Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

i8o FAR
e s'impiegano ordinariamente die-
ci giorni per gìugnervi. Bisogna al-
tra vei*sare il deserto di Sin o Si-
nai, ch'è assai alto, ed il passaggio
del quale è molto disastroso. Finalmente
si giunge in una pianu-
ra alla estremità della quale s'in-
nalzano le due montagne di Sinai
e di Oreb. Alla sommità del Sinai
fu fabbricata una cappella dedicala
a s. Caterina. Sul monte mede-
simo vi è un monistero abitato
da monaci greci, e costrutto a forma
di fortezza , sotto l' invocazione
della stessa santa, della quale
si vuole sieno le reliquie che ivi
sono in venerazione. La chiesa de-
dicata alla trasfigurazione del Si-
gnore è magnifica, tutta coperta
di piombo ; è sostenuta da due
ordini di colonne di marmo. Vi
sono quattro miglia per salire dal
monistero fino alla sommità della
montagna, dove Dio diede le due
tavole della legge a Mosè. Sulla
detta sommità fu innalzata una
cappella con molta proprietà, e ve
n'è un'altra sotto la invocazione di
s. Elia. Il primo de' vescovi di Faran
o del monte Sinai fu Nelra
o Netera monaco del monte Sinai
medesimo: fra i di lui successori
fuvvi Teodoro che nel pontificato
di Onorio I fu autore e corifeo
degli eretici monoteliti, che erano
come un ramo degli eutichiani , e
riconoscevano una sola volontà in
Gesti Cristo, cioè la divina. Teodo-
ro fu condannato dal concilio la-
teranense del 649, e nel sesto concilio
generale del 680. A Teodoro
successe Simone, quindi Giovio, che
mori in odore di santità nel io33.
F". Le Quien, Oriens Christ. tom.
Ili, pag. 774- Il citalo Comman-
ville aggiunge che vi fu altra se-
de episcopale pur chiamata Faran,
FAR
della Penta poli, di rito copto, eretta
vei'so l'anno 85o, che Vanslebe
credeva fosse Algeri.
FARE (de la) Anna Lodovico
Enrico, Cardinale. Anna Lodovi-
co Enrico de la Fare nacque in
Lucon nella Vandea agli 8 settembre
1752. Sentendosi inclinato
allo stato ecclesiastico, dopo fat-
ti gli studi si ordinò sacerdote, e
meritò che Pio VI nel concistoro
de* 17 dicembre 1787 lo promovesse
alla chiesa vescovile di Nancy
nella Lorena, dal medesimo
Papa eretta in cattedrale prima-
ziale. Già avea disimpegnato l'uf-
fizio di tesoriere della santa cap*^
pella di Dijon, e quindi assistè agli
stati di Borgogna , distìnguendosi
fra i presidenti di essi. Dopo fatto
vescovo fu deputato agli stati ge-
nerali, e fece il discorso di aper-
tura, che però non fu stampato.
Quindi sottoscrisse Vesposizione dei
principii del clero di Francia, formata
da monsignor de la Luzerne
allora vescovo di Langres, contro
la costituzione civile del clero , e
poscia sì ritirò nelle note vicende
politiche in Austria, dove fu inca-
ricato degli affari del conte di Pro-
venza poi re Lodovico XVIII , e
del suo fratello monsieur il conte
d'Artois poscia re Carlo X, presso
r imperatore Francesco I. Ricom-
posto r ordine di cose , il nostro
Anna nel 18 14 rientrò in Fran-
cia, ove fu fatto primo elemosi-
niere di madama la delfina figlia
di Luigi XVI, e duchessa di Angoulème
, e fu indi aggiunto al
gì and' elemosiniere di Francia, per
gli affari ecclesiastici. Di tali uf-
fìzi ne diede la rinunzia nel 18 15,
e nel concistoro del primo ottobre
1817 Pio VII il fece arcivescovo
di Sens, e di poi in quello de' 16