Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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74<br />
FAM<br />
slolici della cappella, i cubiculari<br />
<strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a, gli scu<strong>di</strong>eri <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a,<br />
il nolaro delle cancella, il custode<br />
delle due catene delle scale nuove,<br />
l'ospedaliera <strong>di</strong> s. Marta, il bidel-<br />
lo della rota ec. ec. Qui va no-<br />
tato <strong>di</strong>e presso la chiesa <strong>di</strong> s. Ste-<br />
lano de' Mori <strong>di</strong>etro la basilica va-<br />
ticana ,<br />
eravi un ospedale con chie-<br />
sa de<strong>di</strong>cala a s. Marta, per essere<br />
stata essa alberga Irice ed ospita-<br />
liera <strong>di</strong> Gesù Cristo nella sua casa<br />
<strong>di</strong> Nazareth. Considerando Pao-<br />
lo III non convenire che i fami-<br />
gliari, e le mogli e figlie dei fa-<br />
migliari degli offizi minori del pa-<br />
lazzo apostolico e del Pontefice<br />
in attualità <strong>di</strong> servizio, in caso d'in-<br />
fermità andassero nei pubblici o-<br />
spedali, nel i53y fabbricò una pic-<br />
cola chiesa con ospedale annesso,<br />
cui ailìdò ad una confraternita ca-<br />
nonicimiente eretta sotto l' invoca-<br />
zione <strong>di</strong> s. Marta, e composta <strong>di</strong><br />
famigliari pontificii , acciocché ivi<br />
potessero esercitarsi anche in opere<br />
pie. Quin<strong>di</strong> a vantaggio principalmente<br />
degli infermi e convalescenti<br />
palatini, e <strong>di</strong> que' famigliari che<br />
ne' loro <strong>di</strong>fferenti ministeri erano<br />
obbligati ad una continua assisten-<br />
za del servigio pontificio, senza aver<br />
comodo <strong>di</strong> visitare i santuari <strong>di</strong><br />
Roma, arricchì la chiesa con indul-<br />
genze, concedendole quelle che hanno<br />
la basilica lateranense, il ss.<br />
Salvatore alle scale sante, s. Giacomo<br />
<strong>di</strong> Composlella, ed altre, come<br />
quelle delle stazioni, per quelli<br />
che la visitassero, come meglio ri-<br />
levasi dall' Alveri , Roma in ogni<br />
stato, part. II, pag. 220, opera de-<br />
<strong>di</strong>cata ad Alessandro VII , nella<br />
quale si fa una bella descrizione<br />
della chiesa, e de'suo? sette altari.<br />
Paolo III affjdò poi allo stesso<br />
sodalizio le ren<strong>di</strong>te pel manteni-<br />
,<br />
FAM<br />
mento dello spedale e della chiesa,<br />
che poi nel i58o da Gregorio XUI<br />
ebbero ingran<strong>di</strong>mento, facendone<br />
memoria il Cocquelines, presso il<br />
Ma (Tei, /annali <strong>di</strong> Gregorio XIII<br />
tom. II, pag. 449- Inoltre Grego-<br />
rio XIII non solo approvò le dette<br />
indulgenze, ma ne estese il go<strong>di</strong>mento<br />
a tutti i fedeli che visitas-<br />
sero la chiesa, la quale anticamen-<br />
te era filiale della basilica vaticana<br />
; ma per le vicende de' tempi<br />
l'ospedale più non esiste , avendo<br />
Leone XII data quella chiesa ai<br />
religiosi trinitari scalzi. Ne devesi<br />
finalmente tacere che la chiesa pro-<br />
gressivamente fu ristorata da Sisto<br />
V, da Clemente Vili, da Paolo<br />
V, da Urbano Vili, per procura del<br />
maggiordomo Fausto Poli, e notabilmente<br />
da Clemente XI, il quale nel<br />
1704 la ridusse nella forma che si<br />
vede. Vi sono in essa de* buoni<br />
<strong>di</strong>pinti, ed il Crocefisso in mezzo<br />
rilievo è pregiato lavoro <strong>di</strong> Ales-<br />
sandro Algar<strong>di</strong>. Della chiesa e del-<br />
lo spedale ne trattano il Panciroli<br />
ne' suoi Tesori, pag. 6i5; ed il<br />
Piazza , Opere pie <strong>di</strong> Roma, pag.<br />
187 e 563. Dal Renazzi poi, a<br />
pag. 1 3o, abbiamo che detta chiesa<br />
essendo sotto la giuris<strong>di</strong>zione del<br />
maggiordomo, ivi si potevano sep-<br />
pellire le persone addette al servigio<br />
del Papa: ed in fatti nel 16T1<br />
vi fu sepolto monsignor Cristoforo<br />
Segni maggiordomo d'Innocenzo X.<br />
Il menzionato Alveri riporta le<br />
iscrizioni sepolcrali, tra le quali una<br />
è <strong>di</strong> certo Cosma Quorli floren-<br />
TINUS CLEMENTJS Vm AC CAMERAE A-<br />
rosTOLicAE FLORERius; l'altra <strong>di</strong> cer-<br />
to Cristoforo Picac <strong>di</strong> Anagni <strong>di</strong><br />
Paolo V INTIMUS CONVERRITOR AURI-<br />
GA MULiomJQ. PRAEFECTUs. Finalmente<br />
avverte il citato Piazza, che<br />
nella chiesa <strong>di</strong> s. Marta i vescovi