Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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Ma essendo Sigismondo ingrato
olla santa Sede, Pio II ne volle
abbattere l'orgoglio, col ricuperare
ad essa Fano, e il suo territorio,
che il Papa fece assediare dal suo
esercito, e lo riebbe con capitola-
zione nella quale tra gli altri pri-
vilegi, gli concesse di continuare
ad essere libera , a segno che fuvvi
un tempo che battè persino mo-
neta, e nei patti Pio II la chia-
Urbs magna, ac potens. Dal
mò :
i463 in poi i romani Pontefici
per un governatore hanno governato
Fano, meno il bi-eve domi-
nio dello Sforza, e quello di Cesare
Borgia duca del Valentinois, che
sotto Alessandro VI se ne impadronì.
I di lui sobborghi andarono
pressoché distrutti dai turchi nel
1487, allorché Beccolino da Osimo,
essendosi impadronito del supremo
potere della sua patria
chiamò nefandamente in suo soc-
corso gli ottomani. Da Giulio II la
città venne chiamata repubblica a
cagione del privilegiato suo reggimento,
e le monete di argento
le coniò sino al 1592, epoca in cui
fu assunto al pontificato il concit-
tadino Clemente Vili.
Silvestro Aldobrandini insigne giureconsulto,
dopo essersi ne' tempi
della ribellione di Firenze ritirato
a Venezia, dove riformò gli ordi-
ni e statuti , fu uditore del car-
dinale legato di Ravenna, che lo
fece luogotenente e governatore di
Fano. Ivi egli si trattenne lungamente,
ed allora vi ebbe quattro figli ma-
schi, ed una femmina , e tutli fu-
rono persone di grande stima , e
l'ultimo, Ippolito, nato a* 24 febbra-
io dell'anno j535, o come altri
vogliono nel i536, divenne il gran
Pontefice Clemente Vili. Allorché
egli nel i^^^y per pieudci*e solen-
,
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ne possesso di Ferrara, passò per
Fano, volle riconoscere la casa ove
era nato a s. Francesco , poi pro-
prietà del conte Montevecchio. 11
magnanimo Paolo V, tra le tante
imprese che resero celebre il ^uo
pontificato, nel 161 2 aprì, purgò,
e fortificò il porto di Fano, donde
provennero vantaggi all' annona
del Piceno, dell' Umbria, 6
della Romagna. Gli altri principali
avvenimenti di Fano , sono che
mentre il governatore pontificio la
amministrava , riuscirono vani gli
attacchi del duca d' Urbino Francesco
Maria della Rovere nel i5i7
per occuparla. Nelle civili guerre
con successo i fanesi attaccarono
que'di Fossombrone, e ne rimasero
signori per poco tempo; come
anche di Monte Barroccio, e No-
villara, ambedue appartenenti a
Pesaro: Monte Baroccio é ragguarde-
vole terra il cui consiglio munici-
pale chiamavasi senato; Novillara
vanta antichissima origine. Soffri
pure soventi ed enormi danni dal-
la pirateria dei barbareschi, e nel
1799 un improvviso sbarco d'indisciplinati
turchi fu fatale alle loro
ricchezze , ed anche alle peisone.
Pochi anni prima Fano era stata
dai terremoti lungamente agitata
ma senza notabili danni. Cosi an-
cora dopo che scoppiò la rivoluzione
francese, e che le sue armate
invasero l'Italia, occupando lo stato
pontificio, nel 1797 a mezzo
di molti emissari venne alzalo l'al-
bero della libertà in molte città,
e con questo esempio fece altret-
tanto Fano per opera di alcuni
amanti delle novità , laonde i ne-
mici senza sparare un fucile fecero
r ingresso in Fano. Quindi i fanesi
spedirono deputati a Milano per
essere dal direttorio incorporati ai
,