Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
3o4 FER<br />
Ixin<strong>di</strong> pubblicati. Ed è jierciò <strong>di</strong>e<br />
presso i rncdesimi romani feria si-<br />
gnificò un giorno <strong>di</strong> fieray perchè<br />
tenevansi le fiere ne* giorni <strong>di</strong> fe-<br />
ria. Siccome <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong>cemmo che<br />
alcuni giorni furono detti festì ed<br />
altri proft'siiy è a sapersi che que-<br />
sti erano quelli che si concedevano<br />
agli uomini per amministrar le<br />
cose della repubblica, e le private.<br />
I giorni profesti si <strong>di</strong>videvano in<br />
fnsliy ne' quali il pretore <strong>di</strong>ceva :<br />
do, <strong>di</strong>co, ab<strong>di</strong>co ne' fasti , i quali<br />
si può <strong>di</strong>re ch'erano vacanze, oppure<br />
erano giorni intercisi o endo-<br />
ciftìy e secondo altri edontercisì, e<br />
questi erano quando in alcune ore<br />
<strong>di</strong> questi giorni si poteva agire<br />
giu<strong>di</strong>zialmente, e negli altri ch^erano<br />
proibiti. Plauto, cap. I, io e seg.,<br />
Gellio IV, 9. Altri giorni erano det-<br />
ti comiziali ne quali si potevano<br />
celebrar i comizi ; altri si <strong>di</strong>cevano<br />
nun<strong>di</strong>nae quasi noven<strong>di</strong>nae, perchè<br />
ogni nove giorni si celebravano, e<br />
questi erano quando la gente <strong>di</strong><br />
campagna veniva al mercato, ed a<br />
ricever leggi. I giorni pubblici nei<br />
quali era lecito <strong>di</strong> andar contro i<br />
nemici, non si poteva far cosa alcuna<br />
pubblicamente, ma esattamen*<br />
te questi si dovevano <strong>di</strong>stinguere<br />
dai giorni nefasti. Il giorno deno-<br />
minale era il quarto delle calende,<br />
none, ed i<strong>di</strong> <strong>di</strong> ciascun mese, ed<br />
ancora così denominavano alcune<br />
ferie. Finalmente si aveva per giorno<br />
infaustissimo Valliensis^ perchè<br />
in quel giorno, eh' era il decimo<br />
quinto delle calende <strong>di</strong> settembre,<br />
i romani furono superali dai galli<br />
e dai vejenti.<br />
Vi furono ferie particolari , e<br />
solo proprie <strong>di</strong> alcune famiglie, come<br />
le avea la Clau<strong>di</strong>a, l' Emilia<br />
la Giulia, e la Cornelia, ed altre.<br />
Ve ne furono delle piìi particola-<br />
,<br />
FER<br />
ri, d'in<strong>di</strong>viduali persone, osservan-<br />
dosi nell'anniversario della nascita<br />
o natalizio <strong>di</strong> taluno, e in quello<br />
della morte <strong>di</strong> tale altro ; come vi<br />
erano quelle chiamate espiatorie,<br />
o denicalij per l'espiazione delle fa-<br />
miglie, che contratto avessero im-<br />
purità a motivo <strong>di</strong> qualche defun-<br />
to; v'erano quelle chiamate ese-<br />
quiali, pei funerali ed esequie che<br />
celebravansi ; e le meteggioni, ferie<br />
delle vendemmie che osserva vansi tre<br />
volte all'anno, secondo il tempo<br />
della raccolta de'frutti, de' quali si<br />
temeva alcun danno. E perciò iVuma<br />
or<strong>di</strong>nò le feste rubigali a' XXV<br />
d'aprile, perchè allora suol nascere<br />
la biada ; a' XXVIII <strong>di</strong> aprile erano<br />
le ferie floreali or<strong>di</strong>nate nei primi<br />
anni del sesto secolo <strong>di</strong> Roma,<br />
perchè ogni cosa fiorisse perfettamente;<br />
le ferie vinali celebravansi<br />
il primo <strong>di</strong> marzo, perchè allora si<br />
provavano i vini; le vinali seconde<br />
o estivali avevano luogo a' XX a-<br />
gosto per placar le tempeste , che<br />
solevano in que' giorni danneggiare<br />
le uve. Le ferie paganiche dell'a-<br />
gricoltura, così dette perchè i con-<br />
ta<strong>di</strong>ni erano chiamati anche pa-<br />
gani, dai loro paghi o ville. Le fe-<br />
rie quirinali erano chiamate le fe-<br />
rie degli stolti , dappoiché in quei<br />
giorni si sagrificava solo da questi,<br />
cioè queUi che nel giorno della fe-<br />
sta non avevano sagrificato per i-<br />
gnoranza od indolenza. Ne* giorni<br />
dunque feriali presso i romani non<br />
era permesso <strong>di</strong> lavorare, o almeno<br />
si poteva fare solo quello che<br />
onninamente era necessario. Le fie-<br />
re erano scritte nel calendario, ed<br />
i giorni determinati in cui celebra-<br />
vansi, e si <strong>di</strong>cevano annales, anniver-<br />
sariae, o statìvae. Sulle ferie si pos-<br />
sono consultare anche Aulo Gellio,<br />
Struvio, Hoffmann, e Pesto , che