Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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Faraese, che pur fu della del Du-
ca, e di Napoli dai proprietari del
palazzo, il cardinal Alessandro Farnese,
poscia glorioso Pontefice Pao-
lo III, lo fece edificare per se e per
quelli di sua casa, quindi fu com-
pito dal celebre cardinal Alessan-
tlro Farnese suo nipote. Per la
sua architettura eccellente, ampiez-
za, ed altri pregi può considerar-
si uno de' primi , dei più belli , e
dei più magnifici palazzi di Roma.
Paolo 111 ben discopri la grandez-
xa del suo animo in questo son-
tuoso edifizio, che incominciò nel
cardinalato per abitazione di si-
gnore privato non di principe ;
laonde e pe' dominii che la sua
casa già possedeva avanti al suo
pontificalo, ancorché egli non fosse
divenuto Papa, il suo figlio Pier
Luigi sarebbe sempre rimasto uno
de'più ricchi e potenti signori d'Ita-
lia. Ciò non ostante nel suo princi-
pio fu giudicata la fabbrica essere
superiore alle forze del cardinale,
per cui il satirico Pasquino ci po-
se una cassetta con V iscrizione : elemosina
per la fabbrica. Tutta
volta ben presto si vide che non
bisognò , corrispondendo la fortuna
alla concepita vastità. Esso fu
eretto principalmente co*marmi ca-
vali dalle terme del Quirinale, dal
foro di Trajano, dal teatro di Mar-
cello, dall'arco di Tito, dal tempio
di Antonino e Faustina, massime
colle pietre del Colosseo (Ve-
di), come si legge nel Martinelli,
Roma ricercata, giorn. 6; in Panciroli
, Tesori nascosti pag. ii5;
Del Marangoni, Delle cose gentilesche
pag. 46; ed in Ridolfino Ve-
nuti, Roma moderna tom. II, pag.
571, ec. Rammento di aver letto,
che Paolo III permise al suo ni-
pote di poter prendere dal Colos-
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seo le pietre cadute, cioè quelle
che polca trasportare in una not-
te; e che il nipote con singoiar
accortezza falla raccolta di parec-
chie centinaia di carrelli, fatti venire
anche dai dintorni di Roma,
potè con sorpresa di tutti farne
un copiosissimo trasporto. La somma
dapprima impiegatavi ascese a
seltantatremila centosettanlotlo scu-
di, ottantotto secondo le notizie dei
libri de' conti camerali dall' aprile
del 1546 air aprile del i549>
ovvero spesi solo in detto periodo
di tempo. V. il Fea, Dissert.
sulle rovine di Roma, pag. 899.
Il p. Bonanni, Nuniism. Roni. Pont.
tom. I, pag. 7 14, riporta due me-
daglie coniate in memoria di que-
sto stupendo edifizio, e siccome di
forma quadra, fu chiamato il dado
Farnese.
Il primo architetto della pianta,
eh' è quadrata ed isolata da ogni
parte, fu Antonio Picconi detto da
Sangallo, e suo è pure il superbo
atrio, che gl'intendenti considerano
come capo d'opera d'arte, e lo tirò
su sino al cornicione , il quale
vi fu posto con disegno di Michelangelo
Buonarroti, dopo che Pao-
lo III volle decorare l'edifizio con
un cornicione il più bello che mai
si fosse veduto , del qual desidei io
quel sommo artista appieno lo soddisfece.
Il Vasari nella vita di An-
tonio da Sangallo narra che bramando
Paolo III che al suo pa-
lazzo fosse posto un cornicione il
più bello e più ricco che mai fos-
se stato a qualsivoglia altro palaz-
zo, volle che oltre il modello fatto
da Antonio tutti i più bravi archi-
tetti di Roma facessero ciascuno il
suo, per appigliarsi al migliore, e
quindi farlo mettere in opera dal-
lo stesso Antonio; e così una mat-