VII lo creò cardinale col titolo
di s. Agnese fuori delle mura,
protettore dei cappuccini e lega-
to in Bologna. Ivi si applicò a sta-
bilire il buon ordine, e provvede-
re alla conservazione della pubbli-
ca tranquillità. Contribuì eziandio
all'abbellimento del materiale del-
la città, e riedificò quasi del tut-
to la rovinosa cappella fondata da
s. Carlo Borromeo. Nell'assenza del
cardinal Chigi si occupò anche
dell'officio di prefetto della segna-
tura; ma poco tempo dopo la ele-
zione di Clemente IX, una grave
malattia Io rapi da' viventi nel 1668.
Fu sepolto nella chiesa del Gesù
senza alcuna iscrizione. Nel suo te-
stamento lasciò la fondazione di sei
,
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canonicati nel territorio di Latera,
e due cappellanie nella chiesa del
Gesù di Roma, coli' obbligo d'una
messa quotidiana a suffragio di lui.
Questo cardinale avea un sincero
carattere e un immacolato costume.
Era amato da tutti, ed avu-
to nella più alta considerazione.
Splendido assai nel trattare gli o-
spiti, parco con se stesso, vigilan-
te, e sempre occupato. Egli fu l'ultimo
rampollo della prosapia Far-
nese.
FARO o PHARE ( Pharuni ).
Luogo d' Inghilterra, che chiamasi
oggi Withie, ove nell' anno 664 fii
tenuto un concilio. Questo venne
adunato nell' abbazia di tal nome,
essendone abbadessa Ilda, sotto il regno
di Oswio re di Norlhumberland.
Ivi fortemente si disputò sul sito
di celebrare la Pasqua, sulla ton-
sura de' sacerdoti, e sopra altre co-
se di disciplina ecclesiastica. V in-
tervennero per parte de' romani e
degli inglesi Alfredo figlio di detto
re, Algiberto vescovo de' sassoni
occidentali, Vilfrido abbate, Agato-
ne prete, e Giacomo diacono romano.
Dalla parte degH scozzesi e dei
bretoni vi assisterono il re Oswio,
Culmano vescovo Lindisfarense ed
altri vescovi di Scozia, Gedda ve-
scovo de' sassoni orientali, Uda ab-
badessa dello stesso monistero , e
molti dell' alto clero d' ambedue
la parti. Regia t. XV, Labbé t.
VI, Anglia t. I.
FARO (Pharaonen). Città con
residenza vescovile del regno di
Portogallo, nella provincia o regno
dell' Algarvia, capoluogo di comar-
ca, sorge in una fertile pianura,
alla foce di Valfermosa nell' Atlantico
presso al capo Santa Maria
eh' è la punta orientale del Porto-
gallo. Bene fabbricata , è cinta di
,