Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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FER<br />
Fei'entillo in complesso comprende<br />
<strong>di</strong>ciotto castelli, o paesi aventi cia-<br />
scuno il suo nome particolare, ed<br />
il cui capo luogo è la Matterella, la<br />
quale è <strong>di</strong>visa me<strong>di</strong>ante il fiume Ne-<br />
ra, dal Precetto, che forma il principal<br />
luogo del già terzo Sagrati. La<br />
medesima ha un territorio giacen-<br />
te in piano , e in colle , la cui<br />
popolazione è <strong>di</strong> circa duemila e<br />
duecento in<strong>di</strong>vidui, i quali hanno<br />
alcuni fabbricali che presentano<br />
buon aspetto, essendo la chiesa prin-<br />
cipale de<strong>di</strong>cata a Maria santissima<br />
della Pietà ed a s. Magno protettore.<br />
Questo paese ebbe origine, aumento<br />
e celebrità dall'insigne abbazia <strong>di</strong> s.<br />
Pietro, detta anticamente V abbazia<br />
<strong>di</strong> s. Pietro della Falle Suppegna,<br />
perchè eretta nella valle <strong>di</strong> tal nome,<br />
do<strong>di</strong>ci miglia lungi da Spole-<br />
to. Dividcsi in tre parti, o terziarie<br />
aventi ciascuna un particolar nome<br />
: cioè la prima <strong>di</strong> Matterella ,<br />
la seconda <strong>di</strong> Sacrato o PrecetlOy<br />
detta anche anticamente Brogetto,<br />
e la terza <strong>di</strong> Borsino. Ciascuna <strong>di</strong><br />
esse formava piti università sepa-<br />
rate, co' propri suoi paesi ; oggi però<br />
tutte tre queste non formano<br />
che un sol comune. Nel secolo pas-<br />
sato contava come al presente <strong>di</strong>-<br />
ciotto castelli o paesi, nel modo accennato<br />
<strong>di</strong> sopra, ed anche in mag-<br />
gior numero ancora in età piti ri-<br />
mota. In oggi conta però sole otto<br />
parrocchie, delle quali le più conside-<br />
rabili sono quelle <strong>di</strong> s. Pietro, quella<br />
<strong>di</strong> Matterella, quella <strong>di</strong> Precetto, e<br />
quella <strong>di</strong> Monte Pùvoso , paese così<br />
detto dall'essere costeggiato da molt;-<br />
rivoli <strong>di</strong> acqua. Meritano speciale<br />
menzione le <strong>di</strong>ie prime, giacché la<br />
chiesa <strong>di</strong> Matterella può <strong>di</strong>rsi la<br />
chiesa matrice <strong>di</strong> Ferentillo. L'altra<br />
è abbazia separata e <strong>di</strong>stinta da<br />
questa , non avente però un asse-<br />
\OL. XXIII.<br />
FER 289<br />
gnato territorio, ma circoscritta<br />
dalla chiesa, e dall'annesso moniste-<br />
ro. L' uno e 1' altro fu già fabbricato<br />
per opera <strong>di</strong> Faroaldo I duca<br />
<strong>di</strong> Spoleto l'anno 575, <strong>di</strong>etro av-<br />
viso, come è tra<strong>di</strong>zione, avutone in<br />
visione dal principe degli apostoli<br />
s. Pietro, vivendo ivi s. Lazzaro eremita,<br />
e certo Giovanni, ambidue<br />
anacoreti , eh' eransi rifugiati nel<br />
luogo. Il duca v' impiegò cospicua<br />
somma <strong>di</strong> danaro, che avea destinato<br />
per le sontuose caccie, specialmente<br />
<strong>di</strong> palombi silvestri nel monte<br />
Solerone, nelle quali spendeva molto.<br />
Per le violenze e depredazioni sofferte<br />
dai longobar<strong>di</strong>, si attribuisce la re-<br />
staurazione <strong>di</strong> questa abbazia sul<br />
principio dell'ottavo secolo, per pia<br />
<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> Faroaldo II duca <strong>di</strong><br />
Spoleto, e ne fu lodato e incorag*<br />
gito nell'anno yoS da Papa Giovanni<br />
VII. Nella sommità del mon-<br />
te, Faroaldo li fabbricò una cap-<br />
pelletta in onore <strong>di</strong> s. Michele ar-<br />
cangelo, come principal protettore<br />
de' longobar<strong>di</strong> , e donò ai monaci<br />
ivi adunatisi sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong><br />
certo Tommaso tutto il monte, la<br />
vicina valle, i prati, le acqóe, comprendendo<br />
in questo territorio Fe-<br />
rentillo con la piccola chiesa <strong>di</strong> s.<br />
Pietro , dalla quale prese il nome<br />
la contrada; e tanto affetto il principe<br />
pose al luogo , che cedendo<br />
nel 718 il ducato a Trasmondo li<br />
suo figlio , prese la cocolla mona-<br />
stica, e si rinchiuse nel monistero <strong>di</strong><br />
s. Pietro, ove santamente morì ai<br />
19 febbraio 728. Dopo Faroaldo<br />
governarono l'abbazia alcuni abba-<br />
ti, e vi <strong>di</strong>moravano i monaci sot-<br />
to la regola <strong>di</strong> s. Benedetto, a'quali<br />
la tolse neir anno 846 Sigualdo<br />
vescovo <strong>di</strong> Spoleto, riunendone le<br />
ren<strong>di</strong>te alla mensa ; ma il <strong>di</strong> lui<br />
successore Luitardo, la ritornò al<br />
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