Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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FER<br />
chiama la feria Ferias Statas. V.<br />
Festa e Giorni.<br />
Dai gentili passò il vocabolo <strong>di</strong><br />
feria ai cristiani, e da principio applicossi<br />
alle feste e alle domeniche,<br />
e allora sembrò conservare il suo<br />
primo significato. Ma in appresso<br />
tal vocabolo fu snaturato allorché<br />
venne applicato alle sole domeni-<br />
che, poscia a tutti i giorni della<br />
settimana non festivi, per in<strong>di</strong>care<br />
nel rito della Chiesa romana<br />
i giorni d' uffizio semplice , to-<br />
gliendosi questa denominazione ai<br />
giorni propriamente festivi, ai qua-<br />
li in ad<strong>di</strong>etro precisamente conve-<br />
niva. Feria dunque in termine <strong>di</strong><br />
rubrica <strong>ecclesiastica</strong> significa giorno<br />
non festivo, e non occupato<br />
coirufiìzio <strong>di</strong> un santo. Vi sono due<br />
sorte <strong>di</strong> ferie, cioè firie maggiori,<br />
perchè <strong>di</strong> esse si fa sempre 1* uffizio<br />
, o almeno la commemorazio-<br />
ne, come sarebbero le ferie dell' av-<br />
vento , della quaresima , come il<br />
giorno delle ceneri, e i tre ultimi<br />
giorni della settimana santa, il cui<br />
uffizio prevale ad ogni altro, i due<br />
giorni dopo Pasqua^ e la Pentecoste,<br />
e la seconda feria delle Roga-<br />
zioni che ha il suo uffizio partico-<br />
lare, ed altre che si <strong>di</strong>cono ferie<br />
minori, che non escludono V uffizio<br />
<strong>di</strong> un santo, e non bisogna far memoria<br />
<strong>di</strong> esse : le ferie semplici<br />
niente escludono, ogni altro uffizio<br />
prevale a quello della feria. Le fe-<br />
rie maggiori si <strong>di</strong>vidono in privi-<br />
legiate , e non privilegiate ; le pri-<br />
vilegiate sono quelle che non cedono<br />
ad alcun uffizio o feria, come<br />
sono la detta IV feria delle<br />
ceneri, tutta la settimana maggio-<br />
re , e quelle tutte fra V ottava <strong>di</strong><br />
Pasqua, e <strong>di</strong> Pentecoste. Tutte que-<br />
ste ferie escludono qualunque altro<br />
uffizio o festa che occorra in esse,<br />
VOL. XXIII.<br />
FER 3o^<br />
ezian<strong>di</strong>o <strong>di</strong> prima classe, e perciò<br />
si trasferisce, almeno nel coro. Le<br />
non privilegiate, sono altre ferie<br />
maggiori, che cedono alle feste <strong>di</strong><br />
doppio, o semidoppio, che occorrono<br />
in esse rispettivamente alla<br />
festività <strong>di</strong> nove lezioni ; ma non<br />
cedono alle feste semplici, e alle<br />
vigilie almeno in quanto all'uffizio,<br />
e se occorra qualche vigilia in alcuna<br />
<strong>di</strong> queste ferie, non si farà<br />
<strong>di</strong> essa commemorazione ; si <strong>di</strong>rà<br />
la messa della vigilia, colla commemorazione<br />
della feria. Le ferie minori<br />
poi sono quelle fra l'anno,<br />
com' è la feria 111 delle Rogazioni,<br />
le quali cedono a qualunque festa<br />
ezian<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tre lezioni ; cosicché <strong>di</strong><br />
esse non si fa neppur commemo-<br />
razione, ancorché si faccia l'uffizio<br />
<strong>di</strong> qualche vigilia , o <strong>di</strong> S. Maria<br />
in sahbato, ovvero <strong>di</strong> qualche giorno<br />
fra l'ottava, e del giorno stes-<br />
so ottavo : più tali ferie cedono an-<br />
che alle feste concedute semel in<br />
hehdomada o in mense per particolari<br />
concessioni de' sommi Pontefici.<br />
V. Uffizio, Messa, Commemo-<br />
razione, Doppio ec.<br />
11 Macri nella Not. de' s^ocahol,<br />
eccl.y al nome Feria, <strong>di</strong>ce che fu<br />
dai cristiani applicato a tutti i gior-<br />
ni della settimana, perchè la Chie-<br />
sa volle togliere i nomi delle deità<br />
de' gentili cioè Sole, Luna, Mar-<br />
te, Mercurio, Giove, Venere, e Sa-<br />
turno ai quali erano de<strong>di</strong>cali i gior-<br />
ni , e per dare ad intendere che<br />
le persone ecclesiastiche [in tutti i<br />
giorni della settimana devono fe-<br />
riare dai negozi, ed attendere solamente<br />
al servigio e culto <strong>di</strong>vino.<br />
Il Rinal<strong>di</strong> all'anno 4^, num. 85,<br />
nota che siccome il sacerdote dei<br />
gentili era sempre feriato, così per-<br />
chè i chierici devono attendere <strong>di</strong><br />
continuo al servigio <strong>di</strong> Dio , sono<br />
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