Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

FEN
perchè ivi dapprima si conservava
la sua tunica, ripostavi nel ponti-
ficato di s. Gregoi io I, come afferma
il Baronio all'anno 592. Que-
sta tunica ora si conserva nel ci-
borio sopra il medesimo altare pa-
pale, e se ne fa la pubblica ostensione
al popolo nel giorno di Pasqua
di risurrezione, come pure si
fa i' ostensione delle altre insigni
reliquie che si venerano in quella
sacrosanta arcibasilica. A questa
cappella si ascendeva per alcuni
gradi, ed ha l' ingresso in faccia
alla porta principale della chiesa.
Sotto il pontificato di Clemente
YIII fu di nuovo abbellita d' ar-
chitetture di chiaro -scuri , nelle
quali opportunamente erano stale
dipinte le statue de' quattro evangelisti,
e alcuni ovati con mezze
figure di altri santi ; opere tutte
di Gio. Battista Bruchi romano, il
quale rifece sulla stessa maniera
però dell' antica pittura anche il
quadro che vi si venera , mentre
l'altare fu ristorato ed abbellito di
marmi e pietre. Questo altare innanzi
al quale arde continuamen-
te una lampada per pia disposizione
del canonico Giuseppe Antoli-
ni, oggi è uno de' due privilegiati
per i morti. Per l'ingiuria de' tempi
la detta cappella aveva molto sof-
ferto, per cui nel pro-camerlengato
del cardinal Luigi Lambruschini
segretario di stato del Papa che
regna, vi accedette la commissione
delle belle arti, la quale giudicò
doversi restaurare la pittura so-
vrapposta all'altare, che rappresenta
la prodigiosa apparizione del Sal-
vatore allorché si eseguiva la con-
sagrazione della chiesa lateranense
dal Pontefice s. Silvestro I, e ne
fu commesso il lavoro al pittore
Tojetti che egregiamente l'esegui
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sotto la direzione del cav. Agrico-
la. Le suddette pitture di ornalo
eseguite dal Bruchi furono giudi-
cate non meritevoh di restauri, e
perciò coperte con marmi di cui
furono rivestite le pareti. Nella
volta furono fatte pitture di ornato
inventate dal cav. Agricola, ed
eseguite da Alessandro Mantovani.
Si ampliò l'adito alla cappella con
un' arca scavata, recinta ed ornata
di marmi colorati, e d'una balau-
stra elegante di metallo con ornamenti
dorati, alla quale si discende
per due eleganti scale laterali
con disegno del cav. Canina , ed
eseguito dal cav. d'Este. Finalmen-
te venne posta una lapide di ala-
bastro orientale sul frontespizio del-
la cappella con questa iscrizione a
caratteri di metallo dorato : cle-
MENS vili REFECIT. GREGORIVS XVI
ADDITIS OPERIBVS RENOVAVIT. Non è
poi da tacersi , che tali lavora-
zioni fatte per ordine del cardinale
Lambruschini, ebbero luogo dopo
che monsignor Angelo Picchioni,
sostituto de' brevi pontificii, si occupava
del ripulì mento della cap-
pella, che portò la scoperta della
pittura rappresentante l'apparizione
del Salvatore, quindi egli di suo
peculio ha donato all' altare sei
candellieri, croce con crocefisso, e
carteglorie di metallo dorato. Con-
chiudiamo, che siccome nelle con-
fessioni delle basiliche vaticana ed
ostiense furono fatte le fenestrelle,
ab antico forse anche in questa
lateranense avrà potuto esistere,
corrispondente al luogo poi ridotto
a cappella, onde calarvi de' veli o
brande! in venerazione alla tunica
di s. Giovanni evangelista che vi si
conservava, sussistendo il ferro e
gli anelli dorati, sui quali vuoisi
che si appendessero dai divoti del