Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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FAM<br />
re perchè in quel dì fosse nato, nel<br />
qual giorno si solevano anche net-<br />
tare e lavare le teste ; il qual costume<br />
poi passò dalle serve alle<br />
donne libere. Il Biondo parla pure<br />
della costanza e fedeltà <strong>di</strong> mol-<br />
ti servi Terso i loro padroni, come<br />
<strong>di</strong> quelli cattivi che posero in<br />
gran pericolo i padroni. Il modo<br />
poi come a'servi rendevasi la li-<br />
bertà, consisteva nel radersi il lo-<br />
ro capo. I servi liberati furono<br />
detti liberti^ godevano della libertà<br />
romana, e delle ragioni de' citta<strong>di</strong>-<br />
ni romani, molti de'quali giunsero<br />
ad un alto grado <strong>di</strong> ricchezza e<br />
<strong>di</strong> splendore; e fu celebre Tirone<br />
liberto <strong>di</strong> Cicerone, al quale fu <strong>di</strong><br />
grande aiuto negli slu<strong>di</strong>; ma gli<br />
ingrati liberti si condannavano a<br />
nuovo servaggio, per comando <strong>di</strong><br />
Costantiiio, 1. 2, e. de lihertìs. Ales-<br />
sandro Severo nel foro Transitorio<br />
o <strong>di</strong> Nerva fece morire affogato<br />
dal fumo <strong>di</strong> paglia, e <strong>di</strong> legna umi-<br />
de un suo favorito cortigiano chiamato<br />
Vetronio Turino, che come<br />
pessimo adulatore e millantatore<br />
.spacciava che l' imperatore era uno<br />
sciocco, e che poteva fargli fare<br />
quello che voleva, e così vendeva<br />
ai creduli le sue millanterie; dap-<br />
poiché per guadagnare regali, pro-<br />
metteva falsamente le grazie e i<br />
favori del suo principe. Sorpreso<br />
"Vetronio in una <strong>di</strong> tali truffe, dopo<br />
aver confessato quello che aveva<br />
estorto , e quello che aveva promesso<br />
con iattanza <strong>di</strong> ottenere, fu<br />
condannato: Alessandro or<strong>di</strong>nò, che<br />
costui fosse legato ad un palo nel<br />
detto foro, e con analogia alle sue<br />
reità fatto morire a forza <strong>di</strong> fumo,<br />
mentre il ban<strong>di</strong>tore giidava:<br />
Fumo punitur^ qui ven<strong>di</strong><strong>di</strong>tfumuml<br />
Talvolta i servi furono nell'antica<br />
Roma in molta stima, e nella guerra<br />
FAM i49<br />
contro Annibale si accettarono i servi<br />
nell'esercito, che dall' andarvi volen-<br />
tieri, furono detti Fo/o7«. Altri attri-<br />
buiscono a Clau<strong>di</strong>o che i liberti<br />
ingrati fossero ritornati alla servitìi,<br />
e Tacito scrive, che a tempo <strong>di</strong><br />
Nerone fu dal senato or<strong>di</strong>nato che<br />
fossero i manumìssi, cioè i liberti,<br />
rimessi per la loro ingratitu<strong>di</strong>ne<br />
in servitù. Dichiara Festo la forma<br />
della manomissione j <strong>di</strong>cendo che<br />
allora si <strong>di</strong>ceva manomettersi un<br />
servo, quando tenendogli il padro-<br />
ne o la testa, o altra parte del<br />
corpo con la mano, pronunziava<br />
queste parole: io voglio che que-<br />
sto uomo sia libero; e così egli<br />
si cavava, e levava dalla mano. Il<br />
Il Borgia nella Difesa del dominio<br />
temporale della santa Sede, narra<br />
che sotto gl'imperatori non furono<br />
mai giu<strong>di</strong>ci de'servi i padroni, giac-<br />
ché se fuggivano erano puniti dal<br />
magistrato. Antonino proibì ai pa-<br />
droni d'adoperar castighi severi coi<br />
servi ; ed anche altri imperatori<br />
vietarono a' padroni d'essere con i<br />
servi severi. Costantino restrinse la<br />
loro giuris<strong>di</strong>zione alle verghe e allo<br />
staffile, condannando altri castighi<br />
con la legge <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o. Erano per-<br />
tanto simili allora i padroni verso i<br />
servi ai padri ed ai capi <strong>di</strong> famiglia,<br />
e questi li trattavano quasi fossero<br />
figli, o almeno affini minori. Giu-<br />
.«itiniano 1 non altro permise ai pa-<br />
droni, che castigare gli ascrittizii pla^<br />
gis me<strong>di</strong>ocrihus^ e proibì loro in-<br />
gerirsi nel <strong>di</strong>videre i matrimoni e<br />
la prole dei propri servi originari<br />
che si avevano procurate nozze a-<br />
liene.<br />
Il Garampi racconta che le ma-<br />
nomissioni de'servi durarono sino<br />
id XIV secolo , e che su questo<br />
argomento merita <strong>di</strong> essere letto il<br />
Liruti nella <strong>di</strong>ssertazione Z?e sen'is<br />
,