Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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famiglia fiorentina, apparve sin da<br />
fanciullo ricco <strong>di</strong> belle virtù, che<br />
fino d'allora fecero in lui presagi-<br />
re i più prosperi avvenimenti. Stu<strong>di</strong>ò<br />
le leggi neir università <strong>di</strong> Pe-<br />
rugia, ed ebbe la laurea in Pisa.<br />
Recatosi poscia in Roma <strong>di</strong>e prin-<br />
cipio alla sua luminosa carriera,<br />
col trattare come valente avvocato<br />
le cause nella curia roma-<br />
na; e vestito quin<strong>di</strong> l'abito pre-<br />
latizio, da Paolo V venne impie-<br />
gato nel governo delle città del-<br />
lo stato ecclesiastico, tra le qua-<br />
li Spoleto, Benevento e Sanse veri-<br />
no. Gregorio XV lo fece presiden-<br />
te della provincia <strong>di</strong> Marittima<br />
e Campagna, e poco tempo dopo<br />
Urbano Vili l'annoverò tra i po-<br />
nenti <strong>di</strong> consulta, colla carica <strong>di</strong><br />
commissaiio generale dell' Umbria<br />
e Romagna. Fu quin<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>to nun-<br />
zio nelle Fiandre ; ma dovutosi ri-<br />
coverare in Roma per gravissima<br />
malattia, ebbe il posto <strong>di</strong> segieta-<br />
rio de'vescovi e regolari, aggiunto-<br />
vi qualcbe altro onorevolissimo im-<br />
piego. Tal si fu la <strong>di</strong> lui destrezza<br />
e lealtà nel maneggiare i più <strong>di</strong>f-<br />
ficili affari, <strong>di</strong>e Urbano Vili più<br />
volte <strong>di</strong>chiarò <strong>di</strong> preferire nelle<br />
cause più <strong>di</strong>fficili il consiglio e la<br />
saggezza <strong>di</strong> Ini. Questo Pontefice<br />
seppe sì bene retribuire tanto suo<br />
merito, che a'i3 luglio i643 lo creò<br />
prete Car<strong>di</strong>hale <strong>di</strong> s. Maria del Po-<br />
j)olo, e legato in Bologna. Non si<br />
può <strong>di</strong>re quanto egli si adoperas-<br />
se in tal impiego al bene de'po-<br />
poli. Disinteressato, riprendeva ri-<br />
gidamente coloro che lasciavansi<br />
sedurre dai doni ; facile ed umano<br />
con tutti, o<strong>di</strong>ava le persecuzioni e<br />
le insi<strong>di</strong>e: che anzi destramente<br />
seppe conciliare gli animi <strong>di</strong> mol-<br />
ti nobili bolognesi fieramente gli<br />
uni contro gli altri accesi. Era poi<br />
FAL 7<br />
caritatevole al sommo; e narrasi<br />
che volendo i bolognesi chiudere<br />
lo spedale, detto la casa della misericor<strong>di</strong>a,<br />
ridotto all'estrema men-<br />
<strong>di</strong>cità , egli chiamati i principali<br />
nobili, tanto li eccitasse a soccor-<br />
rere quel pio istituto, che <strong>di</strong>etro il<br />
<strong>di</strong> lui esempio furono così libera-<br />
li da poterne in breve ripristinare<br />
i teneri offici verso della umanità<br />
sconsolata. Fu assalito da malattia<br />
de'calcoli, e con eroica rassegnazione<br />
ne sofferse l'estrazione, che riu-<br />
scì molto <strong>di</strong>fficile per la loro gros-<br />
sezza. In Firenze sostenne un'altra<br />
gravissima malattia, e dopo questa<br />
si determinò <strong>di</strong> tornarsene in Roma;<br />
ma così era indeboHto dalla<br />
forza de'mali, che in Viterbo, l'anno<br />
1648, finì <strong>di</strong> vivere. Le spoglie<br />
mortali, trasferite in Roma,<br />
furon deposte nella chiesa <strong>di</strong> s. Gio-<br />
vanni de'Fiorentini, dove al lato destro<br />
dell' altare maggiore sorge un<br />
magnifico monumento con onorevo-<br />
le iscrizione.<br />
FALDA. Veste del sommo Pon-<br />
tefice, del cui nome se ne ignora<br />
la ragione. 11 Du-Cange alla pa-<br />
rola Falda, <strong>di</strong>ce così chiamarsi<br />
quel recinto, entro il quale il ve-<br />
scovo, e i ministri della Chiesa ce-<br />
lebrano i <strong>di</strong>vini offizi. Il Ferrari<br />
nel suo trattato suU' Origine della<br />
lingua italiana, <strong>di</strong>ce che significa<br />
le pieghe della veste, ovvero la<br />
parte estrema <strong>di</strong> essa, o l'orlo del-<br />
la sua estremità, per la quale ra-<br />
gione si <strong>di</strong>ce falda del monte, come<br />
scrisse il Villani, una falda del-<br />
la montagna <strong>di</strong> Falderona; e il Boc-<br />
caccio si espresse, « fategli mettere<br />
le maniche e cingere la falda ", nella<br />
qual voce crede il Ferrari signifi-<br />
carsi quella veste , che alle altre<br />
si sovrappone, e si cinge, com' è<br />
quella usata dal romano Pontofì-