Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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No8 FAK<br />
il modello del graziosissimo palaz-<br />
«ino li<strong>di</strong>a Farnesina. Sì <strong>di</strong>sse an-<br />
cora che questo pala/.zetto sia il<br />
iiiodeilo tlel palazzo Farnese. Nul-<br />
Ja per verità quel palazzetto ha da<br />
fare coi Farnese, secondo che <strong>di</strong>-<br />
chiara r eru<strong>di</strong>to e eh. Francesco<br />
Gasparoni, nell'interessante opusco-<br />
lo che pubblicò in Roma nel 1841,<br />
col tilolo: Prose sopra argomenlì<br />
<strong>di</strong> belle arti. Egli a pag. 124 e<br />
seg., ne tratta artisticamente rilevandone<br />
nel descriverlo i singoli<br />
pregi , ed anche alcun <strong>di</strong>fetto, convenendo<br />
coir opinione universale,<br />
che il palazzetto che il volgo chiama<br />
il modello della Farnesina o<br />
del palazzo Farnese, è un'opera<br />
che porta il tipo dell'eleganza e della<br />
grazia nella classe dei privati e<strong>di</strong>-<br />
lìzi; ma questa gemma architetto-<br />
nica del secolo XVl, è fra <strong>di</strong>verse<br />
casaccie, per non <strong>di</strong>re <strong>di</strong> altre cose<br />
che la degradano.<br />
Ritornando al palazzine o Far-<br />
nesina della Lungara , Agostino in<br />
questo luogo volle formarsi un'a-<br />
bitazione <strong>di</strong> delizia ; e siccome i <strong>di</strong><br />
lui <strong>di</strong>scendenti ritornarono in Sie-<br />
na nel pontificato <strong>di</strong> Paolo III, ed<br />
essendo l'e<strong>di</strong>fizio e il giar<strong>di</strong>no in-<br />
contro al palazzo dei Farnesi, que-<br />
sti lo acquistarono, e ne accrebbe-<br />
ro gli abbellimenti, quin<strong>di</strong> nel se-<br />
colo decorso, come gli altri domi-<br />
nii farnesiani, quale ere<strong>di</strong>tà della<br />
superstite Elisabetta, passò in proprietà<br />
dei re delle due Sicilie. La<br />
fabbrica malgrado la ripetizione<br />
de' pilastri dorici ne* due piani<br />
riesce elegante; le flnestrine nel<br />
fregio, altrove <strong>di</strong>s<strong>di</strong>cevoli, qui sono<br />
graziose. Il pregio principale<br />
<strong>di</strong> questo palazzine consiste nelle<br />
famosissime pitture a fresco che<br />
"vi si ammirano. La prima sala ha<br />
<strong>di</strong>pinta nella volta la favola <strong>di</strong><br />
,<br />
FAR<br />
Amore e Psiche, quale la descrive<br />
Apulejo; ed i fatti furono colo-<br />
riti a fresco su i cartoni <strong>di</strong> Raf-<br />
faello, da' suoi scolari Giulio Romano,<br />
Francesco Penni detto il<br />
Fattore^ Ralfaellino del Colle, Gaudenzio<br />
Milanese; e Gio. da U<strong>di</strong>ne<br />
vi aggiunse i festoni con fiori e<br />
frutti che chiudono l' istorie. Avendo<br />
queste pitture solFerto, perchè era<br />
la loggia aperta, colla <strong>di</strong>rezione del-<br />
l' architetto cav. Fontana vennero<br />
ritoccate dal valente Carlo Marat-<br />
ta , ma le tinte furono alquanto<br />
oscurate, restando nien dolce l'armonia<br />
delle pitture. I due quadri<br />
gran<strong>di</strong> della volta figurano <strong>di</strong> es-<br />
sere pitturati su <strong>di</strong> alcune tappez-<br />
zerie <strong>di</strong>stese ed attorniate da fe-<br />
stoni, che intrecciano i vani dove<br />
sono le altre storie. I detti <strong>di</strong>pinti<br />
maggiori rappresentano, uno il concilio<br />
degli Dei avanti il quale Ve-<br />
nere e Cupido perorano la loro<br />
causa, attribuito a Giulio Romano<br />
; l'altro il convito dove si celebrano<br />
le nozze <strong>di</strong> Amore e Psi-<br />
che , creduta opera del Fattore.<br />
Contengono le pitture de' triangoli<br />
le favole mitologiche, analoghe ai<br />
due menzionati <strong>di</strong>pinti. A sinistra<br />
dell' ingresso si vede Venere che<br />
comanda ad Amore <strong>di</strong> punir Psi-<br />
che superba <strong>di</strong> sua bellezza ; sieguono<br />
le Ire Grazie , cui Amore<br />
parla della beltà <strong>di</strong> Psiche, e quel-<br />
la rivolta <strong>di</strong> schiena si crede <strong>di</strong>pinta<br />
da Raifaello ; nel terzo Ve-<br />
nere si parte sdegnata da (Cerere<br />
e da Giunone che gli nascondevano<br />
la sua nemica ; il quarto rap-<br />
presenta la stessa dea che impaziente<br />
ascende le nubi nel suo<br />
carro; nel quinto Venere espone<br />
a Giove le sue lagnanze, ed il nume<br />
r accarezza e consola ; Mer-<br />
curio nel sesto pubblica il bau-